La pazienza dei genitori dell’Istituto Comprensivo “Guglielmo Marconi” di Paternò sembra essere giunta al limite. Dopo settimane di disagi, segnalazioni e promesse rimaste senza risposta, nasce l’iniziativa che vedrà il 13 ottobre, lunedì, una manifestazione pubblica pacifica per richiamare l’attenzione del Comune e delle istituzioni sulla difficile situazione che coinvolge oltre centoventi alunni dell’istituto “Marconi” rimasti senza aule a causa dei lavori di ristrutturazione in corso.
La conseguenza? Una turnazione pomeridiana forzata che, secondo i genitori, penalizza la qualità della didattica e l’equilibrio familiare. Il corteo partirà alle ore 10:00 dalla scuola G. Pitrè e attraverserà via Coniglio, via Circumvallazione, via G.B. Nicolosi e via Emanuele Bellia, con arrivo davanti al Municipio, in Piazza della Regione, dove si terrà un momento di sosta e riflessione collettiva.
Le difficoltà della “Marconi” non sono nate oggi.
I lavori di ristrutturazione, finanziati con fondi PNRR, hanno interessato contemporaneamente più plessi dell’istituto, generando una carenza imprevista di spazi didattici. Molte classi sono state spostate in sedi temporanee, alcune all’interno di edifici ecclesiastici o locali di altri istituti, spesso non attrezzati per accogliere studenti in modo adeguato. In più di un caso, le aule di fortuna si sono rivelate anguste, rumorose o prive di sicurezza sufficiente, con alunni costretti a seguire le lezioni in ambienti di passaggio o in sale non concepite per l’attività didattica.
A tutto questo si è aggiunta la turnazione pomeridiana, una soluzione che le famiglie definiscono “di emergenza permanente”: lezioni nel pomeriggio per centinaia di studenti, con ripercussioni sull’organizzazione familiare, sul rendimento scolastico e sul benessere dei più piccoli.
Le segnalazioni dei genitori riguardano non solo la mancanza di aule, ma anche problemi di sicurezza e igiene. In alcuni plessi, come al Pitrè, gli spazi destinati alle lezioni non rispettano pienamente i criteri di sicurezza o di comfort previsti, e in un’occasione si è persino reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine per un sopralluogo. Altre situazioni critiche sono state registrate nel plesso Aldo Moro, dove alcune classi hanno dovuto utilizzare locali di fortuna, e nel plesso Mons. Bellia, dove un guasto alle tubature ha costretto alla sospensione temporanea delle lezioni.
Sono episodi che, messi insieme, delineano un quadro di fragilità gestionale e di carenze strutturali che vanno oltre l’ordinaria difficoltà dei lavori pubblici.
Le famiglie denunciano anche una mancanza di comunicazione da parte del Comune e dell’amministrazione scolastica. Da mesi chiedono chiarezza sui tempi di consegna dei lavori e sulla disponibilità di spazi alternativi, ma lamentano risposte frammentarie o tardive.
La manifestazione di lunedì 13 ottobre sarà pacifica, senza amplificazione sonora né blocchi stradali. Non un atto di protesta aggressiva, ma un gesto collettivo di responsabilità: una richiesta di ascolto e di attenzione, affinché la scuola torni a essere un luogo sicuro e accogliente per tutti.