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Adrano, individuato e denunciato autore di atti osceni in luogo pubblico

Fabio Mancuso esprime profonda gratitudine a quanti hanno permesso di individuare il soggetto responsabile degli atti osceni.

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Giardino comunale Adrano Foto FAI

 

Si è posta la parola FINE agli episodi tra la follia e l’osceno che nelle scorse settimane hanno provocato un senso di disgusto ma anche preoccupazione e rabbia nella comunità adranita. Il responsabile ha, ora, un nome ed un volto ed è stato smascherato grazie alle denunce delle donne spettatrici involontarie di  volgari esternazioni ed esibizioni, da parte del soggetto, delle sue parti intime all’interno del giardino comunale di Adrano.

La vicenda si chiude dunque, nel migliore dei modi e dimostra che la collaborazione tra le parti sane della società produce esiti buoni. Nel caso in questione, sono stati determinanti il coraggio delle ragazze, il sostegno delle famiglie e l’azione della Polizia di Stato. Il grazie, come ha sottolineato con soddisfazione lo stesso sindaco della città, Mancuso, in una nota stampa pubblicata sul suo profilo FB,  va rivolto “alle giovani donne che hanno avuto il coraggio di denunciare senza esitazione, e alle famiglie che le hanno sostenute con fermezza e senso civico.
L’Amministrazione comunale esprime profonda gratitudine alla Polizia di Stato per aver individuato il soggetto responsabile degli atti osceni che, nelle scorse settimane, hanno indignato la nostra comunità.
Un episodio che ha generato rabbia e preoccupazione, ma che oggi trova una risposta concreta, grazie all’intervento pronto ed efficace delle forze dell’ordine. Adrano è una città che non si gira dall’altra parte.
Una città che reagisce, che difende la propria dignità, e lo fa con serietà.
La sinergia tra amministrazione e forze dell’ordine è la risposta più forte che possiamo dare: una risposta fatta di fatti, non di parole.
È in questo spirito che stiamo costruendo una comunità più sicura, più consapevole e più giusta.  A tutti i cittadini, rivolgiamo un messaggio chiaro:
denunciare è un atto di responsabilità.
Prima dei social, è alle forze dell’ordine che bisogna affidarsi.
È lì che nasce la vera giustizia.
Adrano continuerà a crescere e a difendersi con gli strumenti della legge, del coraggio e della collaborazione tra istituzioni e cittadini.

Cronaca

Adrano, si oppone con forza allo sfratto, 19enne denunciato dalla Polizia di Stato

E’ accusato resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale

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Ad Adrano agenti del locale commissariato hanno denunciato, in stato di libertà, un 19enne adranita per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. I poliziotti sono intervenuti per assistere un ufficiale giudiziario, impegnato nelle operazioni di sfratto presso un’abitazione del centro di Adrano. Il nucleo familiare destinatario dello sfratto aveva abbattuto una parete di un immobile confinante per occuparne abusivamente uno dei locali.

Dopo le prime operazioni, i poliziotti hanno fatto accesso al vano oggetto dello sfratto, dove hanno notato la presenza di un uomo a letto, nascosto sotto alcune coperte.  A quel punto, un 19enne, presente sul posto, familiare degli occupanti, ha tentato con veemenza di impedire agli agenti di avvicinarsi all’uomo per procedere alla sua identificazione.

Il giovane ha inveito contro i poliziotti appellandoli “pagliacci in divisa”.  Opponendosi fermamente allo sfratto, innanzi ai poliziotti, il 19enne ha affermato che non si sarebbe spostato di lì insieme allo zio né con le buone né con le cattive, tra l’altro sottolineando “di fregarsene di quanto stabilito dall’autorità Giudiziaria e che per lui le loro decisioni non varrebbero nulla” si legge in una nota della Questura. I poliziotti hanno informato il giovane dei reati appena commessi e, poiché sprovvisto di documenti, lo hanno accompagnato negli Uffici del Commissariato per l’identificazione.

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economia

Sicilia, approvata dal governo siciliano manovra da circa 49,7 milioni di euro

“L’auspicio adesso è che il testo sia esaminato dall’Assemblea regionale siciliana con rapidità e senza che venga appesantito con misure non necessarie” ha detto il governatore della Regione Sicilia

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Via libera ad un pacchetto di misure per rafforzare la competitività delle imprese siciliane e garantire ai cittadini servizi fondamentali. Lo stanziamento da 49,7 milioni di euro è stato decretato dal Governo regionale e prevede un robusto sistema di investimenti in settori strategici, con particolare attenzione alla sanità, al sostegno dell’export, all’emergenza idrica e alla realizzazione di infrastrutture necessarie per il ciclo dei rifiuti.

L’intervento è stato ritenuto soddisfacente dal presidente della Regione, Renato Schifani, e dall’assessore all’Economia Alessandro Dagnino.

«Con questo provvedimento – dice Schifani- diamo un nuovo segnale concreto di vicinanza alle fasce più deboli della società e al nostro sistema produttivo, oltre a prevedere misure significative per affrontare l’emergenza idrica. Di particolare importanza anche il finanziamento di infrastrutture essenziali nel ciclo dei rifiuti, che ci consentono di sbloccare risorse fondamentali del Pnrr. L’auspicio adesso è che il testo sia esaminato dall’Assemblea regionale siciliana con rapidità e senza che venga appesantito con misure non necessarie. Sono certo che le norme contenute troveranno l’apprezzamento del Parlamento regionale nella sua interezza».

Tra le principali misure contenute nella manovra figurano i 5 milioni stanziato per il contrasto alla povertà, con interventi straordinari per indigenza, emergenza alimentare e sostegno alle persone in condizioni di marginalità estrema; 15,5 milioni di euro per investimenti pubblici mentre il resto dei fondi sarà impiegato, come cofinanziamento regionale, per realizzare tre impianti per il trattamento dei rifiuti, due nella provincia di Messina e uno a Palermo.

Spazio anche all’emergenza idrica, che ha già fatto emergere pesanti conseguenze nella scorsa estate, e per le calamità naturali. In questo caso, sono previsti 5 milioni per fronteggiare le conseguenze della siccità nel settore dell’agricoltura; 2 milioni per interventi di protezione civile a seguito di calamità e 3 milioni per far fronte a dichiarazioni di stato di crisi e di emergenza.

10 milioni è la somma prevista per il settore sanità e assistenza sociale, in modo da milioni migliorare le prestazioni di assistenza specialistica, permettendo al Sistema sanitario regionale di rispondere in maniera più efficace al fabbisogno di salute dei cittadini; Altri 5 milioni saranno destinati all’incremento delle tariffe per i “Percorsi riabilitativi”.

Sullo scottante tema dei dazi, anche la Sicilia si prefigge di garantire un supporto alle imprese e misuri con 12,4 milioni di euro a sostegno delle realtà produttive siciliane.

Tra le altre iniziative previste dalla manovra anche il rafforzamento degli aeroporti minori dell’isola, attraverso la sospensione dell’addizionale comunale per i diritti d’imbarco dei passeggeri, e la riduzione del contributo unificato per i ricorsi straordinari al presidente della Regione.

Sarà istituita una borsa di studio da 10 mila euro in memoria della studentessa Sara Campanella, vittima di femminicidio, destinata a studentesse e studenti dell’università di Messina iscritti ai corsi di studio delle Professioni sanitarie.

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