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Calcio serie D, finisce 0 a 0 il derby tra Paternò e Acireale

La squadra paternese continua la politica dei piccoli passi verso la salvezza, ottenendo un punto e si avvicina al raggiungimento dell’obiettivo stagionale, mentre la formazione acese si trova ancora in zona play-out

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foto pagina ufficiale "Facebook" Paternò Calcio

Finisce 0 a 0 il tanto atteso derby tra il Paternò e l’Acireale. Un punto utile ai ragazzi di Gaetano Catalano che cosi, con la politica dei piccoli passi, sta per raggiungere la salvezza, obiettivo   di inizio di stagione. Un punto che serve poco all’Acireale che resta imbrigliato nella zona play -out. Una buona gara quella disputata dal Paternò che ha resistito agli attacchi dei padroni di casa per poi proporsi in avanti sfiorando la rete.  Adesso la squadra paternese osserverà un turno di riposo visto che avrebbe dovuto incontrare domenica prossima l’Akragas, ritiratosi dal campionato. Tra quindici giorni il Paternò farà visita al Licata. Per l’Acireale domenica prossima trasferta difficile sul terreno della Nissa.

La cronaca. Partenza sprint dell’Acireale. Al 4’ Sueva di testa impegna Tosoni che respinge la minaccia. Al 9’ ancora Tosini in cattedra che salva la propria porta con un intervento prodigioso togliendo dall’incrocio dei pali, una palla calciata su punizione da Paglia. Al 24’ ancora Acireale con Paglia che di testa impegna Tosoni che para in due tempi. Il Paterno si fa vedere al tramonto del primo tempo: al 40’ tiro di Farinhas, subentrato a Retucci, a botta sicura ma Petta chiude il brasiliano. Due minuti affondo di Asero sulla sinistra che mette al centro per Farinhas ma la difesa acese sventa la minaccia. In pieno recupero c’è da registrare un tiro da fuori area di Puglisi che finisce sul fondo.

La ripresa si apre con l’Acireale pericoloso con Mokulu con una conclusione parata da Tosoni. Al 22’ si fa vedere il Paternò con Guida il cui colpo di testa è parato da Zizzania. Al 31’ ancora Paternò vicino al goal con Guida chiuso due volte dalla difesa di casa. Al 34’ occasione per Asero chiuso da Petta prima di battere a rete. Al 42’ punizione pericolosa per i padroni di casa ma la difesa paternese libera. Dopo 5 minuti di recupero la gara si chiude sullo 0 a 0.

 

Acireale 0

Paternò 0

 

Acireale (4-4-2)Zizzania 6.5; Piccolo 6 (11’ st Capogna 5,5), Petta 6, Paglia 5,5, Dampha 6; Damcevski 6, Iuliano 6 (32′pt Rodio 5.5), Santovito 6 (38’st Vasil sv), Sueva 6.5 (11’ Nardo sv- 21’st Di Mauro 6);  Chatznikolaou 5,5, Mokuku 6. A disp.: Grotta, Manoni, Milo, De Martino. All.: Mauro Chianese 5,5.

Paternò (3-5-2): Tosoni 7: Pappalardo 6, Porcaro 6,5, Marco Greco 6,5; Panarello 6.5 (32’ st D’Alessio s.v.), Puglisi 6,5, Viglianisi 7, Di Francesco 6, Asero 6; Retucci 5,5 (34′ pt Luis Henrique 6,5), Guida 6.5. A disposizione: Mileto, Sinatra, Francia, Carmelo Greco, Bertella, Floridia, Miggiano. All.: Gaetano Catalano 6.5.

Arbitro: Tierno di Sala Consilina 6 (Capellaro di Verona- Pallone di Vicenza).

 Note: Presenti oltre 1000 spettatori, trasferta vietata ai tifosi del Paternò. Ammoniti: Marco Greco Retucci, Luis Henrique e Puglisi per il Paternò. Angoli: 7-4 per i locali. Recuperi: PT 3′; ST 5′.

Cronaca

Etna, attività stromboliana al cratere di sud-est, la nube si disperde verso est-sud-est

Dal punto di vista sismico dalle ore 15.30 di oggi  l’ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato un incremento, raggiungendo intorno alle 22  l’intervallo dei valori alti.

