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Cronaca

Fiumefreddo di Sicilia, deteneva una pistola lanciarazzi: denunciato 21enne

Il giovane, originario di Giarre, non risultava in possesso di alcuna autorizzazione per la detenzione.

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A Fiumefreddo di Sicilia, i militari della locale Stazione, con il supporto del Nucleo Cinofili di Nicolosi, hanno denunciato un 21enne di Giarre per detenzione abusiva di armi.

Durante una perquisizione domiciliare in un’abitazione situata nella periferia del comune, i Carabinieri hanno rinvenuto una pistola lanciarazzi con tromboncino, marca Mondial, modello 1900 calibro 22, priva di matricola e mai denunciata. L’arma è stata immediatamente posta sotto sequestro poiché il giovane non risultava in possesso di alcuna autorizzazione per la detenzione.

Nel corso del controllo, il 21enne ha spontaneamente consegnato ai militari una busta nascosta sotto una sedia nella sua camera da letto, contenente la pistola lanciarazzi e una pistola ad aria compressa, quest’ultima rientrante nella categoria delle armi di libera vendita.

Una successiva perquisizione presso la sua residenza di Mascali non ha fatto emergere ulteriori elementi di rilievo. L’indagine rientra nel piano di monitoraggio del territorio disposto dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Catania. Il giovane è stato denunciato a piede libero, con riserva della presunzione di innocenza fino a eventuale condanna definitiva.

Cronaca

Motta S.Anastasia, incendio 15 luglio, sindaco Bellia ringrazia i soccorritori

“E’ doveroso il ringraziamento a chi ci ha aiutati anche rischiando la propria vita. Doverose anche le denunce contro i piromani sui quali certamente chi di competenza sta già indagando” ha scritto il sindaco

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Il sindaco di Motta Sant’Anastasia Antonio Bellia  ha inviato una lettera di un ringraziamento alla Prefettura di Catania, al Comando provinciale dei vigili del fuoco, al comando del corpo forestale e al dipartimento alla protezione civile, per quanto fatto dai soccorritori, in occasione del vasto incendio che lo scorso mercoledì, 15 luglio, ha interessato le zone periferiche della città.

“E’ doveroso il ringraziamento a chi lo scorso 15 luglio ci ha aiutati anche rischiando la propria vita. Doverose anche le denunce contro i piromani pazzi sui quali certamente chi di competenza sta già indagando” ha scritto Bellia.

Un rogo ricordiamo che per ore ha devastato contrada Porticatazzo e altre zone ubicate all’ingresso della città per un incendio partito (non si esclude il dolo) da via Giubileo 2000. Un rogo che ha riguardato anche la provinciale 13 e parte di contrada Valcorrente.

“L’Amministrazione Comunale ringrazia il lavoro e quindi il prezioso aiuto di tutti gli Enti, inclusi i nostri uffici tecnico e polizia locale, e le Autorità che si sono adoperati intervenendo, anche rischiando la propria vita, affinché venisse garantita l’incolumità pubblica e privata nel nostro paese” ha commentato il sindaco Bellia.

L’incendio ha provocato danni a diversi proprietari di terreni privati.  Gli uffici comunali hanno ricevuto in questi giorni alcune segnalazioni ufficiali e si sta attivando per avviare le procedure necessarie per ottenere il riconoscimento dello stato di calamità naturale con l’obiettivo di avere contributi regionali o nazionali per il ripristino delle aree danneggiate. Sarà inoltre avviata una ricognizione completa dei danni per facilitare l’accesso agli eventuali ristori previsti dalla normativa.  “

L’Amministrazione comunale conferma il proprio impegno nel promuovere campagne di eduzione ambientale  e nel difendere il territorio da ogni forma di aggressione” ha concluso il sindaco Bellia.

 

 

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Cronaca

Catania, arrestato senegalese, trovato con circa 9 Kg di marijuana “modificata”

Le analisi hanno mostrato la presenza di un pericoloso cannabinoide sintetico, in grado di produrre devastanti effetti sulla salute dei potenziali assuntori della sostanza

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Ha trasformato il magazzino del suo ristorante in un laboratorio per trattare la marijuana e modificarla con agenti chimici che hanno effetti nocivi per la salute. Un 38enne di origini senegalesi è stato arrestato dalla Polizia di Stato nell’ambito di una operazione antidroga svolta negli scorsi giorni nel quartiere San Berillo vecchio a Catania. I poliziotti della Squadra Mobile sono riusciti a scoprire e a bloccare l’attività criminale portata avanti all’interno di un ristorante africano, gestito dal 38enne, grazie ad una mirata attività di controllo finalizzata a contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti.

L’intervento è scaturito dal controllo di due uomini stranieri, individuati mentre stazionavano in modo sospetto nei pressi dell’attività commerciale del senegalese. Entrambi sono stati trovati in possesso di alcuni grammi di marijuana.

Per questa ragione, i poliziotti della Squadra Mobile hanno ritenuto necessario compiere ulteriori accertamenti nel ristorante. Il controllo ha permesso di trovare un chilo di marijuana, ben nascosta nel cassonetto di una tapparella del magazzino del ristorante. Inoltre, in un angolo del magazzino, sono stati trovati alcuni particolari prodotti chimici contenuti in un secchio, generando non pochi sospetti tra i poliziotti.

I poliziotti hanno rinvenuto nella disponibilità del gestore del ristorante oltre 17 mila euro in contanti, occultati in più pertinenze dell’esercizio commerciale. Da qui la scelta di estendere i controlli nell’abitazione del 38enne senegalese, ritenendo che potesse nascondere altra droga.

In effetti, la perquisizione domiciliare ha confermato le intuizioni dei poliziotti che, nell’appartamento, hanno recuperato 11 sacchetti contenenti complessivamente 7,7 chili di marijuana, della stessa tipologia di quella sequestrata nel locale.

Oltre alla droga, l’uomo aveva in casa la rilevante somma in denaro di 161 mila euro, ritenuta, con ogni probabilità, provento dell’attività di spaccio di marijuana.

Tutta la droga è stata sequestrata ed è stata sottoposta agli attenti esami analitici degli specialisti della Polizia Scientifica. Le analisi hanno mostrato la presenza di un pericoloso cannabinoide sintetico, in grado di produrre devastanti effetti sulla salute dei potenziali assuntori della sostanza. Tra i prodotti contenuti all’interno del secchio è stato individuato un particolare precursore chimico, idoneo a produrre sul posto una tipologia di cannabinoide di sintesi in grado di modificare la marijuana, potenziandone notevolmente gli effetti droganti.

Una volta completate tutte le verifiche ed esperiti gli adempimenti di rito, il 38enne senegalese è stato arrestato per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

 

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