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Biancavilla, è partito ufficialmente il secondo mandato del sindaco Bonanno

Il neo riconfermato primo cittadino, dopo i controlli dei verbali, ha ottenuto 10.874 voti mentre sono 2.706 quelli dello sfidante Andrea Ingiulla

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Inizia da Villa delle Favare il secondo mandato di Antonio Bonanno, riconfermato sindaco di Biancavilla con 10.874 voti pari al 80,07% di preferenze. A pronunciare l’insediamento di Bonanno come primo cittadino, dinanzi a centinaia di persone intervenute per la circostanza, Maria Mottese magistrato ordinario del Tribunale di Catania che ha letto il verbale con cui ha dato il via al mandato bis di Antonio Bonanno, specificando anche che lo sfidante di quest’ultimo, Andrea Ingiulla, candidato sindaco del centro sinistra, ha ottenuto, dopo un nuovo controllo dei verbali dei vari seggi elettorali,  2.706 pari al 19,93%; sotto quindi la soglia del 20% che gli avrebbe consentito di sedere in consiglio comunale come candidato sindaco giunto alle spalle del vincitore della tornata elettorale. I dati numerici che sono giunti dopo il ricontrollo dei verbali potrebbe, tuttavia,  spingere Ingiulla a richiedere  a chi di dovere di rivedere e riconteggiare le schede elettorali, visto che al candidato  sindaco perdente per sedersi in consiglio comunale necessitano almeno 10 voti.

“Abbiamo lavorato in silenzio e il risultato della strepitosa vittoria sta facendo un grande rumore- si legge in un post pubblicato da Antonio Bonanno sulla sua pagina social- Devo confessarvi che ho provato le stesse emozioni di 5 anni fa. Sommerso dal vostro affetto tradottosi in un plebiscito che pone Biancavilla come città-simbolo della solidità del centrodestra, sono pronto a compiere ancora con voi il percorso dei prossimi 5 anni. Prima di brindare alla ricandidatura, ho sentito la necessità di ringraziare tutte le persone che hanno contribuito al raggiungimento di questo traguardo- scrive Bonanno- L’elenco è meravigliosamente lungo.Tra domenica e lunedì scorsi , la città di Biancavilla ha scritto una pagina di storia politica premiando il sindaco uscente con una percentuale altissima. Tutto ciò, sia chiaro, mi carica di enorme responsabilità. I biancavillesi sanno che, com’è avvenuto nei primi 5 anni, sono il sindaco di tutti. Sono certo che tutte le forze della coalizione resteranno unite per raggiungere l’obiettivo della Città Nuova. La mia forza e quella dei tantissimi che mi sostengono è l’umiltà. “Tu comincia a fare quello che è necessario – recita un motto che condivido – poi quello che è possibile. Alla fine ti scoprirai a fare quello che è impossibile. E’ ciò che noi tutti siamo riusciti a fare” si chiude cosi il post di Bonanno.

Intanto oggi è previsto il giuramento dei tre assessori designati dal sindaco in prima battuta: ossia Vincenzo Giardina(eletto come consigliere e vice sindaco nella passata sindacatura di Bonanno), Martina Salvà (ex presidente del consiglio ed eletta come consigliere comunale), Vincenzo Randazzo, ex consigliere comunale

Cronaca

Catania, “REstate in allerta” il servizio sos telefonico in aiuto dei lavoratori nei cantieri

A promuoverlo il sindacato , la Fillea Cgil, per segnalare violazioni della legge contro il lavoro durante le giornate troppo calde

