Connect with us

Cronaca

Paternò, omicidio Zappalà: confermata dalla Cassazione condanna per Privitera

Confermata condanna a 21 anni di carcere per lo psicologo Michele Privitera, accusato di omicidio volontario

Pubblicato

il

Resta immutata la condanna a 21 anni di carcere per Michele Privitera, lo psicologo  di 59 anni considerato l’autore dell’omicidio del 2 gennaio del 2008, quando nelle campagne di contrada Agnelleria, in territorio di Paternò,trovò la morte un giovane di 23 anni Salvatore Zappalà.  Privitera era accusato di omicidio volontario. La Cassazione, alla quale si erano appellati i difensori del medico, ha ritenuto inammissibile il ricorso presentato dal collegio difensivo, composto dagli avvocati Enrico Trantino e Cesare Placanica. Nel corso dell’udienza sono intervenuti anche le parti civili rappresentate dagli avvocati  Francesco Siracusano, Enzo Mellia, Micaela Menzella, Giuseppe Lo Faro e Grazia D’Urso.

I giudici della prima sezione penale di Cassazione hanno,in sostanza, confermato  la condanna a 21 anni inflitta in primo grado nell’ottobre del 2014; legali dell’imputato che fecero rincorso alla Corte D’Appello,che riconfermò, nel settembre del 2018, la condanna a 21 anni. La vittima era da qualche tempo un paziente di Privitera, il quale nel 2008 lavorava presso il SERT di Acireale.  Il rapporto tra i due si sarebbe sviluppato in una cornice non convenzionale, lontano dai protocolli ufficiali. La difesa di Privitera ha sempre sostenuto la tesi che alla base della morte del giovane vi sarebbe stato un incidente. Lo psicologo avrebbe consegnato l’arma a Zappalà per allontanarsi per qualche minuto e andare in macchina. A distanza avrebbe sentito esplodere un colpo dal fucile, accorso sul posto avrebbe rinvenuto il corpo del ragazzo, a terra senza vita, con il fucile a fianco e l’estremità della canna stretta in mano.

Per la difesa potrebbe essersi trattato di un colpo partito accidentalmente a causa della caduta del fucile dalle mani della vittima. Tuttavia Privitera, nell’immediatezza dei fatti, ha riferito ai carabinieri della compagnia di Paternò che il ragazzo gli aveva strappato il fucile dalle mani, per spararsi un colpo alla testa. Qualche giorno dopo il professionista ha cambiato versione dei fatti parlando di un incidente. Le diverse dichiarazioni rese dall’uomo sarebbero apparse contrastanti con gli esiti delle indagini medico-legali balistiche.

Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ambiente

Catania, tematica rifiuti, in tre mesi elevate centinaia di sanzioni pari a oltre 160 mila euro

Inoltre 27 persone sono state denunciate per abbandono di rifiuti in aree che, a causa dell’incuria, si sono trasformate in vere e proprie discariche abusive

Pubblicato

il

A Catania l’attività della Sezione Ambientale della Polizia Municipale ha registrato un significativo incremento nei primi tre mesi dell’anno, a conferma dell’impegno costante nella tutela del decoro urbano e del rispetto delle normative ambientali, supportato anche dall’arrivo di nuovi agenti assunti tramite concorso pubblico.

Nel primo trimestre del 2025, gli Ispettori e gli Agenti in abiti civili, supportati da auto civetta, hanno elevato ben 501 verbali, ciascuno con una sanzione edittale pari a 333,00 euro, per un totale complessivo di 163.833 euro. Le sanzioni hanno riguardato prevalentemente cittadini e titolari di attività commerciali che continuano a non rispettare la raccolta differenziata, nonostante le ripetute campagne di sensibilizzazione, creando delle vere e proprie micro discariche sparse per la città.  Le aree maggiormente interessate dai controlli sono state Corso Italia, Via Firenze, Via Androne, Via Ventimiglia, Via Pacini, Via Verdi, Piazza Carlo Alberto, Viale Mario Rapisardi, Via Negrelli, Via Medaglie d’Oro, Via Rasà, Via Aurora e Via della Regione.

Parallelamente, grazie all’analisi delle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza installate in Via Calliope, Viale Nitta, Viale Bummacaro e Viale San Teodoro, sono stati identificati 307 persone sorprese a conferire rifiuti in modo non conforme. Le sanzioni in questo caso ammontano complessivamente a 102.231euro. Inoltre, 27 persone sono state denunciate per abbandono di rifiuti in aree che, a causa dell’incuria, si sono trasformate in vere e proprie discariche abusive: tra queste si segnalano Via Case Sante, Via Medaglie d’Oro, Via Calliope, Piazza delle Universiadi e l’area Macrì.

L’assessorato all’ecologia e la Polizia Ambientale rinnovano l’appello alla cittadinanza affinché vengano rispettate le normative vigenti in materia di gestione dei rifiuti. È fondamentale la collaborazione di tutti per il ripristino del decoro urbano e per ridurre i costi legati allo smaltimento dei rifiuti, che inevitabilmente ricadono sull’intera collettività.

Infine, nel pomeriggio di ieri, un uomo di 30 anni è stato denunciato a piede libero per aver abbandonato circa 2 metri cubi di rifiuti dal cassone di un autocarro in Via Barcellona. Le indagini, avviate dopo l’analisi delle immagini di videosorveglianza, hanno evidenziato che lo stesso veicolo era stato utilizzato nei giorni precedenti per altri abbandoni della stessa tipologia. Il mezzo è stato sequestrato.

Continua a leggere

Cronaca

Vizzini, i carabinieri del NAS sequestrano il canile comunale

Ad un precedente controllo i cani sarebbero stati tenuti in condizioni precarie all’interno di alcuni box senza copertura, senza sistemi di drenaggio e scarico dell’acqua

Pubblicato

il

A Vizzini sequestro il canile comunale. I carabinieri del NAS di Catania hanno dato esecuzione, nelle scorse ore, a una delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Caltagirone in relazione a delle segnalazioni sulle condizioni dei cani all’interno del canile municipale.

Durante una precedente ispezione, personale dell’ASP aveva impartito alcune prescrizioni al comune di Vizzini per risolvere le criticità riscontrate nella struttura, dove i cani sarebbero stati tenuti in condizioni precarie all’interno di alcuni box senza copertura, senza sistemi di drenaggio e scarico dell’acqua.

Al momento del controllo i 61 cani trovati erano nelle stesse condizioni e in più, nelle varie pozze d’acqua presenti nei box, era pure comparsa un’alga derivata dal prolungato ristagno dell’acqua.

Benché nessun animale è stato trovato in scadenti condizioni di salute, i cani sono stati trasferiti presso altre strutture autorizzate, mentre la struttura è stata posta sotto sequestro e affidata alla Polizia Municipale di Vizzini.

 

Continua a leggere

Trending