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Dopo qualche giorno di pausa l’Etna si risveglia.   L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha osservato che dalle immagini delle telecamere di sorveglianza,  a partire dalle ore 22 è visibile un’attività stromboliana al cratere di sud-est. Il modello previsionale indica che un’eventuale nube eruttiva si disperderebbe in direzione ESE.

Dal punto di vista sismico dalle ore 15:30 di oggi  l’ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato un incremento, raggiungendo intorno alle 22  l’intervallo dei valori alti. Attualmente i valori sono alti con tendenza ad un ulteriore aumento. La localizzazione del centroide delle sorgenti del tremore ricade nell’area del cratere di sud-est ad una quota di circa 2800 metri.

Anche l’attività infrasonica ha mostrato un incremento e dalle 21. 30 circa gli eventi risultano localizzati nell’area del cratere di sud-est con ampiezze che, attualmente, sono su valori alti.  Le reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo non mostrano allo stato attuale variazioni significative.

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Cronaca

Messina, omicidio Sara Campanella, confessa Stefano Argentino

Il giovane non avrebbe accennato ad alcun pentimento. “Non so dire se nutra rimorso – ha aggiunto il legale dell’arrestato- E’ molto chiuso e d’altronde nessuno glielo ha chiesto”

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Cetty Zaccaria, mamma di Sara Campanella, la studentessa palermitana accoltellata e uccisa a Messina da Stefano Argentino, un collega universitario che la perseguitava con messaggi e attenzioni moleste chiede giustizia: “Sara voleva chiedere la tesi di laurea in oncologia, una ricerca sperimentale mi diceva, per poi specializzarsi e poi fare anatomia patologica per fare le autopsie. E invece adesso l’autopsia la faranno a te. Bisogna SEMPRE parlare per denunciare!!! Aiutatemi a dare voce a Sara”, ha scritto stamattina su Facebook. “Non sapevamo che fosse perseguitata da quel ragazzo, ma di certo lei non l’ha mai ricambiato”, racconta.

L’assassino a difendersi non ha nemmeno provato. Ha ammesso di aver ucciso Sara, ma sul perchè del gesto, sull’arma – il coltello mai ritrovato – e su chi l’abbia aiutato a fuggire non ha voluto rispondere. “Confuso, prostrato”, così lo definisce il suo legale, Stefano nelle due ore in cui si è trovato davanti al gip che ne ha convalidato il fermo ha accettato di rispondere solo ad alcune domande. E ossessivamente ha parlato di Sara, anche quando gli inquirenti gli chiedevano altro.

“Ha confessato il delitto, ha risposto in parte, ma non ha spiegato cosa lo ha spinto ad aggredire la ragazza. Si è certo reso conto della gravità dei fatti e sta male”, ha detto l’avvocato Raffaele Leone, legale di Argentino per meno di 24 ore. Il difensore, uscito dal carcere in cui il ragazzo è detenuto, ha rimesso il mandato. ” Io sono un civilista – ha spiegato ai giornalisti – e a lui serve un penalista. Resterò a disposizione solo fino a nuova nomina”.

Lo studente non avrebbe accennato ad alcun pentimento. “Non so dire se nutra rimorso – ha aggiunto Leone – E’ molto chiuso e d’altronde nessuno glielo ha chiesto”. Perchè dopo averla seguita abbia tagliato la gola a Sara davanti a decine di persone Stefano non l’ha detto. “E’ continuamente tornato sul suo rapporto con la vittima anche quando non era attinente alle domande. Era convinto che la ragazza ricambiasse in qualche modo il suo sentimento anche se ha ammesso che non erano mai stati fidanzati. Non ha parlato delle motivazioni del suo gesto però, né ha risposto sull’arma usata’, ha proseguito il legale.

Dei drammatici minuti che hanno preceduto l’omicidio, ripresi dalle videocamere di sorveglianza della zona che, passo passo hanno “seguito” tutti i movimenti dell’assassino, il ragazzo ha preferito non parlare. “Ha lasciato capire che a scatenare la sua ira è stata l’ultima discussione avuta con la vittima ma non ha dato particolari – ha detto Leone – Era lucido ma molto frastornato dalla vicenda’” Stefano non avrebbe risposto nemmeno alle domande sull’eventuale aiuto avuto nella fuga dopo l’omicidio. Un aspetto della vicenda su cui i carabinieri del comando provinciale di Messina continuano a indagare.

 

 

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