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Cronaca

Bronte, chiusura temporanea punto nascita dell’ospedale, domani sit-in di protesta

Domani mattina alle ore  11 è previsto un sit-in all’ospedale con tutti i sindaci del comprensorio brontese

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La sospensione temporanea  dell’attività del punto nascita dell’ospedale di Bronte, dove comunque sono garantite le attività ambulatoriali specialistiche  con le partorienti pronte ad essere trasportate con un’ambulanza, con un’ostetrica a bordo H24, presso l’ospedale di Biancavilla, sta suscitando  un vespaio di polemiche. Il provvedimento adottato dall’ASP etnea per carenza di medici acuita a seguito delle dimissioni di 5 dirigenti medici di ginecologia, vincitori di concorso presso altra azienda ospedaliera.

Il sindaco di Bronte  Pino Firrarello ha evidenziato che il punto nascita dell’ospedale di Bronte, cosi come tutti gli ospedali di periferia “è sempre in precarie condizioni di salute, aggravate nello specifico da una grave mancanza di personale medico che ha scelto di proseguire altrove il proprio impegno. Le denunce che negli anni abbiamo fatto, venendo ai ferri corti con qualsiasi Assessore Regionale e qualunque Direzione dell’ASP, evidenziano come la situazione sia assiduamente presidiata. Il servizio del Punto Nascita é temporaneamente sospeso a causa di questo inaspettato turnover di Medici, ma chiunque pensi che il Punto Nascita non riaprirà non soltanto é in malafede, ma soprattutto non conosce Bronte ed i Brontesi”.

Domani mattina alle ore  11 è previsto un sit-in di protesta all’ospedale con tutti i Sindaci del comprensorio brontese. Il Castiglione – Prestianni di Bronte serve un’area molto vasta che comprende i comuni della provincia di Catania(Bronte, Maletto, Maniace e Randazzo) di Messina (San Teodoro, Cesarò, Santa Domenica di Vittoria e Floresta) e di Enna (Centuripe).

Sulla vicenda sono intervenuti i deputati nazionali Giuseppe Castiglione e Francesco Ciancitto. Castiglione ha specificato che nei giorni scorsi “avevo interrogato il Ministro della Salute in aula; da settimane invece siamo a lavoro con la Dirigenza dell’Asp per sopperire all’inaspettata vacatio di medici. Domani chiederemo all’Assessore regionale Giovanna Volo ed al Presidente della Regione Renato Schifani di vigilare sull’immediato ripristino del servizio”. Francesco Ciancitto ha sottolineato che le parole del sindaco Firrarello richiamano ad una “inefficace adozione di direttive chiare in sede regionale, che rendono non più rinviabile un chiarimento sui reali intendimenti che l’assessorato intende perseguire che sembra vivere alla giornata. La direttiva dell’Asp di Catania va nella direzione della sicurezza degli interventi che devono rispettare gli standard di qualità, ma sarebbe utile conoscere quali atti abbia compiuto l’Azienda per il reclutamento del personale e, in assenza, quali direttive siano state impartite in sede regionale per evitare di chiudere ciò che faticosamente era stato aperto.

Non si può andare in ordine sparso o prestare il fianco a gratuiti attacchi politici – prosegue Ciancitto- e l’esempio del punto nascita di Bronte non certamente il solo negli ospedali dell’Asp e nei servizi territoriali. Mi appello alla Regione affinchè i siciliani, gli operatori, gli utenti abbiano una Sanità che sia efficiente. Sarebbe stato più importante e doveroso che, vista la cronica carenza di medici, si fossero intraprese misure sostanziali -dice Ciancitto- Il Governo Meloni, ad esempio, ha adottato una serie di misure per fronteggiare la carenza di personale sanitario e per agevolarne l’assunzione in particolare modo nelle aree di emergenza e di Pronto Soccorso. L’ulteriore proroga al commissariamento delle Asp non ha, poi, certamente agevolato un sistema che ha bisogno di pienezza dei poteri per atti di responsabilità anziché andare avanti con interventi sbrigativi. FdI non accetterà più proroghe e precarietà perché serve intervenire in fretta. O a farne le spese saranno come sempre i più fragili e deboli”.

Grande preoccupazione per la chiusura del punto nascita di Bronte è stata espressa dalla Cisl Fp Catania : “Il nostro appello è all’unità di tutte le istituzioni interessate, da quelle politiche alla pubblica amministrazione – dice Danilo Sottile, segretario generale Cisl Fp Catania, insieme ai dirigenti sindacali del P.O. di Bronte Nuccio Rizzo, Antonio Gulino, Ignazio Meli e Carmelo Venia – coinvolgendo fin da subito anche la Regione. Non è possibile lasciare soli i cittadini di un territorio come Bronte, che risulta sguarnito di un servizio essenziale come il Punto nascite, e vanno prese da subito tutte le misure necessarie per scongiurare una chiusura definitiva del Punto nascite. Dall’ Asp apprendiamo – dice ancora Danilo Sottile – che a fronte di 13 posti messi a concorso con la procedura definita lo scorso 20 giugno, solamente 2 ginecologi hanno sottoscritto il contratto, e che la grave carenza di personale è peggiorata  con  le  dimissioni di 5 dirigenti medici di ginecologia, vincitori di concorso presso altra Azienda Ospedaliera. Questa dinamica, diventata troppo frequente nella sanità pubblica, è la spia di un problema strutturale per le istituzioni sanitarie del territorio, che non riescono più ad attrarre nuove forze. In questo momento è necessaria l’unità di intenti di tutte le forze sociali e politiche, per non fare mancare ai cittadini servizi essenziali”.

