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Biancavilla, all’ospedale esami gratuiti per malattie sessuali fino all’1 dicembre

Intervento di prevenzione promosso dall’Asp al “Maria Ss. Addolorata” e in altre quattro strutture

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C’è anche l’ospedale di Biancavilla tra le strutture dell’Asp di Catania in cui potere effettuare test gratuiti su malattie sessualmente trasmissibili o avere informazioni al riguardo. L’iniziativa, rivolta a uomini e donne di età compresa tra i 18 e i 40 anni, è attiva fino all’1 dicembre su input dell’assessorato regionale alla Salute.

Ci si può rivolgere, senza ricetta del medico di famiglia, ai medici del reparto di “Ginecologia ed Ostetricia” dalle ore 8.00 alle ore 17.00, fino al 30 novembre, e dalle ore 8.00 alle ore 12.00 nella giornata dell’1 dicembre.

Oltre a Biancavilla, si può andare negli ospedali di Acireale, Caltagirone e, a Catania, nei pta “San Giorgio” e “San Luigi” e gli esami che si possono fare sono quelli relativi a Hiv, Hcv, sifilide, gonorrea, clamidia. In caso di riscontro positivo saranno attivati i percorsi diagnostici e terapeutici di secondo livello con il coinvolgimento degli ambulatori di ginecologia e di malattie infettive dell’Azienda sanitaria catanese.

«Accogliamo e condividiamo l’invito dell’assessore Razza a intraprendere con molta cura questa campagna di sensibilizzazione – afferma Maurizio Lanza, direttore generale dell’Asp di Catania -. La nostra priorità sono i giovani ai quali rivolgiamo l’invito a eseguire i test e a cogliere questa opportunità per imparare a vivere la sessualità in sicurezza, adottando poche ma importantissime regole di prevenzione».

L’OMS rileva che, ogni giorno, tra le persone di età compresa tra 15 e 49 anni, ci sono oltre 1 milione di nuovi casi di infezioni sessualmente trasmissibili curabili, prevalentemente: clamidia, gonorrea e sifilide.

«La prevenzione è fondamentale per contenere il proliferare di queste infezioni – spiega Antonino Rapisarda, direttore sanitario dell’Azienda sanitaria catanese -. È importante ricordare che le infezioni sessualmente trasmissibili riguardano entrambi i partner e, pertanto, è la coppia che in caso di contagio deve essere trattata per una eradicazione della malattia, impedendone così l’ulteriore diffusione. A maggior rischio di evoluzione sono quelle a trasmissione virale. Tra queste, l’Aids è sicuramente la più conosciuta. Per questa ragione non dobbiamo mai abbassare la guardia».

In Sicilia negli ultimi dieci anni sono stati accertati in tutto 443 casi di sifilide (43 solo nel primo semestre 2019), con un andamento crescente: i numeri, infatti, si sono triplicati dal 2011 al 2016.

Ogni anno, inoltre, si rilevano in media più di 250 nuove infezioni di Hiv, con una diffusione maggiore fra i maschi di età compresa fra 25 e 44 anni, e fra gli stranieri, in particolare donne.

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Cronaca

Paternò, lavori per l’installazione della nuova Risonanza Magnetica

Un investimento di quasi un milione di euro, finanziato con fondi PNRR, per potenziare la diagnostica e migliorare il servizio ai pazienti presso l’ospedale “SS. Salvatore”.

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Consegnati, a Paternò, i lavori per l’installazione della nuova Risonanza Magnetica da 1,5 Tesla.

Un investimento di quasi un milione di euro, finanziato con fondi PNRR, per potenziare la diagnostica e migliorare il servizio ai pazienti presso l’Ospedale “SS. Salvatore”.

L’apparecchiatura, fa parte del piano di aggiornamento tecnologico delle dotazioni diagnostiche dell’Asp di Catania e garantisce immagini di alta qualità, migliorando i tempi di acquisizione e ottimizzando i flussi di lavoro.

