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Cronaca

Catania, denunciata una minore per furto, avrebbe sottratto uno smartphone in classe

E’ accaduto in un centro di formazione professionale dell’hinterland etneo e la proprietaria aveva lasciato, come disposto dai dirigenti del centro, durante le ore di lezioni il telefonino in un cassetto

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Avrebbe rubato un  costoso smartphone ad una compagna di classe di 16 anni. Il tutto è stato scoperto dai carabinieri del comando stazione di Belpasso che hanno denunciato a piede libero una minore di 16 anni; lo smartphone è stato individuato in casa sua attraverso il sistema di localizzazione.  E’ accaduto in un centro di formazione professionale dell’hinterland etneo. La proprietaria, anch’ella una sedicenne, secondo le disposizioni dell’istituto scolastico in materia di custodia dei telefonini per gli alunni durante le ore di lezione, come tutti ha riposto il proprio smartphone all’interno di un cassetto della cattedra dell’insegnante con per poi riprenderlo al termine delle lezioni prima di andare a casa.

Accortasi del furto, la ragazzina ha raccontato l’accaduto ai genitori, che hanno denunciato l’accaduto ai carabinieri. Su consiglio dei militari, i genitori hanno attivato il sistema di localizzazione del telefonino, mentre i carabinieri si sono messi in contatto con la casa costruttrice, che ha segnalato la posizione dell’apparecchio nei pressi dell’abitazione di una compagna di classe. Dopo aver sentito la Procura dei Minorenni di Catania, i militari si sono presentati a casa di quest’ultima per eseguire una perquisizione. Alla vista dei carabinieri alla porta, la 16enne ha accompagnato i militari nella propria cameretta, consegnando loro il telefono cellulare, che è stato quindi riconsegnato alla legittima proprietaria che, quasi commossa, ha manifestato ai carabinieri tutta la propria riconoscenza.

Cronaca

Catania, autopsia non fa chiarezza sulla morte della 38enne trovata impiccata

Saranno necessari altri esami supplementari e complementari ossia istologici e tossicologici

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foto "Repertorio"

Si è svolta questa mattina, al Policlinico di Catania, l’autopsia  sulla salma della 38enne trovata  impiccata, nei giorni scorsi, nel bagno dell’appartamento di villeggiatura sito a Fondachello, frazione marinara di Mascali, che la donna aveva preso in affitto assieme al compagno. Autopsia che non ha risolto tutti i dubbi : saranno necessari altri esami supplementari e complementari. In pratica saranno eseguiti esami istologici e tossicologici.

Ad effettuare l’autopsia il medico legale Cristoforo Pomara;  presente, come perito di parte, il dottore Raffaele Benanti, nominato dall’avvocato Francesco Marchese, legale del compagno della donna, che non è indagato, ma parte offesa nell’inchiesta. Intanto la Procura ha firmato il nulla osta per il rilascio della salma che è stata restituita ai familiari. La donna, da quanto verificato dai carabinieri della compagnia di Giarre che stanno indagando sul fatto, avrebbe avuto una lite con l’uomo, testimoniato dai diversi lividi presenti sulle braccia di entrambi e che poi avrebbe lasciato l’abitazione.Il corpo è stato trovato da uno dei figli della coppia.

La casa è stata trovata in ordine, e non è stato rinvenuto alcun messaggio da parte della donna. La coppia ha due figli Il compagno è stato sentito, come testimone, nella caserma dell’Arma da militari e dal sostituto procuratore di Catania di turno.  Al momento non è esclusa alcuna ipotesi sulle cause del decesso, compresa quella del suicidio

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Cronaca

Piana di Catania, attivata pompa di sollevamento del lago Biviere di Lentini

L’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni

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foto web- sito "Guidasicilia"

“E entrata in azione oggi la prima delle due pompe di sollevamento del lago Biviere di Lentini, nel Siracusano”. A dirlo il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani il quale ha evidenziato che con questa soluzione l’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni agricoli della Piana di Catania.

Nei prossimi giorni, sarà attivata una seconda pompa con la stessa capacità. I fondi per gli impianti, 600 mila euro, sono stati stanziati dalla Regione Siciliana attraverso un contributo straordinario al Consorzio di bonifica 9. “L’attivazione delle due linee di pompaggio – dice il presidente della Regione siciliana Renato Schifani – risolve il paradosso di un invaso in cui l’acqua c’è ma non era possibile utilizzarla per un guasto agli impianti. Adesso possiamo garantire l’approvvigionamento idrico agli agricoltori del territorio in difficoltà per il perdurare dell’emergenza siccità in Sicilia.

Il mio governo è impegnato quotidianamente nella risoluzione, da un lato, delle questioni più urgenti ma, allo stesso tempo, nella definizione di una strategia globale di miglioramento delle infrastrutture, al fine di migliorare la sostenibilità a lungo termine del sistema idrico locale”.

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