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Adrano, avviato l’iter per realizzare la strada di collegamento con lo stadio dell’Etna

Il progetto mira a migliorare la viabilità di gran parte della città fungendo anche da via di fuga in caso di emergenze. Il sindaco Fabio Mancuso ha espresso la propria soddisfazione per l’avvio del progetto

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Avviato ad Adrano l’iter per la progettazione e la realizzazione della strada di collegamento dal cento abitato adranita allo stadio dell’Etna. Nelle scorse ore si è tenuta in comune una riunione alla quale hanno preso parte il sindaco Fabio Mancuso, Alfredo Scalisi, responsabile del servizio di Lavori pubblici e urbanistica, insieme agli ingegneri incaricati Paolo Di Martino e Gaetano Mascetta, che si occuperanno della redazione del progetto. La progettazione di questa importante opera pubblica è stata finanziata grazie a fondi stanziati dal Ministero degli Interni.

Il progetto mira a migliorare la viabilità di gran parte di Adrano, fungendo anche da via di fuga in caso di emergenze. Il sindaco Mancuso ha espresso la sua soddisfazione per l’avvio di questo progetto, sottolineando l’importanza della nuova strada per il collegamento con lo stadio dell’Etna e la S.S. 284, Adrano-Catania.

“Questa opera rappresenta un passo avanti per tutta la città – ha dichiarato il sindaco – Non solo migliorerà l’accessibilità alla SS 284, ma contribuirà anche a decongestionare il traffico nelle aree limitrofe, sia di quello automobilistico ma anche per i mezzi pesanti”. Alfredo Scalisi, responsabile del servizio di Lavori pubblici e urbanistica ha aggiunto che il progetto sarà sviluppato tenendo conto delle esigenze del territorio e dei cittadini, garantendo la massima attenzione alla sostenibilità e ai servizi essenziali quali l’illuminazione e il tratto ciclo-pedonabile. L’ingegnere Di Martino, infine, ha confermato l’impegno a consegnare un progetto di alta qualità, che rispecchi le aspettative dei cittadini in vista anche del prolungamento di tale tratto con un nuovo tratto che in futuro dovrà collegarsi con un’altra nuova strada che intersecherà il percorso tra Adrano e Biancavilla.

“Con l’avvio di questa progettazione, Adrano si prepara a un ulteriore passo verso il miglioramento delle infrastrutture locali già realizzate come quella di Via Edoardo De Filippo” dicono dal comune adranita.

“Accolgo con grande soddisfazione l’avvio dell’iter per la progettazione e la realizzazione della strada di collegamento allo Stadio dell’Etna. Questo è un momento cruciale per la nostra città, coinvolta in una grande opera di riqualificazione e rigenerazione urbana- ha detto il presidente del consiglio comunale Carmelo Pellegriti- Desidero esprimere il mio più sincero apprezzamento al Sindaco di Adrano, Fabio Mancuso, per aver ascoltato e accolto le sollecitazioni, pervenute in più occasioni dal Consiglio Comunale, riguardo a questa importante opera pubblica.

Le dichiarazioni del Sindaco Mancuso, dell’ingegnere Scalisi e dell’ingegnere Di Martino confermano il grande impegno del Consiglio comunale per l’attenzione e la cura che saranno dedicate a ogni fase del progetto, dalla sostenibilità ambientale alla garanzia dei servizi essenziali per gli automobilisti e soprattutto per i pedoni. La previsione di un tratto ciclo-pedonabile e l’attenzione al decongestionamento del traffico, inclusi i mezzi pesanti, sono elementi che testimoniano la visione lungimirante di una classe dirigente che ha a cuore il futuro di Adrano” ha concluso Pellegriti.

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Paternò, ex Esa tra Amianto, incuria e degrado: Presentata interrogazione consiliare

L’interrogazione è stata presentata dal capogruppo di Fratelli d’Italia, Alfio Virgolini

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Un’area dimenticata, che da anni versa in uno stato di completo abbandono, tra degrado, incuria e timori per la salute pubblica. È la zona dell’ex Ente di Sviluppo Agricolo (ESA) di via Canonico Renna, a Paternò, al centro di un’interrogazione presentata dal consigliere comunale Alfio Virgolini, del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia.