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Se lavorando in un cantiere edile la resistenza del proprio fisico viene messa a repentaglio a causa delle temperature estive troppo elevate, il lavoratore edile può segnalare il caso telefonando allo 095 310815.
Si tratta della linea “REstate in allerta”, il nuovo servizio di sos telefonico che dal 29 luglio al 31 agosto viene reso disponibile dalla Fillea Cgil di Catania. E non a caso. La telefonata servirà a segnalare eventuali violazioni della recentissima ordinanza della Presidenza della Regione e della Legge 101/2024 di conversione del Decreto 63/2024, in caso di attività lavorative da svolgersi all’aperto in condizioni climatiche avverse, come appunto il caldo eccessivo.
Il servizio è stato presentato stamattina dal segretario generale della Fillea Cgil di Catania, Vincenzo Cubito, dal segretario generale della Fillea Cgil Sicilia, Giovanni Pistorio e dal segretario generale della Cgil Catania, Carmelo De Caudo, nei pressi del cantiere comunale per la realizzazione della pista ciclabile sopraelevata, aperto di fronte al numero civico 126 di via Cristoforo Colombo. Un cantiere i cui lavori sono fermi e la cui consegna sarà effettuata ben oltre la data prevista dal contratto.
Sottolineano infatti i tre segretari:
“Questo significa che non sarebbero di certo le giornate di stop lavorativo dovuto al gran caldo a rallentare i lavori dei cantieri pubblici. Se ritardi ci sono, e nei cantieri di casa nostra ce ne sono sempre troppi, sono dovute sempre ad altre ragioni che nulla hanno a che vedere con la salvaguardia della salute dei lavoratori”.
Una volta ricevuta la chiamata, che può essere fatta solo dai lavoratori identificabili e non da semplici passanti, il sindacato si recherà in cantiere o contatterà il primo luogo la ditta, senza segnalare il nome della persona che ha indicato il mancato rispetto dell’ordinanza, e nel caso non sia possibile farlo, si rivolgerà direttamente alle autorità.
“REstate in allerta è un servizio che stiamo garantendo donando il nostro tempo a disposizione dal lunedì al sabato in pieno agosto- continuano i tre segretari di Fillea e Cgil- cioè quando tutta la città e i cantieri sono esclusi dagli sguardi quotidiani e, probabilmente, quando anche i già pochi controlli degli ispettori diminuiranno considerevolmente a causa del personale in ferie; sebbene qualsiasi organo di pubblica sicurezza è tenuto ad intervenire proprio grazie all’ordinanza.
Noi facciamo la nostra parte per la tutela della salute e della sicurezza nel lavoro e la facciamo anche così: organizzando un presidio telefonico sempre attivo. Nelle scorse settimane avevamo chiesto un’attenzione speciale al sindaco chiedendo un’ordinanza comunale che alla fine non è arrivata. Ma la Regione ci ha dimostrato di essere dalla nostra parte quando ne ha emessa una ad hoc. A dimostrazione che la legge nazionale di certo esiste, ma che è necessario declinarla a livello locale per poterla applicare nel migliore dei modi possibili”.
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Cronaca

Catania, autopsia non fa chiarezza sulla morte della 38enne trovata impiccata

Saranno necessari altri esami supplementari e complementari ossia istologici e tossicologici

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foto "Repertorio"

Si è svolta questa mattina, al Policlinico di Catania, l’autopsia  sulla salma della 38enne trovata  impiccata, nei giorni scorsi, nel bagno dell’appartamento di villeggiatura sito a Fondachello, frazione marinara di Mascali, che la donna aveva preso in affitto assieme al compagno. Autopsia che non ha risolto tutti i dubbi : saranno necessari altri esami supplementari e complementari. In pratica saranno eseguiti esami istologici e tossicologici.

Ad effettuare l’autopsia il medico legale Cristoforo Pomara;  presente, come perito di parte, il dottore Raffaele Benanti, nominato dall’avvocato Francesco Marchese, legale del compagno della donna, che non è indagato, ma parte offesa nell’inchiesta. Intanto la Procura ha firmato il nulla osta per il rilascio della salma che è stata restituita ai familiari. La donna, da quanto verificato dai carabinieri della compagnia di Giarre che stanno indagando sul fatto, avrebbe avuto una lite con l’uomo, testimoniato dai diversi lividi presenti sulle braccia di entrambi e che poi avrebbe lasciato l’abitazione.Il corpo è stato trovato da uno dei figli della coppia.

La casa è stata trovata in ordine, e non è stato rinvenuto alcun messaggio da parte della donna. La coppia ha due figli Il compagno è stato sentito, come testimone, nella caserma dell’Arma da militari e dal sostituto procuratore di Catania di turno.  Al momento non è esclusa alcuna ipotesi sulle cause del decesso, compresa quella del suicidio

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