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Cronaca

Catania, 37enne avrebbe rubato del denaro al parroco che gli aveva offerto un lavoro

Ha chiesto aiuto in denaro al prete che però l’ha fatto lavorare come operaio, ma alla fine gli avrebbe sottratto, dopo qualche giorno, 300 euro dal borsello

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A Catania un uomo di 37 anni è stato denunciato per furto: avrebbe chiesto aiuto in denaro al parroco che gli offre un lavoro come operaio per sistemare la facciata della chiesa ma gli avrebbe sottratto dopo qualche giorno 300 euro dal borsello.

In particolare il 37enne ha accettato il lavoro ma qualche giorno dopo si sarebbe introdotto nella sagrestia, rovistando nel borsello del sacerdote, rubando il denaro per poi fuggire.

A denunciare l’accaduto è stata la vittima, parroco in una chiesa nei pressi di piazza Cavour. Ai carabinieri ha raccontato di avere ricevuto alcuni giorni prima la visita di un uomo che, lamentando difficoltà economiche, gli aveva chiesto un aiuto in denaro. Il sacerdote, comprendendo il suo stato di disagio, gli avrebbe offerto una fornitura di generi alimentari, offerta che l’uomo avrebbe rifiutato continuando a chiedere esclusivamente denaro. Nonostante tutto il parroco avrebbe proposto all’uomo di farlo lavorare insieme ad altri operai ai quali aveva commissionato lavori di rifacimento della facciata della chiesa aggiungendo che sarebbe stato ricompensato con una somma di denaro, proposta questa accettata dal 37enne, che gli aveva lasciato anche il proprio recapito telefonico.

Il furto sarebbe avvenuto pochi giorni dopo mentre il sacerdote era impegnato con un operaio all’esterno della chiesa. Alla presenza dei fedeli l’uomo avrebbe fatto il suo ingresso in sagrestia ed avrebbe rovistato nel borsello del parroco appropriandosi del denaro. L’autore del furto, a dire dei testimoni, avrebbe agito con una nonchalance tale da indurre tutti a pensare che fosse stato autorizzato dallo stesso prete. I militari sono risaliti al presunto autore, che è stato riconosciuto dai testimoni.

ARS

Sicilia, ARS: si dimette la portavoce di Galvagno, indagata per corruzione l’assessore Amata

Al centro dell’indagine fondi pubblici per eventi culturali e presunti incarichi in cambio di finanziamenti

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L’assessore regionale allo Sport della Regione Siciliana, Elvira Amata, risulta indagata per corruzione per l’esercizio della funzione nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Procura di Palermo, la stessa in cui è coinvolto anche il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno.

I militari della Guardia di Finanza hanno notificato ad Amata un avviso di proroga delle indagini. La notizia è stata confermata dal suo legale, l’avvocato Sebastiano Campanella, che ha dichiarato: “Abbiamo ricevuto la richiesta nei mesi scorsi, che ora sarà stata accolta dal gip. In questa fase non abbiamo però ulteriori informazioni, né accesso ad atti dell’indagine. Non abbiamo ricevuto altre notifiche.”

L’inchiesta ruota attorno all’assegnazione di contributi per eventi culturali a fondazioni ed enti, che -secondo l’ipotesi accusatoria – sarebbero stati elargiti in cambio di incarichi e consulenze destinati allo staff del presidente Galvagno. Quest’ultimo è indagato per corruzione, insieme alla sua portavoce Sabrina De Capitani, che si è nel frattempo dimessa dall’incarico.

Coinvolti anche Caterina “Marcella” Cannariato, presidente della Fondazione Dragotto, Nuccio La Ferlita, imprenditore specializzato nell’organizzazione di eventi, e Marianna Amato, dipendente della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana. Le indagini sono tuttora in corso.

Intanto il presidente dell’ARS, Galvagno, che aveva fatto sapere di riferire in aula entro l’8 luglio per esporre le proprie ragioni, ha fatto sapere che anticiperà a domani, 1 luglio,  alle 14:00, mettendo da parte altri impegni istituzionali. 

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Cronaca

Belpasso, grave incidente:motociclista trasportato in elisoccorso

Impatto tra una Lancia Musa ed una Moto, ad avere la peggio il centauro, un 62enne di Nicolosi

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Grave incidente stradale  nel pomeriggio di oggi, intorno alle 17:30, lungo la circonvallazione di Belpasso, in via Giovanni Paolo II, nei pressi della rotonda che immette su via Scuole Medie.

Coinvolti una moto di grossa cilindrata (una Moto Guzzi 750) e una Lancia Musa, che secondo una prima ricostruzione procedevano nella stessa direzione di marcia quando, per cause ancora da accertare, sono entrati in collisione.

Ad avere la peggio è stato il motociclista, un uomo di 62 anni residente a Nicolosi, che ha perso il controllo del mezzo ed è caduto rovinosamente sull’asfalto, riportando gravi ferite.

Immediato l’intervento dei soccorsi.  Sul posto sono giunte due ambulanze del 118 e l’elisoccorso, atterrato nel parcheggio adiacente alle scuole medie. L’uomo è stato intubato e trasportato in codice rosso all’ospedale Cannizzaro di Catania, dove si trova in condizioni critiche.

I veicoli coinvolti sono stati posti sotto sequestro. Le indagini per chiarire l’esatta dinamica dell’incidente sono in corso a cura della Polizia Municipale di Belpasso, con il supporto dei Carabinieri della stazione locale, che si sono occupati della gestione del traffico.

La circonvallazione è rimasta temporaneamente chiusa al traffico, con deviazioni predisposte per agevolare le operazioni di soccorso e i rilievi delle forze dell’ordine.

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