Ancora un altro caso di maltrattamenti
in famiglia seguito dalla Procura di Catania. Nei confronti di un 56enne di
Mascalucia, i carabinieri hanno eseguito una misura cautelare in carcere. La
vittima, un anziano 90enne, sarebbe suo padre.
Le indagini,
coordinate dal pool di magistrati qualificati sui reati che riguardano la
violenza di genere hanno evidenziato come l’anziano abbia dovuto patire una
vera e propria via crucis per mano del proprio figlio il quale, minato da una grave dipendenza dall’alcol,
ha trasformato la vita del genitore in un inferno.
Nello specifico caso, l’uomo,
pregiudicato per analoga tipologia di reato, era stato scarcerato dopo due anni
di detenzione che, evidentemente, non lo avevano condotto ad una proficua meditazione
sulle proprie passate malefatte ma che, invece, avevano forse accresciuto
quella voglia di rivalsa nei confronti della stessa famiglia che aveva
determinato la permanenza in carcere.
L’uomo infatti, fedele al
proprio cliché, ricominciando a bere, rincasava nell’abitazione paterna,
tenendo un comportamento violento con il genitore, tormentandolo continuamente
con richiesta di dazioni di denaro utile all’acquisto dell’alcol.
In più occasioni la violenza
con la quale l’uomo si era scagliato contro il padre era stata contrastata
dall’intervento del fratello, ma soprattutto la minaccia di quell’uomo che
brandiva spesso un grosso coltello puntandoglielo contro, hanno indotto l’anziano
a rivolgersi ai Carabinieri, i quali già ben conoscevano il figlio e la sua
pericolosità, specie se posta in relazione alla totale assenza di capacità di
difesa della vittima.
Gli episodi di violenza,
fisica e verbale, sono stati pertanto compendiati dai militari al magistrato
titolare dell’indagine che, concordando con tali esiti investigativi, ha
chiesto ed ottenuto dal Gip l’arresto dell’indagato ed il trasferimento nel carcere
catanese di Piazza Lanza.