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Piana di Catania, chiude diga di Pozzillo: “Chiederemo incontro al prefetto” dice Arcoria di Confagricoltura

“È necessario avere chiarezza. Annunciamo fin da ora che se non avremo risposte chiare rispetto alla distribuzione irrigua per la piana catanese, siamo pronti a scendere in piazza con una manifestazione” sostiene il presidente Arcoria

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FOTO -ENEL -

Chiude la diga di Pozzillo, a Regalbuto. “Un ulteriore penalizzazione per le campagne della piana di Catania”. A dirlo il presidente di Confagricoltura Catania, Giosué Arcoria il quale afferma che “fonti non ufficiali ci dicono che la chiusura sarà di tre giorni. Tutto ciò è intollerabile”. La questione ruota attorno alla diga di Pozzillo, in territorio di Regalbuto, chiusa da Enel per “motivi non chiari – si legge in una nota- dal pomeriggio di ieri”.  Una chiusura che si aggiunge a quella registratasi, per due giorni, già la scorsa settimana.

«Grave, gravissimo – dice ancora il presidente Arcoria – che nessuno abbia sentito la necessità di informare noi e le altre organizzazioni di categoria. Ciò significa che nessuno pensa sia necessario tenere in considerazione il mondo agricolo.

Siamo considerati l’ultima ruota del carro. In una situazione già drammatica per la piana di Catania che abbraccia tre province, con i territori del catanese, ennese e siracusano, con l’impossibilità di riuscire a distribuire l’acqua ai fondi agricoli per una rete colabrodo, questa è l’ennesima beffa. Chiederemo al Prefetto di Catania un immediato incontro per affrontare questa vicenda.

È necessario avere chiarezza. Annunciamo fin da ora che se non avremo risposte chiare rispetto alla distribuzione irrigua per la piana catanese, siamo pronti a scendere in piazza con una manifestazione”.

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Piana di Catania: “domani pomeriggio torna operativa la diga Pozzillo”, lo dice l’assessore Colianni

“Dopo le legittime lamentele degli agricoltori coinvolti dalla chiusura della Diga Pozzillo, ho sentito personalmente i vertici regionali di Enel per chiedere informazioni più precise sui tempi di attuazione” ha specificato l’assessore regionale all’energia

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“Dopo le legittime lamentele degli agricoltori coinvolti dalla chiusura della Diga Pozzillo, ho sentito personalmente i vertici regionali di Enel per chiedere informazioni più precise sui tempi di attuazione. Mi è stato garantito quindi che già domani, mercoledì 30 luglio, entro le 18 sarà ripristinata la normale erogazione dell’acqua” . A dirlo è l’assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità Francesco Colianni.che così interviene dopo le preoccupazioni espresse dal presidente della Confagricoltura Catania Giosuè Arcoria in merito alla chiusura avvenuta nelle scorse ore delladiga Pozzillo che rifornisce tre province dell’isola: Enna, Catania e Siracusa.

“Ci tengo a precisare, comunque, che si è trattato di interventi indifferibili e urgenti che hanno proprio lo scopo, in prospettiva, di mettere in campo soluzioni contro la crisi idrica che interessa la Sicilia. Infine, mi sono assicurato che non vengano programmate ulteriori interruzioni del servizio durante il periodo estivo e che altri lavori siano sempre preventivamente concordati con la Regione e tempestivamente comunicati ai cittadini” ha concluso Francesco Colianni.

I deputati regionali Giuseppe Lombardo e Ludovico Balsamo del gruppo parlamentare autonomista esprimono il proprio apprezzamento per l’efficienza e la tempestività dimostrate dall’assessore regionale all’Energia e ai Servizi di Pubblica Utilità, Francesco Colianni, nell’affrontare la chiusura improvvisa della diga Pozzillo.

L’assessore Colianni, infatti, si è immediatamente attivato avviando un confronto diretto con i vertici regionali di Enel, anche a seguito delle legittime preoccupazioni espresse dagli agricoltori e dalle associazioni di categoria per l’interruzione della fornitura d’acqua in un’area strategica che coinvolge alcune zone della provincia di Catania e in modo particolare il Calatino.

