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Cronaca

Catania, controlli della polizia in città, ma anche ad Adrano, Acireale e Caltagirone

Con l’operazione “Ampio Raggio” la Questura ha puntato a reprimere ogni forma di illegalità, cinturando diverse aree della provincia etnea

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Operazione  “Ampio Raggio” da parte della polizia di stato di Catania che ha interessato il territorio provinciale compreso anche il capoluogo etneo. L’operazione portata a termine dalle forze dell’ordine è finalizzata a consolidare il totale controllo del territorio dello Stato e a reprimere ogni forma di illegalità. La strategia operativa è stata improntata alla ricerca della totale “perimetrazione” dell’area d’azione, sull’intera provincia, caratterizzata da una serie di posti di blocco attivi sul territorio.

Il tutto ha permesso di assicurare non solo la prevenzione dei reati, ma ha trasmesso alla cittadinanza una realistica percezione di sicurezza. E tale operazione, introdotta sul finire del 2019 e che continuerà costantemente, è arrivata alla undicesima edizione. Complessivamente, oltre alle pattuglie ordinariamente e giornalmente presenti della Squadra Mobile, Squadra Volante, della Digos e delle specialità della Polizia di Stato, sono stati dispiegati in via straordinaria  ulteriori 30 equipaggi, composti da agenti dei Commissariati cittadini, della Squadra Mobile, del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale, della Sezione di Polizia Stradale, della Polizia Ferroviaria e della Polizia di Frontiera Aeroportuale, dei Cinofili dell’UPGSP e del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, compresi  i territori sotto la giurisdizione dei Commissariati di Adrano, Caltagirone e Acireale con posti di controllo strategici in modo da garantire la massima efficacia. 

La città è stata suddivisa in diverse aree all’interno delle quali sono stati individuati diversi obiettivi ritenuti particolarmente sensibili sotto il profilo della sicurezza.  A cura della Polizia Ferroviaria è stata controllata stazione FS Catania Centrale. Ad Acireale, invece, posti di blocco nei pressi della Stazione Vecchia, Via Kennedy e Corso Italia. Ad Adrano in via Casale Greci, contrada Naviccia, via Madonna Santissime delle Grazie. A Caltagirone in via Santa Maria di Gesù, via Circonvallazione, via Mons. Sturzo.

Solo nel corso di questo servizio sono state controllate 127 persone e 74 veicoli, le contestazioni per infrazioni al C.d.S. sono state 12, di cui 2 per guida senza patente e una per mancanza di copertura assicurativa R.C.A. Grande attenzione è stata data anche alla verifica del rispetto delle vigente normativa in materia sanitaria e per questo sono stati effettuati controlli mirati al contenimento della diffusione del virus: sono state ritirate 50 autocertificazioni ed è stata elevata una sanzione per spostamento senza giustificato motivo.  Ai risultati conseguiti con l’operazione “Ampio Raggio, si aggiungono quelli dei  controlli effettuati dalle volanti della Questura che, nei due giorni appena trascorsi, hanno controllato 284 persone e 331 veicoli.

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Cronaca

Paternò, celebrazione del 2 giugno, Festa dalla Repubblica

“Il 2 giugno è un momento solenne che celebra i valori repubblicani e il legame tra istituzioni e comunità” dicono dal comune

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Anche Paternò ha celebrato il 79° anniversario della nascita della Repubblica Italiana,  nata dalla volontà del popolo italiano espressa con il referendum del 2 giugno 1946. Una giornata per riaffermare i principi di libertà, uguaglianza e democrazia sanciti dalla nostra Costituzione.

Le celebrazioni ufficiali si sono aperte con il tradizionale corteo che, partendo da Palazzo Alessi, ha attraversato il cuore della città fino a Piazza Santa Barbara, dove si è svolta la cerimonia conclusiva con la deposizione di una corona d’alloro al Monumento ai Caduti. Al corteo hanno preso parte il Sindaco Nino Naso e la Giunta Comunale, le autorità militari, i cittadini e numerose associazioni di volontariato e combattentistiche, tutti uniti per rendere omaggio a coloro che hanno sacrificato la propria vita per la libertà.

Tra le autorità presenti: il Capitano Marco Savo, Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Paternò; il Maresciallo Franco Iervolino, Comandante della Stazione dei Carabinieri di Paternò; il Comandante della Guardia di Finanza di Paternò, Niccolò Prosperi; e il Vice Comandante della Polizia Municipale, Giuseppe Rizzo, unitamente ad altri ufficiali e rappresentanti delle forze dell’ordine in servizio presso le rispettive stazioni.

Sempre in mattinata, il Sindaco Nino Naso ha preso parte, su invito di S.E. il Prefetto di Catania, Pietro Signoriello, alle celebrazioni ufficiali organizzate nel capoluogo etneo, rappresentando la comunità paternese insieme ai primi cittadini della provincia, in un’occasione importante per rafforzare il senso di unità e collaborazione istituzionale.

“Il 2 giugno è un momento solenne che celebra i valori repubblicani e il legame tra istituzioni e comunità” dicono dal comune di Paternò.

 

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Cronaca

Catania, convalidato arresto di John Obama, accusato dell’omicidio del 30enne Santo Re

Il 37enne extracomunitario, irregolare sul territorio nazionale, si è avvalso della facoltà di non rispondere nell’interrogatorio di garanzia tenutosi oggi

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John Obama, il 37enne posteggiare abusivo, originario dello Zimbabwe, accusato dell’omicidio di Santo Re, il pasticciere trentenne del bar “Quaranta”, ucciso a coltellate il 30 maggio scorso, nel lungomare Ognina di Catania, si è avvalso della facoltà di non rispondere nell’interrogatorio di garanzia tenutosi nella mattinata di oggi.

Il GIP ha convalidato il provvedimento e ha emesso nei confronti dell’indagato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il procuratore aggiunto Fabio Scavone, che coordina le indagini delle volanti e della squadra mobile della Questura di Catania, ha conferito l’incarico per l’autopsia che sarà eseguita domani. Ad accusare il 37enne sono due testimoni oculari e le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona.  L’indagato, che è fuggito dal luogo del delitto a piedi, quando è stato bloccato da agenti delle volanti, aveva i vestiti e le mani sporche di sangue. L’analisi delle immagini di videosorveglianza ha permesso di ricostruire le fasi dell’omicidio: Santo Re, terminata la giornata lavorativa, si è avviato verso la macchina parcheggiata nella discesa che conduce al porticciolo di Ognina.

Non appena è arrivato a metà della rampa, l’arrestato, che il pasticciere conosceva come posteggiatore abusivo che operava illegalmente in quella zona, gli si è parato davanti. Dopo qualche secondo, il 37enne ha sferrato alcuni fendenti in direzione del giovane che ha provato invano a difendersi indietreggiando.

La vittima, nonostante le gravissime ferite, è fuggita in direzione del bar Quaranta dove lavorava per chiedere aiuto, mentre il presunto assassino è fuggito. Proprio davanti al bar sostava in quei minuti un’ambulanza, che ha soccorso il pasticcere, accompagnandolo al vicino ospedale Cannizzaro dove poco dopo è morto nonostante tutti i tentativi dei medici per salvarlo. I colleghi di lavoro di Santo Re hanno riferito che la vittima conosceva bene l’indagato, al quale spesso tutti loro offrivano da mangiare.

 

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