Connect with us

In Primo Piano

Catania, emergenza coronavirus in città: due casi sospetti all’ASP etnea

I contagiati sono due dipendenti degli uffici centrali; attivate dall’ASP tutte le misure di sanificazione e contenimento

Pubblicato

il

Ci sono due casi sospetti di coronavirus all’ ASP di Catania. I contagiati sono due dipendenti degli uffici centrali. In una nota stampa l’Azienda Sanitaria Provinciale etnea ha specificato che sono “state attivate immediatamente tutte le misure di sanificazione e contenimento previste, anche in armonia con le disposizioni specifiche per gli operatori sanitari di cui al Decreto legge 9 marzo 2020, n. 14.” DA quanto affermato dall’ASP i due dipendenti sono a domicilio e le loro condizioni di salute non destano preoccupazione; non svolgono attività sanitarie e non sono adibiti a servizi di sportello o di contatto diretto con il pubblico. La Direzione Strategica è in sede e in piena operatività. Gli Uffici di diretta collaborazione sono attivi e stanno coordinando le attività per l’implementazione di tutte le misure nazionali e regionali per il contenimento e il contrasto del diffondersi del Covid-19. Attivate inoltre modalità di lavoro agile.

Intanto sull’Isola sono aumentati i casi di coronavirus. Dai 54 di ieri si è passato ai 62 di oggi: si tratta di un dato aggiornato alle 12 di oggi dalla Regione Sicilia all’Unità di crisi nazionale. Ma due terzi dei pazienti contagiati sono a casa, anche se in isolamento, e due sono guariti. Diciannove sono i pazienti attualmente in ospedale e di questi solo uno è in terapia intensiva per precauzione. Dall’inizio dei controlli, i laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) hanno analizzato 955 tamponi, di cui 881 negativi e 12 in attesa dei risultati. Al momento, quindi, sono stati trasmessi all’Istituto superiore di sanità 62 campioni, otto in più di ieri, di cui 16 già validati da Roma (cinque a Palermo e undici a Catania). In 41 sono in isolamento domiciliare. 19 pazienti in ospedale, sette sono ricoverati a Palermo, cinque a Catania, due a Messina, uno a Caltanissetta, tre ad Agrigento e uno a Enna.

Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Chiesa

Catania, Giubileo dei politici e dei sindaci, arcivescovo Renna:”Politica è servizio, carità, inclusione sociale”

“Tutte le società che escludono – ha detto monsignor Renna – prima o poi pagano le conseguenze dell’esclusione di persone dal loro interesse, sia perché si impoveriscono, sia perché creano un conflitto sociale, invece di prevenirlo”.

Pubblicato

il

Servizio, amore politico, opzione preferenziale per i poveri sono i tre messaggi consegnati dall’arcivescovo di Catania Luigi Renna ai politici e agli amministratori locali presenti oggi in Cattedrale per il Giubileo che li riguardava.

All’evento erano presenti il nuovo prefetto di Catania, Pietro Signoriello, il sindaco della città etnea Enrico Trantino, sindaci e amministratori di molti comuni della diocesi e della provincia, deputati nazionali e regionali.

La cerimonia del Giubileo dei politici e degli amministratori locali è stata curata dall’Ufficio Problemi sociali e Lavoro dell’arcidiocesi diretto da don Alfio Carbonaro, e dall’Istituto di formazione all’Impegno sociale e politico “Sant’Agata per Catania”, presieduto dall’ex prefetto Claudio Sammartino.

“Il potere per un cristiano – ha detto l’arcivescovo nell’omelia – è servizio, ed ha la sua icona ispiratrice nel gesto della lavanda dei piedi, con il quale Cristo ha voluto dire che regnare, custodire, salvare, è servire umilmente. Nel servire si ha cura di tutti, anche degli avversari. La sfida di Gesù è quella di non avere avversari, di non considerarli tali, ma di lavare i piedi anche a colui che lo avrebbe tradito”.

Per questo la politica si trasforma in atto di carità. “È carità – ha specificato mons. Renna – stare vicino a una persona che soffre, ed è pure carità tutto ciò che si fa, anche senza avere un contatto diretto con quella persona, per modificare le condizioni sociali che provocano la sua sofferenza. Se qualcuno aiuta un anziano ad attraversare un fiume – e questo è squisita carità –, il politico gli costruisce un ponte, e anche questo è carità.

