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Sicilia, presentato ad Enna il progetto del movimento “Grande Sicilia”

Presenti i fondatori ossia Gianfranco Miccichè, Raffaele Lombardo e Roberto Lagalla. Il logo riporta poi la scritta “civici, autonomisti, democratici”.

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Nasce il progetto del movimento “Grande Sicilia” ed oggi è avvenuta la presentazione ad Enna. Presenti i fondatori ossia Gianfranco Miccichè, Raffaele Lombardo e Roberto Lagalla. Il logo riporta poi la scritta “civici, autonomisti, democratici”. “Ci sono tutti, autonomisti, civici, democratici e chi non è democratico? Praticamente tutti, 5 milioni di persone in Sicilia, e poi gli altri, ovviamente.

E’ un segnale di apertura – ha detto Lombardo, fondatore e leader del Mpa – noi siamo democratici e quindi siamo aperti all’apporto di tutte le persone di buona volontà che sposano questo progetto che è del civismo, dell’autonomia e che è anche dei valori liberali e dei diritti in cui queste tre persone e tantissimi gruppi si riconoscono e per mettere insieme un progetto forte di rinnovamento, ma anche, e dobbiamo impegnarci molto, di una nuova classe dirigente.

Sul coordinamento del neonato movimento politico Lagalla ha spiegato che “i coordinatori e tutta l’ossatura del movimento saranno definiti nei prossimi giorni. Intanto – ha spiegato il sindaco di Palermo – il nostro vuole essere un messaggio di inclusione politica, di attenzione alla persona, ancor prima che un momento di reclutamento. E’ quello che faremo, lo faremo nel tempo necessario, certamente mettendo insieme, fin da subito, le forze che ci riguardano, per le prossime elezioni provinciali di secondo livello e per contribuire a un rinnovamento progressivo di questa politica. Non vogliamo fare ribaltamenti o rivoluzioni, però vogliamo essere una coscienza critica e consapevole all’interno di una quadro politico che ha bisogno di rinnovare, nel tempo, tanto classe dirigente, quanto modelli decisionali”.

 

Cronaca

Catania, arrestato 29enne che ha picchiato la compagna con in braccio un neonato

La donna ha raccontato agli agenti di essere stata aggredita dal proprio compagno dapprima verbalmente e poi essere stata strattonata con violenza, nonostante avesse in braccio il figlio della coppia, di soli 45 giorni di vita

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Ha aggredito la compagna che teneva in braccio il loro figlioletto neonato, ma è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia dalla Polizia di Stato, intervenuta a seguito della richiesta di aiuto della donna. In particolare una volante è intervenuta presso un’abitazione del centro cittadino a seguito della richiesta d’aiuto da parte di una donna che aveva chiamato in lacrime il Numero Unico per le Emergenze raccontando di essere stata presa a pugni dal proprio compagno, sottoposto agli arresti domiciliari.

I poliziotti, giunti sul posto, hanno trovato l’appartamento sottosopra e hanno subito soccorso la vittima, trasportata in ospedale tramite ambulanza e poi refertata con una prognosi di 9 giorni.

La donna ha raccontato agli agenti di essere stata aggredita dal proprio compagno dapprima solo verbalmente con epiteti offensivi e, successivamente, di essere stata strattonata con violenza nonostante tenesse in braccio il piccolo figlio della coppia, di soli 45 giorni di vita. In seguito, l’uomo, che avrebbe assunto un’elevata quantità di alcol, avrebbe aggredito anche l’altra figlia della vittima, di soli tre anni, nata da una precedente relazione, strattonandola e tirandole i capelli.

La vittima ha, inoltre, riferito agli agenti che già in passato il compagno era stato violento nei suoi confronti; in particolare, lo scorso mese di febbraio, quando era ancora incinta, l’avrebbe presa a calci al basso ventre, fortunatamente senza arrecare danni al feto. In quell’occasione la donna non avrebbe avuto il coraggio di denunciare. L’uomo è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia ed è stato rinchiuso presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza in attesa del giudizio di convalida dinanzi al GIP.

 

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Cultura

Paternò, premio “Giulio Crimi”, pensare al futuro della musica con uno sguardo al passato

Premiati il soprano Sabrina Mazzamuto, il tenore Giuseppe Distefano, il professore Orazio Chiara e l’insegnante Norma Viscusi

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Uno sguardo al passato, ma soprattutto al futuro della musica. Il Premio Giulio Crimi, giunto alla sua quinta edizione, celebra artisti di grande talento, spesso poco conosciuti nei luoghi d’origine ma affermati a livello nazionale. Premio organizzato dalla Pro Loco cittadina, l’associazione Musica & Movimento e il patrocinio del comune di Paternò.

Nonostante un ritardo rispetto al programma previsto, ieri (sabato per chi legge) si è svolta, nella storica chiesa di San Francesco alla Collina, la cerimonia di consegna dei riconoscimenti. L’evento si è aperto con un omaggio nostalgico a Papa Francesco, attraverso immagini proiettate sul maxischermo, seguito dall’introduzione della presidente della Pro Loco Salvina Sambataro.

