Connect with us

Eventi

Catania, cerimonia del 211° anniversario di fondazione dell’Arma dei Carabinieri

Il comandante provinciale dei carabinieri ha dedicato un pensiero ai giovani militari carabinieri che prestano servizio in località isolate o difficili: “Sono veri custodi della prossimità”

Pubblicato

il

A Catania in Piazza Franco Battiato, affacciata sul lungomare del quartiere Ognina, si è svolta la cerimonia commemorativa del 211° anniversario di fondazione dell’Arma dei Carabinieri, alla presenza delle principali Autorità civili, militari, giudiziarie e religiose del territorio.

L’evento ha avuto inizio con il Comandante Provinciale che ha passato in rassegna i reparti schierati, seguito dalla lettura del messaggio augurale del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e dell’Ordine del Giorno del Comandante Generale dell’Arma, Gen. C.A. Salvatore Luongo. Il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Catania, Generale di Brigata Salvatore Altavilla ha, poi, preso la parola per pronunciare il suo discorso ufficiale.

“Siamo in un posto che sintetizza, a mio parere, come pochi altri, l’identità di questa splendida città” perché “è dovere delle Istituzioni non solo recuperare alla legalità territori in difficoltà, ma anche non trascurare ciò che è stato ricondizionato .Incrociare il vostro sguardo – ha detto loro il generale Altavilla – significa per noi carabinieri comprendere i bisogni del presente per potervi sostenere e al tempo stesso aiutarvi a costruire il futuro”. Un passaggio è stato, poi, dedicato ai giovani carabinieri che prestano servizio in località isolate o difficili. A loro, il comandante provinciale ha voluto esprimere pubblicamente il proprio sostegno, in quanto “veri custodi della prossimità”. Il generale ha sottolineato di aver voluto che la loro presenza, in questa occasione, fosse quanto più numerosa possibile, perché “rappresentano la più autentica testimonianza dell’impegno e del sacrificio: sono carabinieri che non sempre, e comunque non subito, trovano contesti ospitali fuori dalle caserme”.

“Le strade dritte – ha sottolineato il generale Altavilla – sono quelle che danno poche o nessuna emozione. I luoghi di lavoro più sacrificanti sono quelli che costruiscono le gratificazioni più autentiche”. Il comandante ha ricordato l’attività operativa svolta nell’ultimo anno dalle 61 stazioni dei carabinieri presenti in 51 dei 58 comuni della provincia, che sono intervenute per il 72% dei reati complessivi, esprimendo oltre 48.000 pattuglie — una media di 133 al giorno – anche in aree impervie.

Importante anche il lavoro svolto a tutela delle donne: 839, su un totale di 1.100, le denunce per reati di genere ricevute dall’Arma catanese lo scorso anno, il 76% del totale. L’Arma si è distinta, inoltre, nel contrasto e nella prevenzione delle truffe agli anziani, e grazie anche alla collaborazione con l’arcivescovo di Catania e i vescovi di Acireale e Caltagirone, con il coinvolgimento dei comandanti di compagnia e stazione, sono stati organizzati incontri nelle chiese, per fornire consigli utili per prevenire i raggiri, un’attività che in alcuni casi ha portato anche ad arresti in flagranza.

Il generale ha quindi sintetizzato i principali risultati conseguiti dai reparti specializzati: il Nas ha sequestrato oltre 183 tonnellate di alimenti nocivi e accertato 135 reati; il Nil ha controllato 1.214 posizioni lavorative, riscontrando 564 irregolarità, tra cui 256 casi di lavoro nero. Il Noe, il Centro anticrimine natura, i carabinieri forestali e lo squadrone eliportato Cacciatori hanno realizzato un’intensa attività di contrasto all’inquinamento, di protezione ambientale e di sicurezza in aree urbane e rurali ad alta criticità, rinvenendo armi, esplosivi e ingenti quantità di droga.

Decisivo il supporto del nucleo cinofili di Nicolosi e dell’elinucleo di Fontanarossa, impiegato anche nelle operazioni di soccorso, rilievo ambientale e localizzazione di persone scomparse. Un momento di particolare commozione è stato riservato ai 51 militari feriti in servizio, di cui 18 a causa di aggressioni, e ai caduti, tra cui il ricordo sentito dell’appuntato Giuseppe Librizzi, scomparso dopo un lungo coma seguito dopo un grave incidente mentre era in servizio.

etna

Castiglione di Sicilia, Sciaranuova Festival 2025: “Piani Inclinati”

Equilibri precari e nuove prospettive sotto l’Etna

Pubblicato

il

Il Sciaranuova Festival giunge alla sua nona edizione con un titolo evocativo e intrigante: “Piani Inclinati”. Questa espressione suggerisce traiettorie oblique, scivolamenti inaspettati e delicate instabilità, elementi ideali per un’edizione che invita il pubblico a esplorare nuove prospettive attraverso il teatro, la musica e la parola. In programma il 26 luglio, 1 e 2 agosto, “Piani Inclinati” è un invito a lasciarsi trasportare in sentieri obliqui tra arte e pensiero, nel paesaggio unico della Sciaranuova di Planeta.

