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Calcio serie C, Catania perde in casa, momento difficile della stagione

Per gli etnei seconda sconfitta consecutiva maturata contro i ragazzi della Juventus Next Gen, i quali espugnano il “Massimino” per 2 a 1 e alla fine esplode la contestazione dei tifosi

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foto pagina ufficiale "Facebook" Catania FC

Momento difficile per il Catania alla seconda sconfitta consecutiva, stavolta contro i baby talenti della Juventus Next Gen. Una sconfitta inaspettata che ha mandato su tutte le furi i tifosi che hanno contestato la società. Un Catania irriconoscibile che si allontana dai piani alti della classifica

La cronaca. Il Catania sin dalle prime battute prova a sbloccare il risultato ma la partita è sostanzialmente equilibrata fino al 23’ quando i padroni di casa si fanno vedere dalle parti della porta difesa da Daffara con Raimo la cui conclusione è fuori di poco. Catania ancora pericoloso qualche minuto dopo con Castellini il quale, in buona posizione non sfrutta al meglio un cross di Stoppa, calciando fuori. Alla mezz’ora ospiti mettono i brividi a Farroni bravo a respingere le due conclusioni ravvicinate dapprima di Afena Gyan e poi di Guerra.  Al 38′ Catania pericoloso con Inglese il quale su calcio di punizione impegna il portiere juventino che si rifugia in angolo. Al 41’ ospiti in vantaggio: Gega perde palla a centrocampo ne approfitta Guerra che lancia Afena Gyan il quale si presenta da solo davanti al portiere e batte Farroni in disperata uscita. I giocatori del Catania protestano per un presunto fuorigioco.

Nella ripresa il Catania prova a raddrizzare il risultato e il mister Toscano getta nella mischia forze  fresche mandando in campo Lunetta e D’Andrea per Anastasio e Carpani. Padroni di casa che si gettano in attacco. Al 20’ Inglese da dentro area di rigore, su passaggio di D’Andrea, centra la traversa, la sfera schizza sui piedi di Lunetta che a porta vuota e da pochi passi, spedisce alto. Al 33’ altra occasione per il Catania; angolo dalla destra palla a Lunetta che tira fuori da buona posizione. Al 42’ gli ospiti raddoppiano cross dalla destra per Silva Semedo che dal limite calcia un tiro rasoterra che si insacca alla destra di Farroni. In pieno recupero c’è la rete, inutile di Lunetta. Al termine della gara scoppia la contestazione dei tifosi.

Catania-Juventus Next Gen 1-2

Marcatori: Pt 42’ Afena Gyan (J); St 42’ Silva Semedo (J), 49’ Lunetta.

Catania (3-4-2-1): 13 Farroni; 27 Castellini (VK) (25’st 68 Ierardi), 16 Quaini, 24 Gega (31’st 14 Verna); 19 Raimo (13’st 44 Guglielmotti), 6 De Rose (K), 10 Jiménez, 33 Anastasio (1’st 23 Lunetta); 21 Stoppa, 20 Carpani (1’st 11 D’Andrea); 9 Inglese. A disposizione: 12 Butano; 36 Allegra, 3 Celli; 7 Di Tacchio, 37 Forti; 39 Privitera. Allenatore: Toscano.

Juventus Next Gen (3-5-2): 30 Daffara; 7 Mulazzi, 23 Scaglia (VK), 26 Gil Puche (1’st 24 Citi); 6 Comenencia, 21 Palumbo, 73 Faticanti, 28 Owusu (1’st 11 Cudrig), 31 Puczka (27’st 13 Poli); 3 Afena Gyan (27’st 79 Silva Semedo), 17 Guerra (K). A disposizione: 12 Radu, 27 Cat Berro; 34 Turco, 42 Peeters, 16 Amaradio, 18 Ledonne, 74 Papadopoulos; 20 Da Graca. Allenatore: Brambilla.

Note- ammoniti Anastasio, Quaini (C); Gil Puche, Guerra (J). Recuperi: PT 1’; ST 4’.
angoli 7-6 per il Catania

Arbitro: Mattia Drigo di Portogruaro (Cristiano Pelosi di Ercolano e Daniele Sbardella di Belluno)
Quarto ufficiale: Giuseppe Mucera (Palermo).