“La musica classica, pur avendo origini antiche, è ancora oggi attuale e universalmente apprezzata. Essa ha un valore educativo e sociale, insegnando rispetto e ascolto, come dimostra la polifonia, dove voci diverse convivono in armonia. Aprirsi alla musica favorisce la pace e contrasta la violenza, perché la musica, più di ogni altra arte, può curare, consolare, ispirare e rendere l’essere umano più sensibile alla bellezza e alla spiritualità”.

Dal lontano Brasile un saluto in collegamento video con la nipote del grande tenore, la maestra di canto Gabriella Crimi.

La serata, è stata condotta da Federica Parisi, con la spalla il presidente dell’associazione “Musica & Movimento” Luca Cozzetto. Dopo un breve accenno sulla storia del premio dedicato a Giulio Crimi, il via con la poetica di Norma Viscusi che ha proclamato la poesia “Lui, l’Altra ed Io” dalla sua raccolta di silloge “Versi in volo”.

La prima grande emozione è stata l’omaggio al soprano Sabrina Mazzamuto, artista dal curriculum prestigioso. Diplomata in Canto Lirico presso il Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Catania, ha poi conseguito la laurea in Discipline Musicali con lode e vinto numerosi concorsi di rilievo. La sua carriera, brillante e internazionale, riflette una passione per il bel canto che va oltre l’arte, abbracciando una vera e propria filosofia di vita. La sua interpretazione ha saputo toccare le corde dell’animo, con una voce capace di unire chi canta a chi ascolta in un’unica, profonda vibrazione emotiva. A premiarla, il maestro di violino Vito Imperato del Conservatorio Bellini.

 

Altra figura di spicco, il tenore Giuseppe Distefano, che eredita dal padre Antonino la passione per la musica. Inizia lo studio del violino, ma è la voce lo strumento che ne segnerà il destino artistico. Nel 2012 vince il primo premio assoluto al Concorso “Giovani Cantanti Lirici di Spoleto” e il premio speciale “Cesare Valletti”, debuttando come Alfredo nella Traviata di Verdi. La sua voce calda e generosa incanta per la sua naturale bellezza e delicatezza, capace di riflettere la profondità dell’animo umano ed esaltare il gusto per il bello e la spiritualità.

A metà serata, suggestivo intermezzo con le ballerine di The Flow Studio Danza e Yoga, diretto da Fiorella Rapisarda, artista e pedagoga della danza, laureata presso l’Accademia Nazionale di Danza. Le coreografie di Francesca Sacco hanno trasmesso il valore della danza come consapevolezza del corpo, benessere psicofisico e strumento di espressione personale. Il premio a The Flow Studio è stato così motivato: “La danza non è solo movimento, ma espressione del sé attraverso il corpo, favorendo consapevolezza, sicurezza e socializzazione. Il ballo fa bene al fisico, alla mente e al sorriso.”

Tra i momenti più toccanti, il riconoscimento al maestro Rosario Chiara, violinista che ha dedicato la vita alla musica. Le immagini, curate dall’amico giornalista Alfio Cartalemi (che ha scritto il libro che a breve uscirà “La musica passione infinita della famiglia Chiara”), hanno ripercorso in video la sua lunga carriera, fatta di tournée europee e collaborazioni con i più grandi direttori d’orchestra. Il premio celebra anche la sua dedizione all’insegnamento presso il Conservatorio Bellini di Catania, con l’obiettivo di rendere la musica sempre più centrale nella formazione delle nuove generazioni.

Infine, premiata anche la poetessa e musicologa Norma Viscusi, con la seguente motivazione: “Donna forte e poliedrica, di straordinaria cultura e sensibilità, capace di trasmettere ai suoi allievi i più alti valori della vita. Critico musicale acuto, pianista raffinata e poetessa profonda, sa arricchire l’animo con parole e note, donando dolcezza e incanto.”

Cerimonia impreziosita dalle esibizioni, del soprano Sabrina Mazzamuto che ha cantato il primo brano: “e vui durmiti ancora” di Gaetano Emanuele Calì. Un secondo brano: Non ti scordar di me di Ernesto De Curtis in entrambi accompagnata dal mastro pianista Francesco Tuttolomondo. Altro fiore all’occhiello della V’ edizione del premio “Crimi” l’esibizione del tenore Distefano che ha cantato “Amor ti vieta “ dalla Fedora di Umberto Giordano. Un regalo a tutte le mamme, ha regalato ai presenti un secondo brano “Mamma” di Cesare Andrea Bixio e Bixio Cherubini, accompagnato dal maestro pianista Ivan Manzella. A concludere la cerimonia, l’applauditissima esibizione del soprano Mazzamuto e del tenore Distefano, in un duetto inedito, emozionante: Tace il labbro da La Vedova Allegra di Franz Lehár. (di cui si può vedere il video)

Un arrivederci alla prossima edizione del Premio Giulio Crimi, tra emozione, arte e memoria.

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