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Chiesa

Addio a Mons. Gaetano Zito: al suo funerale letto il testamento spirituale

Brillante intellettuale della Diocesi catanese, è stato il riferimento culturale del clero etneo

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È morto Mons. Gaetano Zito, aveva 65 anni. Vicario episcopale per la cultura della diocesi di Catania dal 2006, Zito ha rappresentato una figura intellettuale di prim’ordine nella Chiesa etnea. Al suo funerale presente il Cardinale Romeo più di dodici vescovi e tantissimi sacerdoti, diacono e religiosi dell’intera Sicilia.

Ammalato da circa un anno, ha dovuto abbandonare i suoi impegni accademici e di studio. Ordinato sacerdote nel 1977, apprezzatissimo storico della Chiesa anche in ambito internazionale, Zito vantava un lunghissimo curriculum.

Negli ultimi anni si è dedicato a pieno nel raccontare le festività agatine, continuando sino alla fine con le sue residue forze a servire Sant’Agata e la Chiesa di Catania. Grazie alla sua immensa capacità di creare legami a tutti livelli è riuscito a raccontare attraverso i mezzi di comunicazione le celebrazioni nel miglior modo possibile. 

«So di restare debitore – sottolinea Mons. Zito nel suo testamento spirituale letto durante il funerale –verso tutti coloro che ho incontrato, per non aver saputo dare loro quanto il buon Dio avrebbe desiderato per ciascuno. A tutti chiedo la carità del perdono. Ho sempre conservato nel mio cuore la certezza dell’immenso bene che mi hanno voluto mia sorella e mio nipote: sono loro riconoscente e il Signore li ricolmi di grazia e di benedizioni.

I miei parenti, zio Angelo in primo luogo, e tanti amici che il Signore mi ha concesso di incontrare come sinceri e affabili compagni della mia vita: ciascuno di loro sa i tanti motivi della mia riconoscenza e solo il Padre, datore di ogni bene, potrà adeguatamente ricompensarli. E li ricompenserà certamente».

Anche l’arcivescovo durante l’omelia, ha usato parole commosse in una stracolma cattedrale.

«Il nostro carissimo Gaetano ha ricevuto numerosi e qualificati talenti. Ne siamo tutti testimoni, ed è unanime pure la convinzione che egli ha fatto fruttificare egregiamente i talenti ricevuti primo fra tutti la vita che iniziò a Troina, diocesi di Nicosia, il 9 marzo 1954. Altro talento speciale furono le capacità intellettuali e volitive che gli permisero un serio cammino di formazione culminato nell’ordinazione sacerdotale ricevuta il 17 dicembre 1977 ed il successivo dottorato in Storia Ecclesiastica conseguito presso la Pontificia Università Gregoriana a Roma. Basti per il momento osservare che le numerose realtà ecclesiali, civili, culturali e di volontariato cui apparteniamo e che rappresentiamo, possono essere considerate come riferimenti ai talenti che il Signore ha affidato a Mons. Zito e che egli ha fatto abbondantemente fruttificare nella sua multiforme attività».

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Chiesa

Biancavilla, don Antonino La Manna propone una lettura biblica dell’Icona di Maria SS. dell’Elemosina

L’evento oggi pomeriggio all’interno della Basilica Collegiata

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In preparazione alla Pasqua, nel cuore della Quaresima, la Basilica Santuario di Biancavilla e l’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” propongono un appuntamento di riflessione e spiritualità aperto a tutti i fedeli, con Don Antonino La Manna, biblista e vicario episcopale per la cultura dell’Arcidiocesi di Catania. Martedì 12 marzo alle ore 19:00, Don Antonino proporrà una lettura biblico-pasquale dell’Icona di Maria SS. dell’Elemosina: a partire dalla simbologia iconografica bizantina, offrirà una meditazione spirituale sui contenuti più profondi della fede cristiana, dall’Incarnazione del figlio di Dio, al suo mistero pasquale di morte e risurrezione.

Nella tradizione bizantina, infatti, l’icona racchiude attraverso un codice di segni e colori la grande ricchezza del mistero cristiano. Pertanto, ogni icona sacra diventa un “sacramentale”, un invito a purificare lo sguardo per contemplare nei segni visibili le realtà invisibili che ci riguardano e ci raggiungono. Come ha ricordato più volte Papa Francesco, la vita di fede non nasce da uno sforzo personale alla ricerca di una perfezione sempre irraggiungibile, ma è accogliere Dio che ci viene incontro, lasciarci incontrare da lui e lasciarci abbracciare dal suo amore. Ringraziamo sin d’ora Don La Manna per aver accettato l’invito per questa preziosa catechesi quaresimale, che ci permetterà di scoprire nella celebre icona della Vergine dell’Elemosina, l’Elèusa, il mistero pasquale di Cristo a cui ciascuno di noi è chiamato a prendere parte.

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Associazionismo

Biancavilla, domani convegno “Donna non significa violenza”

L’evento si terrà presso la chiesa Santa Maria dell’Idria

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Alla vigilia della Festa della Donna, celebrata ogni anno l’8 marzo, si terrà domani sera, a partire dalle ore 19:00, presso la parrocchia S.M dell’Idria di Biancavilla, il convegno “Donna non significa violenza”. L’evento, organizzato dai membri della parrocchia, insieme all’Azione Cattolica della stessa e dalla Confraternita S.M. dell’Idria, rappresenta un importante momento di riflessione non solo sulla tematica della violenza sulle donne che, purtroppo, riempie sempre più le cronache nazionali, ma anche sulla centralità della figura femminile, dal punto di vista religioso, sociale, culturale. A presiedere l’incontro, il parroco Don Giovambattista Zappalà e i presidenti delle due associazioni organizzatrici, Rosetta Cantarella (Azione Cattolica) e Giovanni D’Agati (Confraternita). Tra gli ospiti che interverranno, Don Antonino Sapuppo, direttore dello Studio Teologico “San Paolo” di Catania, e Vera Squatrito, madre di Giordana Di Stefano, la giovane uccisa barbaramente il 6 ottobre 2015 a Nicolosi dall’ex convivente padre della figlia, oggi tredicenne. A moderare, sarà l’avvocato Anna Ingiulla.

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