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Cronaca

Biancavilla,omicidio Valentina Salamone, confermato ergastolo per Nicola Mancuso

La Corte d’assise d’appello ha accolto la richiesta del PG Concetta Ledda: gli avvocati difensori hanno annunciato ricorso in Cassazione

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Confermato il carcere a vita per Nicola Mancuso, l’uomo di 39 anni accusato dell’omicidio della 19enne biancavillese Valentina Salamone, trovata impiccata in una villetta di Adrano nel luglio del 2010. A confermare l’ergastolo la terza Corte d’assise d’appello di Catania, presieduta da Elisabetta Messina,  che ha accolto la richiesta avanzata dal Pg Concetta Ledda. La sentenza di primo grado era stata emessa il 27 giugno del 2019. Nel processo si erano costituiti parte civile i genitori, le tre sorelle e il fratello della vittima, assistiti dall’avvocato Dario Pastore, e le associazioni Telefono rosa e Thamaia.

Inizialmente era stata chiesta l’archiviazione, ritenendolo un suicidio, ma la Procura generale di Catania aveva avocato a sé l’inchiesta dopo le perizie dei carabinieri del Ris che ritennero di avere trovato tracce di sangue dell’uomo sotto le scarpe della giovane. Mancuso, che ha seguito la sentenza in videoconferenza dal carcere in cui è detenuto, è sposato ed aveva avuto una relazione con la vittima. Si è sempre proclamato innocente. Ma periste ancora un’incognita nella morte di Valentina Salamone: si tratta del presunto complice di Mancuso, “ignoto 1”, del quale risulta già isolato il Dna.

Mancuso fu arrestato il 4 marzo del 2013 e scarcerato il 28 ottobre successivo dal Tribunale del riesame. Attualmente è detenuto per la condanna definitiva a 14 anni di reclusione per traffico di droga nell’ambito di indagini della squadra mobile di Catania. Bisognerà attendere 45 giorni per la pubblicazione delle motivazioni della sentenza alla quale i legali di Mancuso, gli avvocati Rosario Pennisi e Salvatore Burzillà, hanno già annunciato di voler ricorrere in Cassazione.  C’è soddisfazione da parte della famiglia Salamone per la sentenza di oggi. “Ancora una volta la Giustizia ha trionfato!” , ha scritto sulla propria pagina Facebook la sorella di Valentina, Claudia, poco dopo la lettura della sentenza.

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Cronaca

Bronte, Vigili del Fuoco intervengono per un incendio in una falegnameria

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La notte scorsa poco dopo le 23,00 i Vigili del Fuoco sono intervenuti a Bronte, (CT) per un vasto incendio sviluppatosi all’interno di una falegnameria. Le cause sono in corso di accertamento. L’allarme è stato dato dagli stessi proprietari che hanno tentato, senza riuscirci, a spegnere l’incendio. Sul posto le squadre dei Vigili del Fuoco dei Distaccamenti di Randazzo, Maletto e Linguaglossa che hanno provveduto all’estinzione dell’incendio e al minuto spegnimento. L’intervento dei Vigili del Fuoco ha limitato i danni solo ad una parte di termo copertura. Sul posto militari dei Carabinieri e personale sanitario del Servizio 118, anche se non risultano feriti o intossicati.

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Cronaca

Aci Sant’Antonio, intervento carabinieri per un incendio in una struttura per anziani

Militari dell’Arma, in transito nell’arteria stradale dove si trova l’immobile, hanno notato del fumo uscire dall’edificio e sono entrati in azione per mettere in sicurezza gli ospiti della struttura

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Ad Aci Sant’Antonio la notte scorsa si è sviluppato un piccolo incendio dal locale caldaia di un immobile che ospita una casa una struttura recettizia, dove si trovano una cinquantina di anziani; struttura ubicata in via Marchese di Casalotto. Una pattuglia dei carabinieri del comando stazione di Aci Sant’Antonio, impegnata in un servizio perlustrativo, si è accorta che dal giardino dell’immobile fuoriusciva del fumo.

I carabinieri, scesi dall’auto, hanno immediatamente scavalcato la recinzione del giardino e, dopo aver individuato il punto preciso da cui partiva il fumo, hanno raggiunto un locale al cui interno hanno notato che dalla caldaia centralizzata si stava sviluppando un principio d’incendio.  I militari dell’Arma hanno allertato immediatamente i vigili del fuoco di Acireale che, intervenuti celermente sul posto, hanno provveduto a spegnere le fiamme che stavano prendendo piede ed hanno messo in sicurezza l’area. Al termine dell’intervento i pompieri, accertata l’accidentalità delle cause scatenanti le fiamme, hanno ritenuto che se i carabinier non fossero passati da li ci sarebbero state conseguenze ben più gravi.

 

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