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Calcio serie D, il Paternò vince a Licata e conquista la matematica salvezza

Le reti di Panarello, Retucci e Guida regalano agli etnei tre punti fondamentali per la permanenza in serie D

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foto pagina ufficiale "Facebook" Paternò Calcio

Vittoria del Paternò sul difficile terreno del Licata che vince in rimonta dopo essere andato sotto di un goal. Un Paternò che conquista matematicamente con tre giornate di anticipo al termine della regular season la permanenza in serie D. Obiettivo di inizio stagione ottenuto con largo anticipo. E’ la gara di oggi è stata tatticamente perfetta. La squadra ha funzionato in tutti i reparti. Tutti i protagonisti si sono fatti trovare pronti.

La cronaca. Partenza sprint del Licata dopo trenta secondi con Furina la cui conclusione è parato a terra da Mileto. Padroni di casa che si rivedono in avanti al 24’bravo Mileto a respingere la minaccia portata da Furina. Due minuti dopo gialloblu in vantaggio con Bianco che si invola sulla fascia, si accentra e batte il portiere paternese. La rete subita scuote i rossazzurri etnei.

Al 28’ botta dalla distanza di Viglianisi respinta dalla difesa ospite. Un minuto dopo il Paternò reclama un rigore per un fallo subito da Retucci ma l’arbitro lascia correre. Insiste il Paternò alla ricerca del pari: Retucci di testa, su angolo, manda fuori di poco. Al 43’ il Paternò pareggia: angolo di Asero a centro area di rigore irrompe Panarello che di testa batte Rossi.  Allo scadere del primo tempo il Licata conquista un calcio di rigore ma l’arbitro, dopo un consulto con il guardalinee, ritorna sui suoi passi.

 

Nella ripresa il Paternò appare più determinato mentre il Licata prova a rendersi pericoloso. Al 10’ Paternò vicino al goal sull’asse Francia – Asero ma i difensori di casa respingono. Al 12’ Ancora Furina di testa impegna Mileto. Al 21’ il Paterno raddoppia con il bomber Retucci con una conclusione che non lascia scampo a Rossi.

Al 24’ terza rete degli ospiti con il capo cannoniere della squadra Angelo Guida. Uno due micidiale che taglia le gambe al Licata. Al 29’ Asero va vicino alla quarta segnatura ma Rossi para. Al 32’ si va vedere la formazione di casa con Minicori il cui diagonale è preda di Mileto. Al 34’ Tozay accorcia le distanze. Una rete che spinge il Licata ad un forcing finale per agguantare il pareggio. Tiro cross di Saito al 40’ ma Mileto smanaccia. Un minuto dopo il Paternò reclama un rigore per un presunto fallo su Puglisi ma per l’arbitro non c’è nulla. Dopo 5 minuti di recupero il fischio finale con i rossazzurri che festeggiano la conquista della salvezza

 

Licata 2

Paternò 3

 

Marcatori: PT 26’ Bianco, 43’ Panarello; ST 21’ Retucci, 24’ Guida, 34’ Tozay

 

Licata (3-5-2)Rossi 5,5; Mbaye 5,5, Calaiò 5,5, Semenzato 5,5; Lanza 5,5, Lucchese 5,5 (26’ st Tozaj 6), Maimone 6, Bianco 6, D’Antona 5,5 (47’st Nuhu sv); Furina 5,5 (15’ st Saito 5,5), Minacori 6. A disp.: Tchokokam, Caramanno, Marcellino, Giannone, Fravola, Brumat, All.: Giuseppe Romano 5,5.

 

Paternò (3-5-2): Mileto 7; Panarello 7, Porcaro 7(17’ st D’Alessio 6), Pappalardo 6,5; Sinatra 6, Puglisi 6,5 (45’ st Carmelo Greco sv), Viglianisi 7, Francia 6,5 (36’ st Miggiano sv), Asero 6,5 (49’ st Marino); Retucci 6,5 (41’ st Farinhas sv), Guida 7. A disposizione: Tosoni, Bertella, Di Francesco, Floridia. All.: Gaetano Catalano 7.