 

ambiente

Adrano, oltre 300 telecamere contro inciviltà e degrado urbano

Tra le innovazioni più incisive, spicca l’introduzione di E-KILLER, una valigetta mimetica dotata di telecamera, pensata per contrastare l’abbandono illecito di rifiuti

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Adrano segna una svolta storica verso una città più sicura, ordinata e rispettosa delle regole. Con l’attivazione di oltre 300 nuove telecamere distribuite capillarmente su tutto il territorio urbano e periferico, l’amministrazione comunale rilancia con decisione il proprio impegno nella tutela del decoro e della legalità.

Dal centro storico alle zone industriali, da piazza Umberto fino alle aree periferiche, ogni angolo della città sarà monitorato in tempo reale, grazie a una rete di videosorveglianza intelligente. Il sistema, basato su tecnologie di ultima generazione, è direttamente collegato con le forze dell’ordine, garantendo un controllo costante e tempestivo su tutto il territorio.

Tra le innovazioni più incisive, spicca l’introduzione di E-KILLER. Si tratta di una valigetta mimetica dotata di telecamera, pensata per contrastare l’abbandono illecito di rifiuti. Collocata strategicamente nei punti più critici, E-KILLER si confonde tra i rifiuti e, senza farsi notare, registra e documenta i trasgressori in azione, fornendo prove inconfutabili per l’identificazione e la sanzione degli autori. Oltre al contrasto dei reati ambientali, la nuova infrastruttura rafforza la prevenzione contro furti, atti vandalici e danneggiamenti. Un investimento sulla sicurezza di tutti, reso possibile anche grazie alla sinergia costante con le forze dell’ordine locali.

“Lo avevamo promesso: Adrano sarebbe rinata – dichiara l’ Amministrazione – oggi aggiungiamo un nuovo tassello alla costruzione di una città più moderna, vivibile e rispettata.” Quella messa in campo non è solo una rete di telecamere, ma una rete di fiducia e corresponsabilità tra istituzioni e cittadini.

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giudiziaria

Catania, omicidio Filippo Raciti, la Cassazione annulla risarcimento di Speziale allo Stato

La Suprema Corte, riconoscendo un difetto di motivazione, ha accolto la richiesta presentata dall’avvocato Giuseppe Lipera e ha cassato la decisione di secondo grado rinviando a un nuovo collegio

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La Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza della Corte d’appello di Catania, emessa l’8 giugno del 2023, che aveva condannato a 100 mila euro di risarcimento per danni d’immagine, in favore del ministero dell’Interno e della Presidenza del consiglio dei ministri, Antonino Filippo Speziale, condannato a otto anni di reclusione per l’omicidio preterintenzionale dell’ispettore di polizia Filippo Raciti, il 2 febbraio del 2007, negli scontri con gli ultra etnei fuori dallo stadio Massimino dove si disputava il derby col Palermo.

La Suprema Corte, riconoscendo un difetto di motivazione, ha accolto la richiesta presentata dall’avvocato Giuseppe Lipera e ha cassato la decisione di secondo grado rinviando a un nuovo collegio. Contro la decisione della Corte d’appello di Catania aveva presentato ricorso, che è stato rigettato dalla Cassazione, anche l’avvocatura dello Stato che aveva chiesto il ripristino del danno patrimoniale stimato in primo grado in 15 milioni di euro, in concorso con Daniele Natale Micale, anche lui condannato per la morte di Raciti, che era stato cassato in secondo grado.

Secondo la Cassazione “non è sufficiente la mera divulgazione delle immagini di un evento lesivo (riferendosi agli scontri degli ultras con le forze dell’ordine), ma è necessario dimostrare che da tale condotta sia derivato un effettivo pregiudizio all’immagine, intesa come reputazione” e ha sottolineato che “non è affatto detto che la visione di tali immagini abbia comportato discredito o una idea negativa dello Stato italiano e della sua capacità di reprimere le violenze”.

Il legale di Speziale l’avvocato Giuseppe Lipera ha affermato che la sentenza della Cassazione “segna un importante punto a favore di Antonino Speziale, annullando la condanna al risarcimento del danno all’immagine per le amministrazioni pubbliche e rinviando la questione alla Corte d’appello di Catania in diversa composizione anche per le spese del giudizio”.

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