E’ stato “liberato” nel tardo pomeriggio di ieri, il 23enne G.B. rapito all’alba di ieri dalla sua abitazione, sita in via Calabrò nel rione San Cristoforo. Gli autori del rapimento sarebbero stati due uomini che si sarebbero presentati come poliziotti, i quali, dopo aver allontanato con violenza facendola cadere a terra la moglie del giovane, lo avrebbero caricato su un SUV Alfa Romeo per poi fare perdere le proprie tracce.
Sarebbe stato condotto presso gli uffici della Squadra Mobile di Via Ventimiglia che ha seguito le indagini dopo che i parenti ne avevano denunciato il rapimento. Non si conoscono ancora i dettagli del ritrovamento e le sue condizioni.
Il giovane era finito ai domiciliari dopo essere stato coinvolto in una violenta lite, avvenuta nel maggio scorso in un autonoleggio di Nesima. In quella circostanza sono stati esplosi dei colpi di pistola dopo un acceso diverbio e danneggiati alcuni dei mezzi in esposizione. A denunciare il rapimento familiari dello scomparso, la moglie e la madre.
La vicenda è tutta da chiarire e si indaga senza escludere nessuna pista. L’ipotesi è che si tratti di una questione legata ad debito di droga non onorato. Il giovane è un personaggio già noto alle forze dell’ordine e avrebbe legami con un boss ergastolano della famiglia dei Santapaola.