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Cronaca

Allerta meteo rossa sulla Sicilia orientale: per domani, nel catanese, scuole chiuse

Allarme lanciato dalla protezione civile regionale nel pomeriggio: niente lezioni domani per migliaia di studenti

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Il dipartimento regionale della protezione civile ha diramato, nel pomeriggio di oggi, un’allerta meteo rossa per la Sicilia nord-orientale dalle ore 16 di oggi fino alle 24 di domani.  L’ondata di maltempo si sta spostando rapidamente dal Nord-Est d’Italia verso il centro-sud e già da stasera farà sentire i suoi effetti sulla Sicilia. Pertanto alla luce dell’allerta i sindaci dei comuni della provincia di Catania, compreso il capoluogo etneo, hanno deciso di chiudere le scuole firmando le relative ordinanze.

Scuole chiuse a Paternò , dove il primo cittadino paternese Nino Naso ha disposto la chiusura oltre che degli istituti scolastici anche di parchi pubblici e cimitero. Ed ancora a Biancavilla, Belpasso,Nicolosi, Misterbianco, Motta Santa Anastasia, Ragalna, Santa Maria di Licodia, Adrano,Bronte, Maletto,Maniace, Randazzo nonche Pedara,  Mascalucia. Anche a Catania, il sindaco Salvo Pogliese ha disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine  e grado.

Pertanto anche l’Università degli Studi di Catania chiude i cancelli per la giornata di domani. «A seguito della segnalazione di allerta meteo di codice rosso dalla Protezione civile –si legge in una nota dell’Ateneo catanese, nella giornata di domani, venerdì 25 ottobre 2019, sono sospese tutte le attività didattiche (lezioni, esami, esercitazioni e altro)previste in tutte le sedi dell’Università di Catania, nelle strutture didattiche speciali di Ragusa e Siracusa e alla Scuola Superiore di Catania».

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Cronaca

Biancavilla, fiamme all’istituto Salesiano di via Mongibello

Distrutta un’automobile parcheggiata in un cortile. In fiamme anche i cavi elettrici che costeggiano l’istituto

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Momenti di panico e fuggi fuggi, intorno alle 12:00 di questa mattina nell’istituto Salesiano di via Mongibello a Biancavilla. Ad essere avvolte dalle fiamme un’automobile che si trovava in un cortile adiacente l’Istituto e i cavi elettrici del prospetto esterno della struttura. Probabilmente, l’incendio, dopo essersi sviluppato dal veicolo, si è poi propagato ad un contatore dell’energia elettrica facendo andare in corto circuito ed in fiamme i fili esterni che costeggiano l’Istituto Salesiano. Sul posto, sono giunti i Vigili del Fuoco che hanno proceduto a domare le fiamme e alla messa in sicurezza del veicolo. Al momento non si registrano feriti.

+++NOTIZIA IN AGGIORNAMENTO+++

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Cronaca

Riposto, operazione “Efesto”, lotta alla contraffazione, sequestrate 55 tonnellate di pellet

Gli investigatori della Finanza hanno proceduto al sequestro del materiale combustibile e alla contestuale denuncia del legale rappresentante dell’azienda per frode nell’esercizio del commercio e vendita di prodotti industriali con segni mendaci

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I militari del comando provinciale di Catania  hanno scoperto gravi irregolarità nella commercializzazione da parte di un’azienda del ragusano di pellet, combustibile naturale prodotto da materiali di lavorazione del legno.

È stato difatti accertato l’indebito uso della certificazione “Enplus®”, marchio internazionale registrato che garantisce elevati standard qualitativi nella filiera del pellet.

Nello specifico, le attività investigative condotte dai Finanzieri della Compagnia di Riposto hanno permesso di bloccare e sottoporre a sequestro un’intera filiera di produzione di “pellet”, di scarsa qualità. Il prodotto è risultato confezionato in sacchi da 15 kg sui quali era stampato il logo di certificazione del potere calorifico “A1” contraffatto in quanto identico per forma circolare, carattere (font), elementi grafici (puntinatura, bordo, ecc) e proporzioni degli elementi e loro posizione, incluso il richiamo alla normativa ISO, all’elemento grafico del logo “Enplus®”.

In esito ad apposita perizia, tempestivamente richiesta, la licenziataria per l’Italia del citato marchio ne ha evidenziato l’illecito utilizzo mentre le analisi sui campioni di “pellet” sequestrato hanno poi confermato le ipotesi investigative, certificando la scarsa qualità del materiale, non idoneo sia per rientrare nella categoria “A1” (quella di maggior pregio) sia in quelle inferiori denominate “A2” e “B”.

Nel complesso, l’attività esperita dai militari ha permesso di sottoporre a sequestro 56 tonnellate di pellet e 208.000 sacchetti di packaging che, se effettivamente utilizzati, avrebbero potenzialmente permesso l’ulteriore immissione sul mercato di 3.000 tonnellate di prodotto per un controvalore di oltre € 950.000,00. È stata inoltre accertata l’avvenuta vendita al dettaglio di più di 1.000 tonnellate di prodotto, per un valore complessivo pari ad € 355.000,00.

Si è proceduto, quindi, al sequestro del materiale combustibile e alla contestuale denuncia alla locale Autorità Giudiziaria del legale rappresentante dell’azienda per frode nell’esercizio del commercio e vendita di prodotti industriali con segni mendaci.

Sulla scorta degli elementi acquisiti, la società produttrice è stata anche segnalata per responsabilità amministrativa degli enti,  accompagnata dalla richiesta di “sequestro preventivo per equivalente” per oltre 350.000,00 euro.

 

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