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Cronaca

Paternò, il tenente Vito Sergio Bertolino è il nuovo comandante della compagnia Guardia di Finanza

Lascia il capitano Niccolò Prosperi, il quale va ad assumere l’incarico di Ufficiale addetto presso il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Pescara.

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Il Tenente Vito Sergio Bertolino ha assunto l’incarico di Comandante della Compagnia della Guardia di Finanza di Paternò in sostituzione del Capitano Niccolò Prosperi, il quale lascia la città dopo tre anni per assumere l’incarico di Ufficiale addetto presso il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Pescara.

Di origini trapanesi, 26 anni, il nuovo Comandante si è arruolato nel 2017 ed ha frequentato l’Accademia del Corpo, conseguendo la Laurea Magistrale in Giurisprudenza. Al termine del quinquennio formativo è stato assegnato al I Gruppo Trieste in qualità di Comandante del 2° Nucleo Operativo, dove ha svolto attività di polizia economica e finanziaria nonché di polizia giudiziaria.

All’atto dell’insediamento, il Comandante Provinciale in sede vacante, Col. t. SPEF Diego Serra, nel formulare i migliori auguri al Tenente Bertolino per il nuovo e sfidante incarico, ha rivolto un particolare ringraziamento al Capitano Prosperi per i rilevanti risultati conseguiti nella lotta all’evasione fiscale e al lavoro nero e irregolare nonché nel contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica e alle diverse forme di criminalità.

L’avvicendamento è avvenuto nell’ambito dell’annuale manovra d’impiego degli Ufficiali direttivi disposta dal Comando Generale.

AGGIORNAMENTO ORE 14 

C’ è da registrare l’intervento del sindaco di Paternò Nino Naso : ” La comunità paternese, in tutte le sue articolazioni, che da sempre riconosce nell’etica pubblica, nella trasparenza e nella legalità economica valori imprescindibili, accoglie con grande favore questa prestigiosa nomina, con la convinzione che il progresso e la giustizia sociale della nostra città siano strettamente legati al rispetto delle regole, all’equità e alla tutela delle risorse collettive. La Compagnia della Guardia di Finanza di Paternò rappresenta un presidio fondamentale per il nostro territorio, quotidianamente impegnata nel contrasto all’evasione fiscale, al lavoro irregolare, agli illeciti in materia di spesa pubblica e a tutte le forme di criminalità economica, a salvaguardia dell’equilibrio sociale e del benessere di tutti i cittadini. La continua sinergia tra le istituzioni locali e le forze dell’ordine è un pilastro imprescindibile per la crescita sana e sostenibile della città di Paternò. Un sentito ringraziamento al Capitano Niccolò Prosperi per l’impegno, la competenza e la dedizione con cui ha servito la nostra comunità. A nome di tutta la città di Paternò, auguriamo al Tenente Vito Sergio Bertolino
un proficuo lavoro al servizio della nostra comunità”.

 

Cronaca

Belpasso, spento in serata l’inferno di fuoco

Il fuoco si è spostato a Paternò. Le fiamme hanno divorato i terreni attigui a Via della Libertà e quelli vicini allo stadio “Totuccio Bottino”. Tutti i focolai anche nel territorio paternese sono stati “spenti” nel tardo pomeriggio

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Sono state ultimate poco prima delle ore 20 le operazioni di spegnimento e di bonifica dell’incendio che dalle ore 11 di questa mattina ha devastato una vasta area che si estende dalla provinciale 56 /II alla provinciale 4/II. L’incendio è partito da contrada Scagliola ed è stato rogo alimentato da forte vento che ha divorato terreni coltivati a agrumi e uliveti, ma anche zone ricche di vegetazione spontanea e sterpaglie.

Diverse le abitazioni che sono state evacuate, alcune delle quali sono state danneggiate dal fuoco; ruderi di case di campagna divorate dalle fiamme.

Le fiamme, alimentate dalla presenza di sterpaglie e dalle condizioni meteo favorevoli alla propagazione, hanno minacciato anche un vicino deposito di legnami. Si è proceduto allo spegnimento ed alla messa in sicurezza dei luoghi provvedendo a contenere e circoscrivere il rogo, evitando conseguenze per le persone ed evitando che l’incendio coinvolgesse le vicine attività commerciali.

Sul posto sono intervenute le squadre dei Vigili del Fuoco dei Distaccamenti di Catania Nord, Sud, Paternò supportati da personale e automezzi inviati dalla Sede Centrale e con il supporto aereo di due elicotteri della Forestale e di una Canadair. Volontari della protezione civile provenienti da diversi comuni dell’hinterland catanese. I carabinieri della locale stazione hanno fatto evacuare almeno una trentina di abitazioni. A scopo precauzionale anche due ambulanze del 118; una decina di persone sono state soccorso in loco, le quali hanno fatto ricorso alle cure dei sanitari; sono state aiutate con la “somministrazione” di ossigeno in quanto sono rimaste leggermente intossicate. Oltre 10 mila metri quadrati di terreno è stato investito dal rogo. Scene di disperazione e rabbia tra coloro che hanno lasciato le proprie abitazioni.

