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Cronaca

Biancavilla, incendio in un garage di una abitazione di via Montessori, danni ingenti

Il rogo si sarebbe sviluppato, probabilmente per un corto circuito, con le fiamme hanno distrutto parte del materiale e di attrezzatura varia che si trovavano dentro l’autorimessa

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FOTO REPERTORIO

Momenti di tensione questo pomeriggio a Biancavilla per un incendio che si è sviluppato poco prima delle 14.30 all’interno di un garage di una abitazione a due livelli (piano terra e piano superiore) che si trova in via Maria Montessori. Il rogo si sarebbe sviluppato probabilmente per un corto circuito. Le fiamme hanno in pratica distrutto parte del materiale e attrezzatura varia collocata dentro il garage. Danneggiati anche un’auto e uno scooter.

Parte del soffitto con tanto di pignatte è collassato. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Adrano, nonche un’autobotte proveniente dalla sede del comando provinciale di Via Cesare Beccaria e l’autoscala, fatta rientrare successivamente in caserma visto che non è stato necessario il suo utilizzo. I pompieri hanno fatto evacuare gli inquilini di uno dei due appartamenti che si trovano al piano piano, presenti in quel momento in casa. Fatta arrivare a scopo solo precauzionale un’ambulanza del 118.

Presenti anche sul luogo dell’incendio anche i carabinieri della compagnia di Paternò. Solo introno alle ore 18 sono state ultimate le operazioni di spegnimento e di bonifica.  L’edificio al momento è stato dichiarato dai pompieri non fruibile; necessari ulteriori e accurati sopralluogo per determinare i danni alla struttura.

Cronaca

Adrano, denunciati 5 minori che avevano depredato e danneggiato alcune abitazioni

Gli agenti del locale commissariato li hanno sorpresi mentre stavano cercando di mettere a segno il quarto colpo in pochi giorni nella stessa zona quella di piazza Sant’Agostino

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Ad Adrano cinque minori di età compresa tra i 14 e i 16 anni che nei giorni scorsi hanno preso di mira alcune abitazioni del centro adranita per danneggiarle e depredarle sono stati identificati e denunciati dalla polizia di stato del locale commissariato. Gli agenti li hanno sorpresi mentre stavano cercando di mettere a segno il quarto colpo in pochissimi giorni nella stessa zona, quella di piazza Sant’Agostino, alle spalle dell’ex ospedale cittadino.

I cinque minorenni stavano forzando la porta d’ingresso di una casa con un leverino metallico di cantiere di circa 55 centimetri, quando un cittadino ha contattato la sala operativa del locale commissariato. Alla vista degli agenti, gli adolescenti hanno provato a fuggire. I poliziotti hanno immediatamente fermato uno di loro, un 15enne che aveva il volto travisato da una maschera in lattice. Gli altri hanno cercato di fare frettolosamente ritorno nelle rispettive abitazioni, dove ad attenderli c’erano gli agenti.

Da quanto accertato dalle forze dell’ordine  il gruppetto di ragazzini, pochi giorni prima aveva preso di mira altre tre abitazioni della stessa zona sfruttando il periodo di festa e la momentanea assenza degli inquilini. Nelle tre case visitate sono state trovate porte e finestre danneggiate. Tutti sono stati denunciati per tentato furto aggravato in concorso e riaffidati ai genitori.

 

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Cronaca

Catania, arrestato 43enne trovato in possesso di materiale pedopornografico

Centinaia sarebbero state le immagini ed i video di pornografia minorile, con vittime in età infantile, rinvenuti nel corso della perquisizione informatica

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A Catania il Centro Operativo Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale, a seguito di una perquisizione delegata dalla Procura Distrettuale della Repubblica etnea, ha arrestato in flagranza un uomo di anni 43, residente nel centro etneo, imprenditore, trovato in possesso di ingente materiale pedopornografico.

L’indagine trae origine da indagini svolte dal C.O.S.C. di Catania, ed in particolare da monitoraggi della rete finalizzati al contrasto della pornografia minorile.  Centinaia sarebbero state le immagini ed i video di pornografia minorile, con vittime in età infantile, rinvenuti nel corso della perquisizione informatica.

Il materiale informatico sequestrato è oggetto di ulteriore ed approfondita analisi investigativa. Il GIP del Tribunale di Catania ha convalidato l’arresto disponendo gli arresti domiciliari.

 

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