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Catania, a Pasqua attesi 740mila passeggeri tra il 17 aprile e il 5 maggio

Aumento del traffico aereo nello scalo etneo, in crescita soprattutto le rotte internazionali: +8,6% rispetto al 2024

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Foto di https://skytraxratings.com/

Sarà una Pasqua da record per l’Aeroporto di Catania. Secondo le stime di SAC, la società che gestisce gli scali di Catania e Comiso, tra il 17 aprile e il 5 maggio si prevedono oltre 740mila passeggeri, con una crescita del +5,4% rispetto allo stesso periodo del 2024. Un dato che conferma il ruolo sempre più centrale dello scalo etneo nel panorama del traffico aereo nazionale e internazionale.

A crescere non sono solo i viaggiatori, ma anche i movimenti, con 4.557 voli previsti e un incremento del +2,3%. In particolare, il vero motore di questa crescita è il traffico internazionale, in aumento del +8,6%, con ben 305mila passeggeri diretti verso mete estere. Le rotte più gettonate? Londra, Monaco di Baviera e Malta, con performance in netta crescita rispetto allo scorso anno. Spiccano soprattutto Londra Gatwick e Monaco, che registrano rispettivamente un balzo del +31% e del +20% di passeggeri in transito.

«I dati previsionali per il periodo pasquale confermano il ruolo sempre più centrale dell’Aeroporto di Catania nel panorama nazionale e internazionale» – ha dichiarato l’Amministratore Delegato di SAC, Nico Torrisi. «La crescita dei passeggeri, in particolare sul traffico internazionale, testimonia l’efficacia del lavoro svolto e il costante impegno nel rafforzare i collegamenti con le principali destinazioni europee».

Numeri che si inseriscono in un trend già positivo: nel 2024, l’Aeroporto di Catania ha superato il traguardo dei 12 milioni di passeggeri, consolidando la sua posizione come hub strategico per il Sud Italia e il Mediterraneo

ARS

Violenza di genere, i deputati regionali di FI Gennuso e Pellegrino, presentano mozione

I due parlamentari propongono una formazione obbligatoria per giornalisti e professionisti, introduzione dell’educazione affettiva nelle scuole, richiesta di sanzioni nazionali contro la pubblicità che usa il corpo femminile come un oggetto

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Prevenzione culturale, sostegno alle vittime e riforme giudiziarie al centro di una mozione parlamentare presentata dai deputati di Forza Italia Riccardo Gennuso e Stefano Pellegrino, capogruppo all’Assemblea Regionale Siciliana (ARS), al fine di proporre una serie di iniziative e provvedimenti per contrastare la violenza di genere e i femminicidi.

Mozione che mira ad intervenire su più fronti: dalla formazione obbligatoria per giornalisti e professionisti coinvolti nella gestione dei casi di violenza, all’introduzione dell’educazione affettiva nelle scuole, fino alla richiesta di sanzioni nazionali contro la pubblicità che oggettivizza il corpo femminile. “La violenza di genere non è un’emergenza sporadica, ma un fenomeno strutturale radicato in disuguaglianze culturali e normative” hanno dichiarato i due firmatari. “Serve un piano che agisca sulle cause profonde: stereotipi tossici, linguaggio e spesso rappresentazione mediatica distorti e carenze educative, senza dimenticare il rafforzamento del sistema giudiziario e dei servizi sociali”.

La mozione articola le sue proposte su due livelli: azioni regionali e sollecitazioni al Governo nazionale.

Sul piano nazionale, spicca la proposta di corsi di formazione per tutti i professionisti (fra cui vengono indicati anche i giornalisti) coinvolti a vario titolo nella prevenzione o gestione dei casi di femminicidio. L’obiettivo specifico, per quanto riguarda gli operatori dell’informazione, è quello di garantire un linguaggio mediatico corretto, evitando narrazioni che associano il femminicidio a presunti “raptus” o “amori malati”, sminuendo la premeditazione o colpevolizzando indirettamente le vittime.

Ma non solo, proposta anche l’introduzione di percorsi obbligatori di educazione affettiva e relazionale in tutte le scuole, con un monte ore dedicato alla prevenzione della violenza di genere.  Altro elemento caratterizzante è la richiesta al Governo nazionale di rivedere le norme sulla comunicazione pubblicitaria, introducendo sanzioni efficaci per le campagne che riducono le donne a oggetti o perpetuano stereotipi di genere.   Accanto alle proposte preventive, la mozione sollecita interventi repressivi: l’introduzione del reato autonomo di femminicidio nel Codice penale, con pene più severe, e il rafforzamento degli organici di questure, uffici giudiziari e servizi sociali che gestiscono i casi di “codice rosso”.

Sul piano regionale, si chiede la creazione di un Osservatorio permanente sulla violenza di genere, incaricato di monitorare il fenomeno, raccogliere dati e segnalare rappresentazioni sessiste nei media locali e di potenziare i centri antiviolenza siciliani e di istituire protocolli integrati tra Comuni, ASP e scuole per identificare precocemente situazioni a rischio, con particolare attenzione alle aree periferiche e ai contesti socialmente vulnerabili.

“Combattere i femminicidi richiede coraggio: quello di investire nella cultura, di sfidare stereotipi radicati e di pretendere giustizia tempestiva. Con questa mozione, vogliamo dare un segnale chiaro: basta vittime, basta complicità” cosi concludono Gennuso e Pellegrino

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Cronaca

Paternò, principio di incendio in un panificio del centro cittadino, pompieri in azione

L’intervento dei vigili del fuoco del locale distaccamento ha permesso di mettere al sicuro l’area interna dell’esercizio commerciale

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Intervento, nella tarda mattinata di oggi a Paternò, dei vigili del fuoco del locale distaccamento, chiamata a mettere in sicurezza un panificio sito lungo via Circonvallazione, a poche decine di metri dalla centralissima via G.B. Nicolosi.

Da quanto si apprende dalla sala operativa dei pompieri l’intervento ha permesso di domare del tutto un principio di incendio che avrebbe interessato (non è chiaro sino adesso) se la legna o la carbonella presente nel cortile interno del panificio.

I pompieri hanno spento rapidamente il piccolo incendio.  Non si registrano ne feriti ne intossicati, ma solo tanta apprensione per coloro che si trovavano  all’interno dell’esercizio commerciale. Inoltre non si registrerebbero danni alla struttura.

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