“Da immemorabili anni i terreni dell’ex ESA si trovano totalmente abbandonati, ridotti in uno stato di degrado e non più utilizzati per scopi agricoli”, scrive Virgolini, sottolineando come la mancanza di manutenzione e cura abbia generato una situazione tutt’altro che idilliaca dal punto di vista della sicurezza, della pubblica incolumità e della salute, aggravata dalla possibile presenza di amianto.

Alla luce delle continue segnalazioni dei residenti delle zone limitrofe – in particolare via Sardegna e Villetta  – e dei genitori degli alunni che frequentano l’Istituto scolastico di via Vulcano, il consigliere rilancia una proposta di rigenerazione urbana: demolire le strutture esistenti per realizzare spazi verdi, parcheggi, aree di sosta e una possibile base per la Protezione Civile da attivare in caso di emergenze o calamità naturali.Virgolini ricorda che la Protezione Civile locale, pur svolgendo un ruolo fondamentale nella gestione delle emergenze, opera senza un piano strategico aggiornato, scaduto intorno al 2012. Una lacuna che, a suo avviso, va colmata con urgenza.Per questo motivo, il consigliere ritiene “necessario che l’Amministrazione Comunale provveda a far elaborare un progetto esecutivo”, e chiede che gli enti regionali competenti valutino la cessione dell’area, al fine di individuare soluzioni concrete per la sua valorizzazione.

“È utile –  scrive ancora – il coinvolgimento della comunità locale nel processo di pianificazione, affinché l’utilizzo futuro dell’area sia coerente con le esigenze e le aspettative della popolazione”.

Nel dettaglio, il consigliere Virgolini interroga il Sindaco per sapere: Se siano stati avviati contatti con i responsabili dell’ex ESA per verificare la disponibilità alla cessione dei terreni; Se vi siano state interlocuzioni con l’Assessorato Regionale alla Protezione Civile per individuare finanziamenti da destinare alla riqualificazione dell’area; Quali interventil’Amministrazione Comunale intenda adottare.

Virgolini conclude auspicando l’apertura di un tavolo di concertazione, affinché l’Amministrazione possa cominciare a prospettare soluzioni idonee per restituire alla città un’area oggi inutilizzata, ma dal grande potenziale.

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Sicilia, dal governo regionale 26 milioni di euro per imprese danneggiate dal Covid-19

Agevolazioni previste per circa 500 nuovi beneficiari e che consistono in un finanziamento a tasso zero, compreso tra un minimo di 10 mila e un massimo di 100 mila euro

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Ammontano a quasi 26 milioni di euro le risorse che, su proposta del dipartimento della Programmazione, il governo regionale impiegherà per rifinanziare l’avviso pubblico del 2022 destinato alle piccole, medie e micro imprese danneggiate dalla pandemia di Covid-19.

“L’emergenza sanitaria – dice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani – ha messo in ginocchio numerose aziende siciliane e sono molte le difficoltà che gli imprenditori sono costretti a fronteggiare ancora oggi. È volontà del mio governo, quindi, impiegare risorse che non sono state utilizzate per fornire liquidità immediata alle imprese che ne hanno bisogno, agevolando l’accesso al credito e incentivando investimenti in innovazione, digitalizzazione e sostenibilità”.

La giunta di governo, infatti, nella seduta odierna ha approvato la riprogrammazione di economie e mancati utilizzi di fondi provenienti da altre misure. Questo consentirà lo scorrimento della graduatoria, ferma perché a fronte di una dotazione finanziaria pari a 187 milioni di euro erano pervenute istanze per 274 milioni.

I 25.849.647 euro recuperati consentiranno di concedere le agevolazioni previste dall’avviso a circa 500 nuovi beneficiari. La misura, gestita dall’Irfis-FinSicilia, è rivolta a micro, piccole e medie imprese con sede legale o operativa in Sicilia, che avevano presentato domanda e che, a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, hanno registrato nel 2020 una riduzione del fatturato di almeno il 30% rispetto al 2019. L’agevolazione consiste in un finanziamento a tasso zero, compreso tra un minimo di 10 mila e un massimo di 100 mila euro.

 

 

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