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Calcio serie D, Paternò sprecone beffato nel recupero dal Siracusa

Gli ospiti pareggiano in pieno recupero con Pistolesi, mentre i rossazzurri erano passati in vantaggio a metà del primo tempo con Guida

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Paternò beffato in pieno recupero dal Siracusa con Pistolesi il quale al 49’ della ripresa, sotto porta sigla la rete del pari. Etnei che già assaporavano la vittoria sfumata a pochi minuti dalla fine del match. Da parte sua il Siracusa ha lottato fino alla fine per agguantare il pari nonostante abbia giocata con un uomo in meno dal 42’ del primo tempo per il rosso diretto a Candiano. Il Paternò, passato in vantaggio nel primo tempo con il solito Guida, deve fare mea culpa per non aver saputo approfittare dell’uomo in più e non aver capitalizzato al massimo le occasioni da rete avute.

 

La cronaca. Prima parte della prima frazione di gioco sostanzialmente equilibrata, che viene però interrotta al 25’da Guida abile a colpire di testa da fuori area di rigore, sfruttando al meglio un lancio dalle retrovie di Panarello e una incomprensione tra portiere e difensore del Siracusa. Ospiti che vanno in confusione e non riesco a reagire. Al 40’ azione insistita in attacco del Paternò conclusa con un tiro di Sinatra che finisce sull’esterno della rete. Al 42’ Siracusa in 10’: il sig. Aronne della sezione di Roma sventola sotto il naso di Candiano il cartellino rosso, reo di aver colpito Viglianisi che rimane a terra.

 

La ripresa si apre con in Paternò in attacco. Dopo 20’ secondi Retucci pressa un difensore avversario nei propri 16 metri, quest’ultimo calcia ma il tiro è ribattuto da Retucci che si trasforma in una conclusione parato dal portiere. Al 3’ Asero defilato sulla sinistra tira da 25 metri ma Iovino respinge. Al 11’ ancora Paternò: Carmelo Greco per Asero che si invola sulla sinistra calcia ma centra la parte alta della traversa. Un minuto dopo si fa vedere il Siracusa: scambio Maggio – Di Grazia che calcia ma Mileto para. Al 13’ leggerezza del Paternò in difesa ne approfitta Maggio che tira fuori.  Il Paternò arretra il baricentro del proprio gioco e attende gli avversari nella propria meta campo. Il Siracusa, tuttavia, attacca a testa bassa e prova ad agguantare il pareggio.

Al 31’ scambio sulla sinistra Guida -Asero con quest’ultimo che calcia ma Iovino para. Lo stesso Asero lanciato a rete si allunga la palla che favorisce l’uscita dell’estremo difensore siracusano che sventa la minaccia. Al 37’ Maggio, il più attivo dei suoi, in rovesciata manda fuori. L’arbitro concede 6 minuti di recupero. Al 45’ a seguito di un contrasto in area di rigore Maggio cade a terra e reclama il rigore per l’arbitro è tutto regolare. Al 48’ break del Paternò con un calcio di punizione di Asero tirato dalla distanza e parato dal portiere ospite.  Un minuto dopo i siracusani pareggiano: punizione sulla trequarti defilata sulla destra. La palla arriva in prossimità del primo palo, nel groviglio di giocatori presenti in area di rigore, Serao avrebbe spizzicato la sfera di quel tanto da i consentire a Pistolesi, sotto porta, di battere a rete il goal del pari; non esente da colpe la difesa  del Paternò apparsa nella circostanza distratta.

Paternò 1

Siracusa 1

 

Marcatori: Pt 25’ Guida, St 49’ Pistolesi

 

Paternò (3-5-2): Mileto 6; Panarello 6, Porcaro 6,5, Marino 6; Sinatra 6,5, Puglisi 6,5(34’st Marin sv), Viglianisi 7, Carmelo Greco 7 (43’st Bertella sv), Asero 6; Retucci 6,5, Guida 7. A disp: Tosoni, Pato De Jesus, Marco Greco, Di Francesco, Sanseverino, Pappalardo, Pinotti. All.: Catalano 6

 

Siracusa (3-4-3): Iovino 6; Puzone 6 (42’ st Di Paolo sv), Baldan 5,5, Suhs 5,5 (30’ st Serao 6); Palermo 6 (21’ st Limonelli 6), Candiano 5, Acquadro 6, Pistolesi 7; Alma 6 (50’ Falla sv), Maggio 6,5, Longo 5,5 (1’st Di Grazia 6). A disp: Di Silvestro, Russotto, Convitto, Parisi. All. Turati 6,5.