Cronaca

Adrano, sorpresa a rubare nella stessa casa dove è stato arrestato il fidanzato

Fermata dalla Polizia una 31enne adranita

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Si è intrufolata, in pieno giorno, nella stessa casa disabitata dove la Polizia di Stato, appena pochi giorni prima, aveva arrestato il fidanzato, sorpreso a rubare, insieme ad un complice, oggetti appartenuti ad un anziano, inquilino dell’abitazione, deceduto nelle scorse settimane.

Una giovane adranita di 31 anni è stata arrestata per tentato furto, colta in flagranza di reato dagli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Adrano, intervenuti nelle case popolari di contrada Roccazzello dopo aver ricevuto una segnalazione tramite il Numero Unico delle Emergenze 112. Ai poliziotti è stato spiegato di aver visto aggirarsi una donna nei pressi del piano rialzato dello stabile dove si trova esattamente l’abitazione rimasta vuota dopo la morte dell’anziano.

Dagli elementi e dalle indicazioni fornite, i poliziotti hanno avuto modo di accertare immediatamente che si trattava della stessa casa presa di mira, soltanto qualche giorno prima, da due giovani ladri, un licodiese di 29 anni e un biancavillese di 15 anni, beccati e arrestati sempre dalla Polizia di Stato dopo aver rubato dall’abitazione telefoni cellulari, orologi e boccette di profumo.

Giunti sul posto, gli agenti della volante del Commissariato hanno verificato gli accessi dell’abitazione, appostandosi in modo da bloccare ogni possibile via di fuga. Dopo qualche minuto, da una porta finestra, già forzata in occasione del precedente furto, è uscita la 31enne che, sentendosi ormai stanata dai poliziotti, ha scelto di desistere, lasciando l’edificio senza refurtiva.

La donna è stata arrestata per tentato furto e, dai controlli eseguiti nell’immediatezza, è stata trovata in possesso di arnesi utilizzati, in genere, per scassinare.

Inoltre, dagli accertamenti eseguiti dai poliziotti, è emerso un elemento particolarmente curioso: la 31enne, infatti, è risultata essere la compagna di uno dei due autori del furto che era stato commesso nella medesima abitazione alcuni giorni prima.

Informato il PM di turno, la donna è stata posta agli arresti domiciliari in attesa del giudizio di convalida. A seguito di udienza per direttissima, l’arresto è stato convalidato e la 31enne adranita è stata sottoposta all’obbligo di dimora nel Comune di residenza.

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Cronaca

Catania, tentativo di truffa ai danni di un 92enne, ma si rivolge alla Polizia di Stato

I truffatori hanno chiamato l’anziano per chiedergli 18 mila euro al fine di evitare il carcere alla nipote coinvolta in un fantomatico incidente stradale mai accaduto

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Hanno architettato una truffa telefonica contro un anziano di 92 anni di Catania, senza aver fatto i conti con la prontezza dell’uomo che non è caduto nella trappola grazie ai consigli ricevuti durante uno degli ultimi incontri della campagna d’informazione della Polizia di Stato.

I truffatori hanno chiamato il 92enne al telefono di casa e, per carpire la sua buona fede, si sono spacciati per poliziotti in servizio in città.  I due hanno riferito di un coinvolgimento della nipote in fantomatici guai giudiziari a seguito di un incidente stradale.

Per rincarare la dose, i sedicenti agenti hanno raccontato all’uomo di aver arrestato la nipote e, per metterlo alle strette, gli hanno chiesto la somma in denaro di 18 mila euro per poterla liberare e consentirgli di riabbracciarla in pochissimo tempo in modo da evitare lungaggini burocratiche.

Dall’altro capo del telefono, il 92enne non si è lasciato ingannare. Dopo aver ascoltato i tentativi di raggiro, l’uomo si è ricordato dei consigli forniti dai poliziotti durante uno degli ultimi incontri della campagna d’informazione, promossa, proprio in queste settimane, dalla Questura di  Catania. 

A quel punto l’uomo, consapevole del tentativo di truffa, ha accettato di farsi trovare in piazza Verga con il denaro in una borsa per effettuare lo scambio ed avere la nipote libera.

Conclusa la chiamata con i truffatori, il 92enne ha immediatamente informato la Polizia di Stato e alla Sala Operativa della Questura ha riferito, tutti i dettagli del tentativo di truffa, fornendo la sua disponibilità ad accompagnare i poliziotti all’appuntamento dato ai malviventi per provare ad incastrarli.

Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno raggiunto l’anziano in piazza Verga, per cercare di cogliere in flagranza di reato i truffatori, ma questi non si sono presentati, probabilmente spiazzati dalla reazione dell’anziano che non si è lasciato intimidire.

Per evitare tali situazioni e mettere in guardia quante più persone possibili, la campagna “Insieme, per la sicurezza” della Questura di Catania contro truffe, rapine e raggiri si intensificherà con nuovi appuntamenti anche durante il periodo delle festività natalizie.

 

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