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In Primo Piano

Etna, nuova attività stromboliana dal cratere di Sud-Est

In aumento il tremore vulcanico con un trabocco lavico sul versante sud-orientale del cratere

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L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che a partire dalle ore 18:00 circa si osserva dalle telecamere di sorveglianza dell’INGV-OE, un’attività stromboliana al Cratere di Sud-Est. Il modello previsionale indica che un eventuale nube eruttiva prodotta dall’attività in corso si disperderebbe in direzione Est. Si osserva inoltre un trabocco lavico sul versante sud-orientale del cratere. Dal punto di vista sismico, dalle ore 13:00 circa l’ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato un rapido incremento, raggiungendo intorno alle 17:20:00 l’intervallo dei valori alti. Attualmente i valori sono alti con tendenza ad un ulteriore aumento. La localizzazione delle sorgenti del tremore ricade nell’area del Cratere di Sud-Est ad una quota di circa 2800 m sopra il livello del mare. L’attività infrasonica ha mostrato un graduale e moderato aumento dalle 17:50 e gli eventi risultano localizzati nell’area del Cratere di Sud-Est con ampiezze medie.

Cronaca

Catania, indagato il rapper “Baby Gang”, per 4 anni non potrà tornare in città

E’ accusato di concorso per accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di detenuti, aggravato dall’avere favorito la mafia, e per avere violato la misura di prevenzione della sorveglianza speciale, che gli impediva di essere presente nel capoluogo etneo

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E’ indagato per concorso per accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di detenuti, aggravato dall’avere favorito la mafia, e per avere violato la misura di prevenzione della sorveglianza speciale, che gli impediva di essere presente nel capoluogo etneo il rapper Zaccaria Mouhib, 24 anni, in arte Baby Gang.

In particolare agenti della squadra mobile della Questura di Lecco, in raccordo con quelli di Catania, hanno eseguito a Calolziocorte (Lecco) un decreto di perquisizione e hanno sequestrato lo smartphone dell’artista che nei prossimi giorni verrà sottoposto ad accertamenti forensi. All’indagato la polizia ha anche notificato un foglio di via obbligatorio emesso dal Questore di Catania che vieta a Baby Gang di potere dimorare nel capoluogo etneo per quattro anni. Iniziativa che farà saltare il suo concerto previsto per l’8 agosto prossimo alla Villa Bellini.

Al centro dell’inchiesta della Procura di Catania la sua partecipazione, lo scorso 1 maggio, sul palco della Plaia, all’One day music festival, dove, prima di esibirsi con la canzone ‘Italiano’, scritta con Niko Pandetta, fa vedere un video sul suo smartphone in cui sembra assistere a una videochiamata con il nipote dello storico capomafia Turi Cappello. Il trapper però è detenuto nel carcere di Rossano  in Calabria dall’ottobre del 2024 per spaccio di sostanze stupefacenti. “È mio fratello, un c… di casino per Niko Pandetta”, ha incitato il pubblico dal palco l’artista mostrando il telefonino in cui si è visto il volto di Pandetta.

Il gesto è stato ripreso da molti dei presenti che hanno poi postato i video sui social, diventati virali. Non è ancora chiaro se la videochiamata fosse in diretta o registrata, o fosse un antico video memorizzato. Per chiarire cosa fosse realmente accaduto e verificare se Pandetta abbia avuto la possibilità, dal carcere, di mandare un video o, addirittura, di partecipare in diretta al concerto del 1 maggio sulla spiaggia della Plaia la Procura di Catania ha avviato degli accertamenti, delegando le indagini alla squadra mobile della Questura. E da una perquisizione nella cella del carcere di Rossano, dove Pandetta è detenuto, eseguita il 3 maggio scorso, la polizia penitenziaria ha trovato e sequestrato un telefonino. Per questo motivo è stato indagato per accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di detenuti.

 

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In Primo Piano

Catania, STM, Schifani: “Contributo di 300 milioni per il rilancio dello stabilimento”

“Abbiamo fortemente voluto essere parte dell’accordo tra l’impresa e il ministero – sottolinea Schifani – perché intendiamo svolgere un ruolo attivo in questo importante progetto che prevede l’impiego di 4,25 miliardi di euro nel territorio siciliano”

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Una boccata d’ossigeno per lo sviluppo e le prospettive dello stabilimento STMicroelectronics. È quanto annunciato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, dopo l’approvazione in giunta della delibera che prevede l’utilizzo di 300 milioni di euro, risorse Step (Piattaforma per le tecnologie strategiche per l’Europa), per la realizzazione dell’investimento nello stabilimento di Catania.

«Abbiamo fortemente voluto essere parte dell’accordo tra l’impresa e il ministero – sottolinea Schifani – perché intendiamo svolgere un ruolo attivo in questo importante progetto che prevede l’impiego di 4,25 miliardi di euro nel territorio siciliano e la nascita di circa 3 mila posti di lavoro di cui 1240 identificati come qualificati e competenti».

Così facendo, la delibera del governo regionale attiva i processi per il trasferimento delle risorse regionali alla società. In questo modo, l’investimento pubblico globale, tra risorse ministeriali e regionali, sarà pari a 2 miliardi e 63 milioni di euro. Per quanto riguarda la sola Regione Siciliana, viene stimato un valore aggiunto di circa 895 milioni di euro e un impatto occupazionale di circa 8623 unità lavorative annue.

La firma dell’accordo è prevista oggi al Ministero delle imprese e del made in Italy e a partecipare per la Regione interverranno l’assessore dell’Economia Alessandro Dagnino e l’assessore delle Attività produttive Edy Tamajo.

La notizia dell’intervento è stata salutata favorevolmente dalla FIOM CGIL di Catania che sottolinea come “il finanziamento milionario rappresenta un segnale importante di attenzione verso il polo industriale etneo, settore strategico per l’economia del territorio”, sottolinea Rosy Scollo, segretaria generale della FIOM CGIL di Catania che aggiunge come “trattandosi di fondi pubblici, riteniamo tuttavia imprescindibile che siano previsti vincoli occupazionali rispetto alla situazione attuale e che venga attuato un piano di crescita degli organici”.

“Bene il contributo della Regione Siciliana a un investimento strategico come quello di STMicroelectronics, ma adesso si impone chiarezza e visione sul lungo periodo. Serve un piano industriale al 2030, non al 2027”. A dichiararlo è la deputata Ars Lidia Adorno del Movimento Cinque Stelle, commentando la delibera con cui il governo regionale ha stanziato 300 milioni di euro (risorse Step) a sostegno del maxi progetto industriale della multinazionale dei microchip.

La Regione Siciliana è intervenuta con un piano che prevede 4,25 miliardi di euro di investimenti, che incentiveranno la creazione di 3 mila nuovi posti di lavoro, di cui 1240 qualificati. “È un passo importante e condivisibile. Tuttavia, proprio per l’enormità delle risorse pubbliche in campo – 2 miliardi e 63 milioni di euro complessivi tra Stato e Regione – è doveroso che l’azienda presenti un piano di sviluppo che guardi almeno al 2030, in linea con gli standard europei e con l’impatto occupazionale atteso”.

La deputata catanese del Movimento Cinque Stelle all’Ars chiede garanzie sul rispetto dei livelli occupazionali, sull’effettiva creazione dei posti di lavoro dichiarati e sull’utilizzo delle risorse pubbliche con criteri di trasparenza, sostenibilità ambientale e innovazione tecnologica.

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