 

Arbitro: Milone di Barcellona Pozzo di Gotto 6 (Presotto e lendaro di Pordenone).

 

Note: Trasferta vietata ai tifosi del Paternò. Ammoniti: Puglisi, Francia, Panarello del Paternò; Lanza e Bianco del Licata. Recuperi: PT 3′; ST 5′.

 

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Etna, incremento dell’attività Cratere di Sud-Est

Il comunicato dell’ INGV su attività vulcanica alle ore 07:47:01 (UTC) del 15-04-2025

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L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che a partire dalle ore 07:00 GMT si osserva dalle telecamere di sorveglianza dell’INGV-OE, un’attività stromboliana al Cratere di Sud-Est. Il modello previsionale indica che un eventuale nube eruttiva prodotta dall’attività eruttiva in corso si disperderebbe in direzione Nord-Est.
Dal punto di vista sismico l’ampiezza del tremore vulcanico, a partire dalle ore 02:00 UTC di oggi, ha mostrato un continuo incremento. L’ampiezza ha raggiunto i valori alti alle 07:00 UTC e tuttora risulta in aumento.

La localizzazione delle sorgenti del tremore risulta in corrispondenza del Cratere di Sud-Est ad una quota di circa 2900 metri s.l.m.. Il conteggio degli eventi infrasonici risulta poco attendibile a causa del forte vento presente in area sommitale. Tuttavia, i pochi eventi localizzati risultano nell’area del cratere di Sud-Est (SEC), con ampiezza elevata.
Al momento, le reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo non mostrano variazioni significative sui sensori clinometrici e GNSS.

#Notizia in aggiornamento

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Cronaca

Catania, quattro arresti per tentata estorsione, aggravata dal metodo mafioso

Le indagini sono partite dopo la denuncia di un dirigente di una società di spedizione che era stato minacciato da due dipendenti di una ditta di facchinaggio dopo che i rapporti commerciali tra le due aziende erano state sospese

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A Catania la Squadra Mobile ha arrestato quattro uomini, rispettivamente di 42,29, 50 e 53 anni per tentata estorsione, aggravata dal metodo mafioso, ai danni di una società di spedizione.  I quattro uomini si trovano rinchiusi nel carcere di Catania Piazza Lanza.

Le indagini sono partite dopo la denuncia di un dirigente della società di spedizione che era stato minacciato da due dipendenti di una ditta di facchinaggio dopo che i rapporti commerciali tra le due aziende erano state sospese. In particolare il dirigente era stato condotto a casa del 42enne, all’epoca dei fatti sottoposto agli arresti domiciliari, che, pur non avendo alcuna carica nella società estromessa, avrebbe preteso spiegazioni sulla cessazione dei rapporti contrattuali.

Il 42enne, secondo l’accusa, avrebbe “minacciato il dirigente di gravi ritorsioni all’azienda di spedizione e ai suoi amministratori qualora i rapporti economici non fossero proseguiti regolarmente”. La Squadra Mobile ha accertato che l’uomo che si trovava ai domiciliari è figlio di un esponente storico appartenente alla cosca mafiosa Santapaola-Ercolano e che i due dipendenti che avevo accompagnato coattivamente il dirigente, rispettivamente di 29 e 50 anni, sono cognati del 42enne.

Dalle indagini sono emersi anche gravi indizi su “reiterate pressioni intimidatorie e minacce gravi” da parte del quarto arrestato il 53enne, cognato del 42enne e amministratore di fatto della ditta di facchinaggio, nei confronti dei “rappresentanti locali dell’impresa di spedizione” per “ottenere la revoca della risoluzione del contratto di appalto di servizi stipulato o, in alternativa, la corresponsione alla società di una somma di danaro a titolo di ‘indennità di buonuscita’ con richieste per appalti in altre regioni italiane”.

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