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Cronaca

Maniace, corriere di una ditta licodiese simula una rapina

Il giovane 19enne di Motta S.Anastasia era già stata licenziato da un’altra ditta per un episodio simile

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Un giovane corriere simula una rapina, ma la messa in scena dura poco. 

Sono stati i carabinieri della Stazione di Maniace a smascherare il piano di un 19enne di Motta Sant’Anastasia (CT), denunciato per simulazione di reato.

Il giovane, tramite telefonata al 112 richiedeva l’intervento dei carabinieri in quanto riferiva di aver appena subito una rapina, mentre stava svolgendo il proprio giro di consegne a Maniace come corriere di una ditta di Santa Maria di Licodia.  

Nella circostanza affermava che mentre era alla guida del furgone della ditta, era stato fermato da due soggetti a bordo di un fuoristrada, un Suzuki Vitara di cui forniva anche il numero di targa, che sotto la minaccia di un coltello lo costringevano a cedere il denaro incassato dalle consegne eseguite con pagamento in contrassegno per un totale di 1.330 euro. 

Grazie alle indicazioni fornite dalla “vittima”, i militari della Stazione si ponevano immediatamente alla ricerca dei presunti rapinatori, mentre giungevano in ausilio i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Randazzo che, sentendo la versione del rapinato e le notizie che arrivavano via radio dai colleghi impegnati nelle ricerche degli autori del reato (nel frattempo si era anche scoperto che il giovanotto da poco era stato licenziato da un’altra ditta di trasporti dopo aver patito analoga rapina) hanno fiutato l’inganno e, mettendolo alle strette, sono riusciti a fargli confessare la macchinazione  – addurrà problemi economici in famiglia –  ed a consegnare il denaro che aveva nascosto nel cassone del furgone. 

Il denaro è stato restituito al titolare della ditta di trasporti. 

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Cronaca

Catania, uomo d’onore di “Cosa Nostra” in carcere per maltrattamenti in famiglia

Si tratta di Nunzio Zuccaro, 62 anni, che avrebbe vessato, aggredito e insultato per anni la ex moglie, la quale stanca di subire ha denunciato ai militari l’ex coniuge

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A Catania i carabinieri hanno arrestato per maltrattamenti in famiglia Nunzio Zuccaro, 62 anni, reo di aver vessato, aggredito e insultato la ex moglie la quale stanca di subire ha denunciato ai militari  l’uomo. Zuccaro è un personaggio noto alle forze dell’ordine essendo legato alla malavita organizzata: il 62enne ha precedenti per due omicidi, sequestro di persona, occultamento di cadavere, e rapina. Le indagini hanno fatto luce sulle condotte messe in atto dall’indagato nei confronti della donna dal 2019, quando l’uomo era ancora detenuto in carcere per scontare una pena di 30 anni, terminata nel 2020.

La vittima ha riferito ai carabinieri di essere stata oggetto perenne di insulti, e violenze da parte del convivente il quale, anche quando era detenuto in carcere, l’avrebbe minacciata di morte lamentando la sua assenza ai colloqui e l’esiguità della somma di denaro che lei gli faceva pervenire settimanalmente. “Visto che mi fai fare brutta figura con gli altri carcerati, appena esco ti stacco la testa e la metto in mezzo alla strada per farla vedere in tutti i telegiornali”, avrebbe detto Zuccaro alla donna.

La vittima ha raccontato che nel Natale 2023 l’uomo l’avrebbe trascinata davanti ad un affollato bar di Mascalucia e le avrebbe sputato in faccia per punire il fatto che aveva osato dirgli ‘basta’ ad alta voce e dinanzi ai dipendenti dell’attività dove lavorava. Secondo la denuncia l’indagato avrebbe picchiato la moglie con una stampella, e l’avrebbe quasi strozzata perché “non si sottometteva e non gli portava rispetto”.

 

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ambiente

Paternò, lavori per canalizzare acque del Simeto a valle della traversa di Ponte Barca

Lo ha stabilito la cabina di regia per l’emergenza idrica in attesa delle riparazioni definitive delle paratoie già finanziate dalla Protezione civile regionale

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A Paternò inizieranno lunedì prossimo e dureranno tre giorni i lavori ad opera del Consorzio di bonifica di Catania per canalizzare provvisoriamente le acque del fiume Simeto a valle della traversa di Ponte Barca, dove si registrano perdite dalle paratoie. Lo ha stabilito la cabina di regia per l’emergenza idrica, guidata dal presidente della Regione Siciliana,  in attesa delle riparazioni definitive già finanziate dalla Protezione civile regionale e per le quali occorrerà un intervento che durerà circa due mesi.  La deviazione temporanea non richiede opere ad impatto ambientale e consentirà di poter immettere su alcune zone del territorio della Piana di Catania, attraverso i canali del Consorzio di bonifica, circa 600 litri di acqua al secondo, una fornitura che sarà disponibile anche nei mesi estivi. Questa operazione consentirà agli agricoltori della zona di sopperire parzialmente ai gravi problemi di irrigazione di cui soffre il territorio, dove gli invasi sono quasi vuoti e dove in condizioni stabili l’approvvigionamento è di circa 3000 litri di acqua al secondo.  Il piano per effettuare i lavori ha già ottenuto l’autorizzazione del Genio civile e dell’Autorità di bacino che, nei giorni scorsi, hanno effettuato i sopralluoghi e prevede un movimento di terra a valle nell’alveo per poter incanalare le acque all’interno di un adduttore che porterà l’acqua nella zona di irrigazione.
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