“Una risposta concreta ed efficace – dichiarano Lombardo e Balsamo – che ha portato in tempi rapidi alla definizione di un cronoprogramma preciso: la normale erogazione dell’acqua sarà ripristinata entro le 18:00 di mercoledì 30 luglio, come garantito da Enel”.

L’intervento di Colianni è stato accompagnato anche da un chiarimento importante: i lavori in corso sono indifferibili e urgenti, finalizzati a prevenire nuove emergenze e a garantire una maggiore tenuta del sistema idrico siciliano. L’assessore ha inoltre assicurato che non ci saranno ulteriori interruzioni del servizio durante l’estate, e che ogni futura attività sarà preventivamente concordata con la Regione e comunicata tempestivamente ai cittadini.

 

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Piana di Catania, campagne a secco: lettera al Prefetto da parte di CIA Sicilia Orientale

Chiesta la convocazione di un incontro urgente, riunendo i sindaci dei comuni che ricadono nel comprensorio calatino e i rappresentati delle organizzazioni produttive, rappresentanti di regione e del Consorzio di Bonifica

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“E’ ormai noto come in vaste aree del nostro territorio la produzione agricola risulti cronicamente compromessa e come, forse meno noto, tante, troppe aziende in sofferenza economica rischiano di “mollare” e abbandonare il lavoro di una lunga vita. Le ripercussioni sul tessuto economico e sociale delle comunità che vivono principalmente di agricoltura sarebbero devastanti”.

Lo scrive Giosuè Catania, presidente Cia Sicilia Orientale, che ha inviato una lettera al prefetto di Catania, Pietro Signoriello, per convocare un incontro urgente, così come sollecitato anche dal sindaco di Mineo, Giuseppe Mistretta, riunendo attorno ad un tavolo i sindaci dei comuni che ricadono nel comprensorio calatino e i rappresentati delle organizzazioni produttive, rappresentanti di regione e del Consorzio di Bonifica.

“Servono interventi straordinari non più procrastinabili– avverte il presidente Cia Sicilia Orientale – siamo fuori tempo massimo e bisogna reagire a questo stato di cose che non sono frutto né del caso né degli effetti dei cambiamenti climatici e neppure della riforma dei Consorzi di Bonifica che puntualmente da 30 anni e in ogni legislatura viene affossata all’ARS. Ma questa è un’altra storia”.

“Gli agricoltori si ritrovano per il terzo anno consecutivo a vivere una stagione da incubo. I danni sono già incalcolabili e nonostante le rassicurazioni che ci vengono fornite, l’intero sistema non regge più, crollato sotto i colpi di una responsabilità politica che negli anni non ha saputo investire e programmare, mantenendo in vita carrozzoni che hanno accumulato debiti e cattiva gestione”.

“Rispetto agli altri anni – spiega – in cui l’assenza di piogge invernali negli invasi aveva posto in secondo piano la fatiscenza delle condotte, in questi giorni in cui il caldo torrido fa la sua parte, emerge in tutta la sua drammaticità la questione della inadeguatezza della rete di distribuzione, dei ritardi nell’espletamento dei lavori infrastrutturali e di ammodernamento degli impianti, in riferimento ai quali la beffa della diga Ogliastro, piena di acqua ma inaccessibile, è solo la punta dell’iceberg”. “Quest’anno gli invasi hanno avuto una disponibilità a sufficienza ma non si riesce a irrigare ugualmente perché saltano le tubazioni, non si fa in tempo a riparare un punto che se ne rompono altri”.

“Sulla questione della gestione dell’acqua, ricordo solo che – sottolinea Catania – il normale turno di irrigazione avviene ogni 21 giorni, se per ipotesi già da domani fosse disponibile l’acqua, comunque l’ultima azienda agricola del comprensorio avrebbe la disponibilità ad irrigare il proprio fondo solo a metà agosto: e tutto ciò è assurdo, anche in ragione del fatto che il ruolo irriguo viene pagato in anticipo. Come detto, questa è un’altra vecchia storia, rimasta l’ennesimo foglio bianco che neppure questo governo ha saputo riscrivere”.

 

 

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