 

Arbitro: Daniele Aronne di Roma 6,5(Roselli di Avellino- El Hamdaoui di Novi Ligure)

 

Note: Spettatori circa 600. Espulso al 42’ pt Candiano, reo di aver colpito Viglianisi. Ammoniti: Puzone, Baldan e Spinelli del Siracusa, Panarello e Vigliniasi del Paternò. Angoli 2-3. Recuperi: PT 3’. ST 7’

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Catania, al Policlinico Tac e risonanze magnetiche anche di sera e giorni festivi

“Si punta ad implementare l’efficienza dei servizi radiologici e mirare all’azzeramento delle liste d’attesa per le prenotazioni effettuate nel 2024 tramite il Centro unico prenotazioni (Cup)”. A dirlo l’azienda ospedaliero universitario Policlinico “G. Rodolico -San Marco”

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Importanti novità in arrivo per la sanità catanese. Tac e risonanze magnetiche al Policlinico di Catania saranno eseguite anche di sera, dopo le 20, e nei giorni festivi. Ad annunciarlo la stessa azienda ospedaliero universitaria la quale punta ad “implementare l’efficienza dei servizi radiologici e mirare all’azzeramento delle liste d’attesa per le prenotazioni effettuate nel 2024 tramite il Centro unico prenotazioni (Cup)”.

L’estensione di orario e giorni, secondo il Policlinico di Catania, “darà anche la possibilità di scegliere orari più comodi, riducendo il disagio per coloro che hanno difficoltà a ritagliarsi tempo durante la giornata lavorativa”. L’Azienda, inoltre, “potrà aumentare i tempi di utilizzo delle apparecchiature diagnostiche durante la giornata, riservando più spazio agli esami dei pazienti ricoverati”.

“Questo approccio – si sottolinea dalla struttura – contribuirà a ridurre anche i tempi di degenza. Il nuovo sistema è operativo da oggi, con la finalità di incrementare l’offerta assistenziale a fronte di richieste provenienti da tutta la provincia, mettendo in campo uno dei progetti condivisi con l’assessorato Regionale alla Salute”.

 

 

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giudiziaria

Catania, inchiesta “Pandora”, chiesti 8 anni e 10 mesi per l’ex sindaco di Tremestieri Santi Rando

Si tratta di una indagine svolta dai carabinieri su presunte infiltrazioni della criminalità organizzata ed episodi di corruzione al comune di Tremestieri Etneo.

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La Procura di Catania ha chiesto la condanna dei dieci imputati del processo, che si celebra con il rito abbreviato, dell’inchiesta Pandora nata su indagini dei carabinieri su presunte infiltrazioni della criminalità organizzata ed episodi di corruzione al Comune di Tremestieri Etneo.

L’accusa, rappresentata dai pm Rocco Liguori, Fabio Saponara e Santo Distefano, ha chiesto al gup Ottavio Grasso di condannare l’ex sindaco di Tremestieri Etneo, Santi Rando, a otto anni e dieci mesi di reclusione per voto di scambio politico mafioso per le amministrative del 2015 e per alcuni presunti casi di corruzione.

La Procura, come riporta il sito lasicilia.it, ha sollecitato nove anni e sei mesi per Pietro Alfio Cosentino, accusato di concorso esterno e voto di scambio-politico mafioso e indicato dall’accusa come il collegamento tra politica e Cosa nostra, anche per la parentela con il boss Vito Romeo, suo cognato, per cui sono stati chiesti sei anni di reclusione. Sei anni sollecitati anche per Francesco Santapaola, figlio di Salvatore “Colluccio” e cugino di secondo grado dello storico capomafia Benedetto.

A conclusione della requisitoria i pm hanno chiesto anche la condanna di Antonio Battiato a cinque anni e quattro mesi, di Salvatore Bonanno a un anno, di Domenico Cucinotta a tre anni e sei mesi, di Antonio Cunsolo a cinque anni e quattro mesi, di Giuseppe Ferlito a quattro anni e quattro mesi e di Giovanni Naccarato a sei anni.

Battiato e Cunsolo sono i due carabinieri accusati di corruzione assieme al deputato regionale della Lega Luca Sammartino, che è stato rinviato a giudizio con la stessa accusa per avere chiesto ai due militari dell’Arma di bonificare la sua segreteria politica dalla possibile presenza di microspie. Su quest’ultima accusa, visto che gli uffici erano nella titolarità dell’allora senatrice, ora deputata della Lega, Valeria Sudano, compagna di Sammartino, è stata chiamata a decidere la Corte costituzionale. La corte dovrà valutare l’utilizzabilità delle intercettazioni fatte dai carabinieri in quei locali che erano in uso a una parlamentare.

 

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