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In Primo Piano

A Paternò, restano i doppi turni per gli studenti del II circolo; attesa per i lavori

Fallisce l’ipotesi di poter utilizzare le aule del plesso dell’ex scuola “Don Bosco”. Le aule non hanno l’impianto di riscaldamento attivo.

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Restano i doppi turni al plesso di via Libertà, per gli studenti del II circolo didattico e, questa volta, al turno scolastico pomeridiano saranno coinvolti anche gli alunni del plesso centrale di via Vulcano.

La decisione arriva dopo l’annuncio dell’Amministrazione comunale che i locali alternativi da utilizzare, inizialmente ipotizzati, corrispondenti al plesso scolastico della scuola Don Bosco, da qualche anno in disuso, non sono idonei.

Una doccia fredda per i genitori degli studenti, ma anche per gli stessi alunni, costretti a dire addio alle attività pomeridiane extracurriculari, in testa la pratica sportiva.

La soluzione, indicata poco più di una settimana fa come certa, si sgonfia rapidamente e tra i genitori cresce il dissenso.

La dirigente della struttura scolastica, Daniela Tomasello, ha tentato in questi giorni, altre strade, chiedendo aule ad altre Istituzioni scolastiche, ma l’unico a rispondere affermativamente è stato l’Istituto comprensivo “G.B.Nicolosi” che ha messo a disposizione due aule.

L’ amministrazione comunale tenta di trovare una soluzione alternativa, con l’avvio dei lavori. «Ci siamo già visti con la ditta che dovrà realizzare l’intervento – evidenzia l’assessore ai Lavori pubblici, Luigi Gulisano -. Nel bilancio dell’Ente, insieme all’assessore al Bilancio, Ezio Mannino, abbiamo trovato le somme necessarie. Si tratta di 50 mila euro, necessari per rifare la copertura, con la sistemazione della guaina, ma solo per la zona che ospita il II circolo didattico. Questo perché, la nostra priorità, resta far rientrare gli studenti a scuola, mettendo fine ai doppi turni. I lavori dovrebbero partire la prossima settimana.» Tempo stimato, secondo quanto dichiarato dall’assessore Gulisano, per la fine degli interventi: 30 giorni.

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In Primo Piano

S.M. di Licodia, eletti i consiglieri dell’Unione Comuni Aree Interne

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Importante seduta consiliare, quella di ieri, all’interno del palazzo comunale di Santa Maria di Licodia, che prevedeva all’ordine del giorno l’elezione dei componenti del Consiglio dell’unione dei Comuni aree interne composto dai rappresentanti eletti all’interno dei civici consessi di Adrano, Biancavilla, Centuripe e Santa Maria di Licodia. Ancora una volta, a dettare la linea in aula, lo schieramento compatto di opposizione e indipendenti che hanno fatto quadrato contro l’amministrazione Buttò che aveva portato in aula il nome della consigliera Caterina Piemonte, la quale ha riportato 4 preferenze. A conquistare il posto all’interno del consiglio dell’area internta, sono stati invece consiglieri Grazia Ranno, Antonio La Delfa e Mariella Spalletta eletti con 7 preferenze ciascuno.

La Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI) è una strategia avviata con il ciclo 2014-2020 basata su azioni di politica di coesione. Le aree interne, nascono con l’obiettivo di contrastare il declino demografico che caratterizza una porzione significativa del Paese, che corrisponde in larga parte ai territori montani, ma non solo. L’obiettivo è duplice: da una parte, si tratta di assicurare a tutti il pieno accesso ai diritti essenziali di cittadinanza (trasporto pubblico locale, istruzione e servizi socio-sanitari), dall’altro, di favorire lo sviluppo economico e migliorare la manutenzione del territorio stesso. La SNAI è sostenuta da risorse nazionali, prioritariamente indirizzate agli interventi sui servizi essenziali, e da fondi europei (FESR, FSE e FEASR), per il finanziamento di progetti di sviluppo locale.

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Cronaca

Aci Sant’Antonio, intervento carabinieri per un incendio in una struttura per anziani

Militari dell’Arma, in transito nell’arteria stradale dove si trova l’immobile, hanno notato del fumo uscire dall’edificio e sono entrati in azione per mettere in sicurezza gli ospiti della struttura

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Ad Aci Sant’Antonio la notte scorsa si è sviluppato un piccolo incendio dal locale caldaia di un immobile che ospita una casa una struttura recettizia, dove si trovano una cinquantina di anziani; struttura ubicata in via Marchese di Casalotto. Una pattuglia dei carabinieri del comando stazione di Aci Sant’Antonio, impegnata in un servizio perlustrativo, si è accorta che dal giardino dell’immobile fuoriusciva del fumo.

I carabinieri, scesi dall’auto, hanno immediatamente scavalcato la recinzione del giardino e, dopo aver individuato il punto preciso da cui partiva il fumo, hanno raggiunto un locale al cui interno hanno notato che dalla caldaia centralizzata si stava sviluppando un principio d’incendio.  I militari dell’Arma hanno allertato immediatamente i vigili del fuoco di Acireale che, intervenuti celermente sul posto, hanno provveduto a spegnere le fiamme che stavano prendendo piede ed hanno messo in sicurezza l’area. Al termine dell’intervento i pompieri, accertata l’accidentalità delle cause scatenanti le fiamme, hanno ritenuto che se i carabinier non fossero passati da li ci sarebbero state conseguenze ben più gravi.

 

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