“L’investimento rientra in un percorso strutturato di innovazione tecnologica, che mira a standardizzare e rendere più efficienti i percorsi diagnostici in tutti i Presidi dell’Azienda- ha dichiarato il direttore generale, Giuseppe Laganga Senzio – stiamo dotando i nostri Ospedali di strumenti avanzati, indispensabili per una sanità pubblica più moderna, precisa e tempestiva”.

Oltre a quella di Paternò, l’Asp di Catania ha acquisito altre quattro Risonanze Magnetiche, da destinare agli ospedali di Militello in Val di Catania, Caltagirone, Acireale e il PTA “San Luigi” di Catania.

“Rafforziamo i servizi ospedalieri, con l’obiettivo di garantire una maggiore equità nell’accesso alle cure – dichiara il direttore sanitario dell’Asp di Catania, Giuseppe Angelo Reina -. Con questa nuova tecnologia miglioriamo significativamente la capacità diagnostica del Presidio e potenziamo l’offerta di prestazioni sul territorio”.

La nuova apparecchiatura sarà collocata nei locali al piano terra del Presidio Ospedaliero già adibiti a tale funzione. Gli interventi edili prevedono l’adeguamento funzionale degli spazi e l’infrastrutturazione tecnica necessaria per la piena operatività del sistema.

Durante i lavori, che dovrebbero concludersi il 31 dicembre di quest’anno, gli esami programmati saranno ripianificati e svolti presso l’Ospedale di Acireale.

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Cronaca

Catania, controlli in una casa di riposo: sequestrati 72 kg di carne in pessimo stato di conservazione

Titolare denunciato per frode in commercio. Accertata la presenza di un lavoratore in nero. Non riscontrata alcuna anomalia e criticità per quanto riguarda l’aspetto delle condizioni igieniche degli ambienti e delle stanze, così come la pulizia dell’immobile e delle cucine

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Proseguono senza sosta i controlli della task force coordinata dalla Polizia di Stato, secondo un modulo operativo collaudato, disciplinato con ordinanza del Questore, che questa volta ha effettuato un approfondito controllo presso una casa di riposo privata, ubicata nel quartiere di Nesima. La Collaudata sinergia tra i vari enti coordinati dalla Polizia di Stato ha permesso di rilevare alcuni aspetti particolarmente critici legati soprattutto alla conservazione degli alimenti.

Infatti, durante i controlli negli spazi adibiti a cucina, il Corpo Forestale e il servizio Veterinari hanno riscontrato nei congelatori la presenza di 72 chili di carne mista congelata in modo non conforme alla normativa vigente. La carne è stata sequestrata a scopo preventivo evitando che potesse finire in qualche pietanza servita agli anziani ospitati dalla struttura.

Per tale motivo, il titolare della casa di riposo è stato denunciato in stato di libertà per frode in commercio ed è stata elevata nei suoi confronti la sanzione amministrativa di 1500 euro per la mancanza del necessario requisito della tracciabilità degli alimenti, utile a determinare l’esatta provenienza dei prodotti. La carne è stata, quindi, destinata alla distruzione.

Le verifiche hanno riguardato anche la sicurezza della struttura, Al riguardo, i tecnici dello Spresal hanno controllato l’intero edificio, riscontrando la mancata revisione degli estintori che ha determinato la contestazione di una sanzione amministrativa di 1700 euro.

Per quanto riguarda gli accertamenti sulle posizioni contrattuali dei dipendenti della casa di riposo, l’Ispettorato Territoriale del lavoro ha accertato la presenza di un lavoratore “in nero” che prestava servizio per la struttura senza essere stato assunto. Per tale ragione è stata elevata un’ulteriore sanzione di 1950 euro. Altri lavoratori hanno dichiarato di lavorare di più rispetto a quanto previsto nel contratto di lavoro e, per tale ragione, verranno effettuati ulteriori approfondimenti.

La task force coordinata dalla Polizia di Stato non ha eccepito alcuna anomalia e criticità per quanto riguarda l’aspetto delle condizioni igieniche degli ambienti e delle stanze, così come la pulizia dell’immobile e delle cucine.

 

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