Se Jean Anouilh diceva che “con la tragedia si sta tranquilli: una volta caricata la molla, fa tutto da sé”, quest’anno sotto il vulcano non si portano tragedie, ma ci si sente comunque su piani inclinati, sia letteralmente che metaforicamente. Letteralmente, perché in tutti gli spettacoli di questa stagione compare una tastiera (synth, classica o da cabaret), rendendo la musica il leitmotiv che attraversa l’intero cartellone. Metaforicamente, in questi tempi di incertezze, contraddizioni e rari punti fermi, per mantenere l’equilibrio su un piano inclinato non si può stare immobili: un moto perpetuo ed elastico, per quanto scomposto, può alimentare la speranza di restare in piedi, senza nessuna certezza.

Il teatro, sismografo imprescindibile, ci aiuta a registrare questi movimenti sotterranei di adattamento e reazione al mondo circostante, moti tellurici o dell’anima che a volte nemmeno percepiamo, ma che il teatro capta, porta in superficie e ostenta. Per questo siamo giunti alla nona edizione.

Il festival si apre con “La Meraviglia” di Sonia Antinori, in scena sabato 26 luglio alle ore 21.00, una storia di scienza che si perde nella leggenda e nel mito, un crocevia tra pensiero illuminista e magico che ci riporta alla scoperta seicentesca della pietra fosforescente “lapis bononiensis”, narrata da Carla Manzon e Tommaso Girardi. Si prosegue poi con “DEGENERATA!” di e con Ernesto Tomasini, in programma venerdì 1 agosto, un salto nel cabaret dei folli e sperimentali anni ’30, simbolo ed espressione massima di quell’epoca e di quella società sfrenate ed effervescenti. Il nostro sentiero si conclude con “La Moltiplicazione degli occhi”, gli accordi e disaccordi ironici e rarefatti di Ivan Talarico, voce di Radio3, che rilegge e reinterpreta grandi e piccoli autori, musica leggera e non, in scena sabato 2 agosto. Siamo dunque lontani dai confortanti territori della tragedia amata da Anouilh; piuttosto, i nostri sono piani sgangherati, distorti, sghembi, ma pur sempre inclinati.

Continua a leggere

Eventi

Caltagirone, la Scala si accende per San Giacomo: uno spettacolo di luce e devozione

Oltre 3700 coppi illuminano i 142 gradini della Scala di Santa Maria del Monte

Pubblicato

il

FOTO ANDREA ANNALORO

Emozione, arte e spiritualità si sono fuse ieri sera a Caltagirone nello spettacolo unico al mondo della Scala Illuminata, cuore pulsante dei festeggiamenti in onore di San Giacomo, patrono della città.

Alle 21:30, i 142 gradini della monumentale Scala di Santa Maria del Monte si sono accesi in un tripudio di colori e suggestioni. Oltre 3700 coppi luminosi, disposti con precisione millimetrica, hanno dato vita all’opera “Giubileo 2025 – Pellegrini di Speranza”, firmata dal maestro Giuseppe Ales. L’opera, ispirata al messaggio di speranza di Papa Francesco, ha unito simboli religiosi e tradizione locale: l’aquila, lo stemma del Giubileo e l’anno 2025 racchiusi in un prezioso disegno floreale e geometrico che richiama la ceramica calatina.

Un pubblico numeroso e commosso ha assistito all’accensione, preceduta da solenni Vespri nella Basilica di San Giacomo e dalla sfilata del Senato Civico con carrozze storiche e nuova bandiera. Alle 22, lo spettacolo si è chiuso con i fuochi della Notte di San Giacomo, che hanno illuminato il cielo sopra la Scala.

Ma la magia non è finita: questa sera, venerdì 25 luglio, andrà in scena un nuovo disegno, firmato Maurizio Piazza, che raffigura il fercolo di San Giacomo portato a spalla, circondato da angeli, motivi floreali e simboli jacopei. Saranno utilizzati 3649 coppi per comporre questo nuovo capolavoro di luce, sempre curato con maestria da Mario Russo e le sue figlie, eredi di una tradizione che vive dal 1860.

L’appuntamento si rinnova anche ad agosto, per la festa di Maria Santissima del Ponte, quando la Scala tornerà a brillare come un “arazzo di fuoco”, simbolo della fede e dell’identità calatina.

Continua a leggere

Trending