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Cronaca

Catania, liberato il 23enne rapito all’alba di ieri da due finti poliziotti

Sarebbe stato condotto presso gli uffici della Squadra Mobile di Via Ventimiglia che ha seguito le indagini dopo che i parenti ne avevano denunciato il rapimento.

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E’ stato “liberato” nel tardo pomeriggio di ieri, il 23enne G.B. rapito all’alba di ieri dalla sua abitazione, sita in via Calabrò nel rione San Cristoforo. Gli autori del rapimento sarebbero stati due uomini che si sarebbero presentati come poliziotti, i quali, dopo aver allontanato con violenza facendola cadere a terra la moglie del giovane, lo avrebbero caricato su un SUV Alfa Romeo per poi fare perdere le proprie tracce.

Sarebbe stato condotto presso gli uffici della Squadra Mobile di Via Ventimiglia che ha seguito le indagini dopo che i parenti ne avevano denunciato il rapimento. Non si conoscono ancora i dettagli del ritrovamento e le sue condizioni.

Il giovane era finito ai domiciliari dopo essere stato coinvolto in una violenta lite, avvenuta nel maggio scorso in un autonoleggio di Nesima.  In quella circostanza sono stati esplosi dei colpi di pistola dopo un acceso diverbio e danneggiati alcuni dei mezzi in esposizione. A denunciare il rapimento familiari dello scomparso, la moglie e la madre.

La vicenda è tutta da chiarire e si indaga senza escludere nessuna pista. L’ipotesi è che si tratti di una questione legata ad debito di droga non onorato. Il giovane è un personaggio già noto alle forze dell’ordine e avrebbe legami con un boss ergastolano della famiglia dei Santapaola.

Cronaca

Catania, danneggia auto e finge di essere incinta per evitare controlli, denunciata

I poliziotti, avviate le indagini, attraverso la visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti in zona, sono risaliti all’identità della donna, una catanese di 46 anni

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Avrebbe finto di essere incinta simulando un malessere per sottrarsi alle sue responsabilità dopo un tamponamento ed è stata denunciata a piede libero dalla Polizia di stato. Le indagini hanno preso avvio dalla querela presentata da una coppia di coniugi presso l’ufficio denunce del commissariato di “Borgo-Ognina”.

I coniugi, infatti, hanno raccontato agli agenti che, mentre si trovavano a bordo della loro autovettura in via Gabriele D’annunzio, sono stati tamponati da un’altra auto guidata da una donna che stava uscendo dal parcheggio.  A seguito del sinistro, l’auto dei due coniugi ha subito dei danni alla carrozzeria, ma la donna, scesa dall’auto, ha disconosciuto di averli cagionati. In particolare, la donna avrebbe detto che i graffi sulla carrozzeria fossero già esistenti, aggiungendo di trovarsi in stato interessante e di sentirsi poco bene. A quel punto, i proprietari dell’auto danneggiata hanno  chiamato il numero di emergenza 118 richiedendo l’intervento dei sanitari.

La donna, tuttavia, improvvisamente, servendosi della chiave della propria auto avrebbe  iniziato a graffiare la fiancata dell’auto dei due coniugi, risalendo in auto per poi, a gran velocità, lasciare il luogo dell’incidente. I  poliziotti del commissariato hanno avviato le indagini che hanno consentito, attraverso la visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti in zona, di risalire all’identità della donna, una catanese di 46 anni. Gli agenti hanno, altresì, appurato che in realtà la 46enne non sarebbe in stato interessante e che avrebbe simulato un malessere nel tentativo di sottrarsi alle sue responsabilità per il danno prodotto.

 

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Cronaca

Adrano, auto investe pedone in piazza Sant’Agostino

L’uomo è stato trasportato in codice rosso al San Marco di Catania

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Un adranita è stato investito intorno alle 19:30 di questa sera in piazza Sant’Agostino ad Adrano. Secondo le prime ricostruzioni sembrerebbe che il pedone che stava attraversando la strada sia stato preso in pieno da un’auto condotta da un anziano. Sul posto è intervenuta un’ambulanza di Eccedenza 118 supportata poi dal personale medico ed infermieristico della postazione 118 di Adrano che nel frattempo rientrava da un altro intervento di soccorso. Il giovane è stato immediatamente trasportato in codice rosso al San Marco di Catania con un importante trauma cranico.

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