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Catania, Loredana, musicoterapista nell’Hospice Garibaldi Nesima

Quando la musica diventa carezza

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Nel silenzio carico di emozioni dell’Hospice Garibaldi Nesima di Catania, dove la fragilità della vita si manifesta con tutta la sua intensità, c’è un suono che accarezza l’anima e lenisce il dolore: è la musica di Loredana, musicoterapista con una missione speciale. Le sue note non guariscono il corpo, ma accompagnano i pazienti nell’ultimo tratto del loro viaggio, donando conforto, pace e una nuova forma di comunicazione.

Loredana entra nelle stanze con il suo strumento e con un sorriso discreto, consapevole di muoversi in uno spazio delicato, dove ogni emozione merita rispetto. Si siede accanto ai pazienti, li ascolta, si sintonizza con i loro stati d’animo e lascia che sia la musica a parlare. Spesso, a guidarla sono i desideri stessi dei pazienti: una donna di 50 anni, racconta, chiede sempre suoni legati all’acqua – il mare, la pioggia, i ruscelli. “Ascolto il suo respiro, cerco di entrare in sintonia con le sue emozioni e con il suo dolore. Lei, durante la seduta, sussurra che è bellissimo e sorride ad occhi chiusi, come se le stessi massaggiando l’anima”.

Non è solo una questione emotiva: la musicoterapia ha effetti profondi anche sul piano fisiologico. Studi dimostrano che aiuta a regolare il battito cardiaco, rilassa il respiro affannoso e riduce la percezione del dolore. I pazienti trovano sollievo, l’ansia si attenua e una nuova quiete prende il posto dell’affaticamento. Ma il potere della musica va oltre il singolo individuo: anche i familiari, spesso impotenti di fronte alla sofferenza dei propri cari, trovano in essa un ponte per comunicare, un ultimo gesto d’amore che trascende le parole.

La musica – spiega Loredana – permette di rielaborare i vissuti, di riconciliarsi con il proprio passato, con gli altri e con se stessi. È uno strumento potente, soprattutto quando le parole non bastano più”. E così, nell’Hospice Garibaldi Nesima, le note di un’arpa si trasformano in abbracci invisibili, regalando ai pazienti e alle loro famiglie un dono prezioso: la possibilità di vivere l’ultimo viaggio con dolcezza, accompagnati dalla melodia della vita.

In Primo Piano

Catania, lotta ai reati ambientali: oltre 430 sanzioni in un mese

La Polizia al lavoro per il corretto smaltimento dei rifiuti per garantire decoro urbano

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Particolarmente attiva ad aprile la Sezione Ambientale della Polizia Municipale di Catania che ha avviato una vasta azione di controllo contro l’abbandono illecito di rifiuti, elevando complessivamente 433 sanzioni per un totale di oltre 144 mila euro.

Nello specifico, gli agenti, grazie a appostamenti strategici in diverse zone della città, tra cui Via Barcellona, Via Aurora, Via della Regione, l’incrocio tra Via Garibaldi e Via Della Palma, e quello tra Piazza delle Universiadi e Via Licciardi, hanno sorpreso ben 325 persone a conferire rifiuti in modo irregolare. Analoga azione è stata effettuata nella zona sud della città dove, grazie al sistema di videosorveglianza, sono stati identificati 108 soggetti intenti ad abbandonare rifiuti non conformi.

Un caso particolarmente grave si è verificato il 5 maggio in via Ungaretti, dove un 35enne è stato fermato a bordo di una moto ape carica di rifiuti. Il veicolo, sprovvisto di assicurazione e revisione, era guidato da un soggetto senza patente: è stato sequestrato insieme al carico.

L’Amministrazione comunale rinnova l’appello al rispetto delle norme sullo smaltimento dei rifiuti, invitando i cittadini a collaborare per il decoro urbano.

 

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Cronaca

Catania, salvata cavalla destinata, forse, alle corse clandestine

L’equino era stato confinato in uno spazio aperto, delimitato da un recinto fatto di filo spinato, senza cibo e acqua e presentava la punta delle orecchie mozzata

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Una cavalla di soli 2 anni era stata lasciata all’interno di un recinto, senza acqua né cibo, ma è stata salvata dalla Polizia di Stato, che l’ha sequestrata ed affidata ad un’azienda del ragusano che se ne prenderà cura in attesa di rintracciare il legittimo proprietario.

I poliziotti della Squadra a Cavallo della Questura di Catania, durante uno dei mirati servizi di prevenzione e repressione delle corse e della macellazione clandestina, hanno proceduto ad un controllo in viale Biagio Pecorino, dove era stata segnalata la presenza di un cavallo tenuto in condizioni di abbandono.

Gli agenti hanno potuto constatare, una volta giunti sul posto della segnalazione, che la cavalla era stata confinata in uno spazio aperto, delimitato da un recinto fatto di filo spinato, senza cibo e acqua e presentava la punta delle orecchie mozzata.

I poliziotti sono riusciti ad accertare che la cavalla era stata portata e rinchiusa in quel luogo circa sette giorni prima e che della stessa si prendevano cura alcuni ragazzini che ogni tanto passavano da lì lasciandole del cibo.

Unitamente alla Polizia di Stato era presente un medico del Dipartimento di Prevenzione – Servizio Veterinari dell’ASP di Catania, che, ha verificato la presenza del chip identificativo ma, date le precarie condizioni in cui l’animale era tenuto, ha ritenuto di dover procedere al suo sequestro, affidandolo ad un’azienda specializzata, in attesa di rintracciare ed identificare il suo proprietario.

 

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