Il fuoco si è spostato a Paternò. Le fiamme hanno divorato i terreni adiacenti allo svincolo per immettersi su Paternò posto sulla SS 284; un vasto rogo ha interessato le aree adiacenti Via della Liberta. Fiamme alte e un denso fumo che hanno reso difficile la visibilità agli automobilisti in transito.  Il fuoco si è poi esteso nei pressi dello stadio “Totuccio Bottino” con l’incendio che ha devastato una area ricca di vegetazione spontanea nonché di spazzatura. Sul posto hanno operato i vigili del fuoco del comando provinciale intervenuti per mettere in sicurezza alcune attività commerciali. A supporto dei pompieri anche un elicottero della forestale che ha effettuato diversi lanci di acqua. Incendi anche in altre zone di Paternò. In mattinata un rogo di vaste proporzioni in contrada Ponte Barca ha distrutto diversi ettari di terreni coltivati.  Rogo anche nella zona di Scalilli e in via Mongibello. In serata i vari roghi sono stati spenti .

“Il nostro territorio di Belpasso è stato interessato, purtroppo, da due fronti di fuoco importanti, il vento ha favorito il propagarsi delle fiamme- ha scritto il sindaco di Belpasso Carlo Caputo- Desidero esprimere la mia più profonda gratitudine a tutte le autorità con cui sono stato in contatto, a questi corpi e a tutte le forze dell’ordine che sono intervenuti prontamente in questa situazione di emergenza. Diverse utenze interessate dagli incendi sono rimaste senza energia elettrica. Enel a lavoro per ripristinare il tutto” ha concluso Caputo

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Cronaca

Belpasso, presi dai Carabinieri due rapinatori della gioielleria di via V. Emanuele

I due arrestati sono stati condotti presso il carcere di Catania Piazza Lanza. Indagini in corso per individuare il terzo complice

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I carabinieri della Stazione di Belpasso, supportati dalle competenze scientifiche del Raggruppamento Investigazioni Scientifiche RIS di Messina e della Sezione Investigazioni Scientifiche SIS del Comando Provinciale di Catania, hanno identificato due autori della violenta rapina avvenuta il 3 aprile scorso presso una gioielleria di via Vittorio Emanuele.

In particolare tre individui sono entrati all’interno del negozio fingendosi clienti interessati all’acquisto di preziosi. Dopo aver carpito la fiducia dei titolari, li hanno aggrediti: uno dei rapinatori ha estratto una pistola minacciando l’uomo, mentre un complice armato di coltello ha bloccato la donna.

I due coniugi sono stati colpiti con calci e pugni e poi immobilizzati con del nastro adesivo, mentre i malviventi hanno svuotato la cassaforte e le vetrine del negozio, riempiendo una borsa della spesa con il bottino.

Un terzo complice è intervenuto poco dopo per completare il colpo e cercare di manomettere il sistema di videosorveglianza, senza però riuscirci grazie alla prontezza della vittima. I tre sono infine scappati a bordo di una berlina nera.

Quando i gioiellieri sono riusciti a liberarsi hanno chiamato i carabinieri che, immediatamente giunti sul posto, hanno avviato le indagini. Attraverso l’analisi dei filmati del sistema di videosorveglianza e la raccolta delle testimonianze di alcuni passanti e altri commercianti della zona, i militari dell’Arma sono risaliti a un 36enne residente a Paternò, già gravato da numerosi precedenti per reati contro il patrimonio.

Le immagini estrapolate dalle telecamere, combinate con le foto segnaletiche dell’uomo presenti nella banca dati delle Forze dell’Ordine, hanno confermato l’identità del rapinatore.

Fondamentali anche le analisi tecniche svolte dal RIS di Messina, che ha isolato frammenti di impronte digitali dal nastro adesivo usato durante la rapina. L’elaborazione di tali tracce, infatti, ha portato all’identificazione di un secondo soggetto, un 40enne residente nella stessa zona.

Grazie al meticoloso lavoro degli inquirenti, è stato possibile ricostruire in dettaglio il percorso dei rapinatori sia per raggiungere la gioielleria che per darsi alla fuga, e ciò grazie anche alle telecamere di videosorveglianza cittadine e alla localizzazione del veicolo utilizzato dai malviventi; l’autovettura  è stata ripresa mentre, subito dopo il colpo, si è allontanata dal luogo della rapina e, proprio seguendone il percorso, i carabinieri sono riusciti a recuperare anche i telefoni cellulari sottratti alle vittime, gettati via durante la fuga.

I due rapinatori sono stati condotti presso il carcere di Catania Piazza Lanza. Indagini in corso per individuare il terzo complice.

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