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Cronaca

Gravina di Catania, arrestato 20enne, trovato mezzo chilo di cocaina

Scovate 9 buste termosaldate contenenti ciascuna 50 grammi di cocaina nonché altri 60 grammi dello stesso tipo di droga.  Il giovane è finito ai domiciliari

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. I carabinieri della stazione Nesima della compagnia carabinieri di Catania Fontanarossa hanno arrestato un 20enne catanese per detenzione di sostanze stupefacenti. Gli investigatori hanno ipotizzato che il giovane, residente a Gravina di Catania, potesse essere dedito ad attività illegali connesse agli stupefacenti e, per dare riscontro all’ipotesi investigativa, hanno deciso di entrare in azione.

Scattato il blitz i carabinieri sono entrati a casa del 20enne per una perquisizione. Durante l’ispezione degli ambienti, agli investigatori non è sfuggito il collegamento dell’abitazione con un appartamento attiguo, sempre di proprietà del 20enne, disabitato perché in fase di ristrutturazione ma munito di una telecamera e, pertanto, hanno deciso di ispezionarlo.

L’intuizione dei militari dell’Arma si è rivelata subito corretta perché, su un tavolino all’ingresso, hanno scorto diversi arnesi “del mestiere”, quali un fornellino a gas, una macchina elettrica per il sottovuoto, materiale per il confezionamento con termosaldatura, un microtelefono ed un barattolo contenente bicarbonato, comunemente utilizzato per la preparazione del crack.

Proseguendo le ricerche, nel vano della tapparella, i militari hanno recuperato 11 grammi di cocaina e 4,7 grammi di crack, oltre a un bilancino di precisione ed un telefono cellulare acceso. Le vere “scorte”, però, i Carabinieri le hanno scovate nel sottotetto: ben 9 buste termosaldate contenenti ciascuna 50 grammi di cocaina, per un peso complessivo di quasi mezzo chilogrammo, ed altri 60 grammi di cocaina.  Il giovane è finito ai domiciliari.

 

Cronaca

Etna, incendio “Zona Milia” tra Biancavilla e Ragalna, evacuati una ottantina di scout

Per spegnere il rogo stanno operando dalle 14.30 i pompieri del distaccamento di Paternò nonché i vigili del fuoco della squadra boschiva di Ragalna.

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Da ore un incendio di vaste proporzioni sta interessando la “Zona Milia” dell’Etna, al confine tra i comuni di Biancavilla e Ragalna. Da quanto di apprende dalla centrale operativa dei vigili del fuoco di Catania pompieri e volontari hanno fatto evacuare nel tardo pomeriggio di oggi una ottantina di scout che si trovavano nel campo base della Milia.

Sul posto hanno operato personale della protezione civile di Biancavilla e agenti della locale polizia municipale. Una volta concluse le operazioni di evacuazione scout e accompagnatori sono stati accompagnati a Biancavilla in una parrocchia che li ospiterà. Intanto per spegnere il rogo stanno operando dalle 14.30 i pompieri del distaccamento di Paternò nonché i vigili del fuoco della squadra boschiva di Ragalna.

Il fuoco è alimentato dal vento; in fiamme vegetazione spontanea ma anche dei fondi agricoli. La zona è densamente popolata vista la presenza di case di villeggiatura.

 

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Cronaca

Catania, commissione “Ecomafie”, presentata relazione filone zoomafie

“Il fenomeno delle corse clandestine dei cavalli, che si svolgono in strade pubbliche, asfaltate, senza alcun rispetto per gli animali è fortemente radicato e rientra nel circuito criminale territoriale” ha detto Il presidente della Commissione Jacopo Morrone

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“Oggi siamo qui a Catania a presentare la prima relazione sulle attività illecite legate al ‘filone’ d’inchiesta sul fenomeno delle ‘zoomafie’”. Lo ha affermato il deputato Jacopo Morrone, presidente della ‘Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari’, presentando oggi  in Prefettura a Catania, la relazione finale sul filone d’inchiesta intitolato “Le zoomafie e le corse clandestine di cavalli: analisi, contrasto e proposte di intervento per la tutela del benessere animale e della legalità”, esito di un’analisi della situazione esistente attraverso audizioni, missioni in loco e acquisizione di documentazione, di cui sono relatrici di maggioranza e minoranza rispettivamente l’on. Eliana Longi (FdI) e la sen. Vincenza Rando (Pd).

“Questa prima relazione punta i riflettori sulle corse clandestine di cavalli e sul connesso giro d’affari determinato dalle scommesse clandestine. La Commissione si occupa infatti, in questa legislatura, non solo di attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti ma anche di altri illeciti ambientali, connessi sia al settore agricolo e agroalimentare, sia al fenomeno delle cosiddette ‘zoomafie’ e alla verifica della corretta applicazione del Titolo IX bis del codice penale, in merito ai delitti contro gli animali di maltrattamento, sfruttamento, detenzione incompatibile con la natura dell’animale, abbandono, commercio clandestino, traffico di specie in via d’estinzione e lo sfruttamento criminale di animali, in particolare combattimenti o competizioni illegali. Una realtà, questa, purtroppo ancora poco esplorata nonostante attiri sia la criminalità organizzata, sia quella comune, con un esteso giro di affari illegali”.

Morrone ha sottolineato che nella relazione si parla anche della macellazione clandestina dei cavalli. “Il mancato rispetto di qualsiasi regola igienico-sanitaria per la macellazione introduce nella filiera alimentare carni di cui non si conoscono la provenienza e gli eventuali farmaci somministrati all’animale potenzialmente dannosi per l’uomo. Perché Catania? Perché in questa città il fenomeno delle corse clandestine dei cavalli, che si svolgono in strade pubbliche, asfaltate, senza alcun rispetto per gli animali, spaventati e incitati con violenza, è fortemente radicato e rientra nel circuito criminale territoriale. Attraverso l’organizzazione di queste corse le famiglie mafiose svolgono una funzione di controllo sociale con il coinvolgimento di centinaia di persone e di supremazia territoriale con queste plateali manifestazioni di sfrontata illegalità”

.  In apertura, Morrone ha ringraziato il prefetto di Catania, Pietro Signoriello, il sindaco Enrico Trantino, il Procuratore Francesco Curcio, le autorità regionali, locali e religiose, i rappresentanti delle Forze dell’Ordine e gli ospiti presenti.

La relazione è stata poi analizzata nel merito dalle due relatrici, l’on. Longi e la sen. Rando che hanno delineato i punti salienti del lavoro d’inchiesta svolto, focalizzandosi sugli aspetti maggiormente caratterizzanti il fenomeno criminale delle corse clandestine di cavalli, con particolare attenzione al territorio catanese, evidenziando sia le criticità emerse nel corso dell’attività d’indagine, tra cui il ruolo della criminalità organizzata e il coinvolgimento di minori, sia le proposte di intervento condivise dalla Commissione.

“Serve un impegno coordinato e una visione strategica per contrastare questo fenomeno che vada oltre la mera repressione. È necessario agire sulla prevenzione, rafforzare gli strumenti investigativi, inasprire le pene, colpire le infrastrutture criminali e, soprattutto, investire nella riqualificazione sociale e culturale dei territori, per smantellare le radici profonde di un fenomeno che lede non solo la legalità, ma anche l’etica e il benessere degli animali”.

 

 

 

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