Se qualcuno aiuta un altro dandogli da mangiare, il politico crea per lui un posto di lavoro, ed esercita una forma altissima di carità che nobilita la sua azione politica». In terzo luogo, l’arcivescovo ha insistito sull’opzione preferenziale per i poveri, che nell’azione politica tende a includere.

“Tutte le società che escludono – ha detto monsignor Renna – prima o poi pagano le conseguenze dell’esclusione di persone dal loro interesse, sia perché si impoveriscono, sia perché creano un conflitto sociale, invece di prevenirlo. Prendersi cura dei quartieri poveri ad esempio quando si redige un PUG, prendersi cura delle condizioni di lavoro, di tutto ciò che permette uno sviluppo che sia non solo la crescita economica di pochi, fa sì, che in una città regni il buon governo”.

“Nel passato – ha anche detto l’arcivescovo Renna – la Chiesa in Italia sembrava rivolgersi solo a quei cattolici che vivono un impegno in un partito di ispirazione cattolica. Ma la Chiesa, comunità dei credenti, non può privilegiare un movimento o un partito rispetto ad altri, bensì chiede di testimoniare nella vita politica e nell’amministrazione, l’adesione ai valori che la fede cristiana ci ispira”.

L’arcivescovo ha concluso la sua omelia consegnando ai politici e agli amministratori presenti in Cattedrale una frase di un grande politico di origine siciliana, Giorgio La Pira, il sindaco santo di Firenze. «…Io devo intervenire – scriveva La Pira -perché quelle disuguaglianze siano eliminate e perché la fraternità, alla quale io credo, sia trascritta nelle istituzioni sociali, diventi fraternità di fatto. La conclusione, dunque è questa: è anticristiana l’affermazione secondo cui il cristianesimo dovrebbe restare indifferente ai regimi sociali. La concezione cattolica è “interventista”: mira a trasformare la totalità dell’ordine umano -individuale e sociale- per adattarlo tutto alle supreme finalità dell’uomo».

 

 

Continua a leggere

Cronaca

Catania, stagione estiva, in azione sulle coste ioniche moto d’acqua della Polizia

Tutti i giorni gli operatori della Questura etnea pattugliano la costa, dalla Playa fino ad Acitrezza. Il servizio è partito nella giornata di ieri

Pubblicato

il

La Polizia di Stato ha dato avvio, anche per la stagione estiva 2025, al controllo del territorio della fascia costiera mediante l’impiego di operatori a bordo di moto d’acqua.

I 4 poliziotti della Squadra Volanti, che hanno superato un corso di abilitazione presso il CNES di La Spezia, centro di eccellenza della Polizia di Stato deputato alla formazione delle squadre nautiche e dei sommozzatori, sono già operativi da ieri. I poliziotti sono stati formati non solo per l’attività di repressione di eventuali condotte contrarie a quanto previsto dal codice della navigazione, ma anche per garantire il soccorso in acqua.

L’obiettivo, anche per la stagione estiva 2025, è quello di prevenire condotte illecite che possano mettere in pericolo i bagnanti ed i diportisti, vigilando sui 30 km di coste catanesi. Il pattugliamento quotidiano della costa consentirà, in piena sinergia con gli altri enti preposti, di contribuire al soccorso in mare, grazie soprattutto alla tipologia dei mezzi utilizzati che permettono l’intervento in acque basse, dove non possono arrivare i gommoni e le motovedette di grandi dimensioni.

Tutti i giorni gli operatori della Questura etnea pattugliano la costa, dalla Playa fino ad Acitrezza, al fine di suggerire i migliori comportamenti da tenere in mare, così da scongiurare gravi incidenti.

Ulteriore compito dei poliziotti impiegati in tale servizio è quello di controllare che tutte le stazioni balneari, pubbliche e private, siano dotate del personale e delle dotazioni utili per il soccorso.

Inoltre, le cd. volanti del mare si occupano di garantire la sicurezza dei bagnanti e di tutti coloro che assistono o partecipano ad eventi, non soltanto ludici e sportivi, come possono essere regate veliche e gare di nuoto, svolgendo anche servizi di scorta a imbarcazioni e a personalità in occasione di vertici ed eventi istituzionali.

Continua a leggere

Trending