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Cronaca

Catania, lotta alla pedopornografia, con l’operazione “Hello” arrestate 34 persone

Il procuratore Francesco Curcio ha specificato che il “fenomeno della pedopornografia online è in crescita,necessario prevedere delle misure più incisive di carattere restrittivo”

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E’scattata all’alba di oggi l’operazione “Hello” con la quale la Procura Distrettuale di Catania ha coordinato una attività investigativa a livello nazionale contro la pedopornografia e condotta dalla Polizia di stato. Oltre 500 operatori della Polizia Postale hanno eseguito115 attività di perquisizione domiciliare e informatica in 56 città italiane, arrestando 34 persone tutti maschi e d’età compresa tra 21 e 59 anni.  Gli indagati detenevano ingente materiale pedopornografico e decine di migliaia di file illegali.

L’operazione è stata condotta dal Centro operativo per la sicurezza cibernetica di Catania, con la collaborazione del Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online (Cncpo) del Servizio Polizia postale. L’operazione è stata illustrata nel corso di una conferenza stampa alla quale erano presenti il procuratore capo di Catania Francesco Curcio, il Questore di Catania Giuseppe Bellassai, Marcella La Bella dirigente Polizia Postale Catania, Ivano Gabrielli Direttore Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni e il sostituto procuratore Anna Trinchillo.

Dalle indagini è emerso che tre degli arrestati, oltre a detenere migliaia di file pedopornografici, avevano immagini e video autoprodotti con abusi sessuali su minori, vittime che sono state già identificate dagli operatori di Polizia. L’indagine, attraverso un’attività sotto copertura su una piattaforma di messaggistica istantanea, ha consentito alla Polizia postale di individuare diversi gruppi dediti allo scambio di materiale pornografico minorile, con bambini abusati in età infantile ed episodi di zooerastia con vittime minori.

L’identificazione degli utenti, che attivamente scambiavano immagini e video di pornografia minorile, ha richiesto un lungo lavoro di approfondimento, anche con approfondimenti investigativi all’estero disposti dalla Procura etnea. La gran parte degli indagati faceva ricorso a sofisticati sistemi di crittografia e all’archiviazione in cloud.

Il procuratore di Catania, Francesco Curcio, nel corso della conferenza stampa, ha specificato che il “fenomeno della pedopornografia online è in crescita e lo si deve contrastare, e noi lo contrastiamo ma naturalmente sarebbe necessario prevedere delle misure più incisive di carattere restrittivo nei confronti delle persone che fanno questo ignobile commercio”. L’indagine ha svelato la presenza di chat pedopornografiche all’interno di un social network, non tra i più diffusi. “Alcune di queste – ha rivelato il procuratore Curcio – erano frequentate da persone che avevano nick- name come ‘niño con animales’ e ‘niño primeros da zero a sei anni’.

L’indagine tratta fatti enormemente gravi con migliaia di bambini che resteranno segnati da questi abusi”.  “La Polizia postale di Catania ha aperto un vaso di Pandora, confermando che nel web si cercano di occultare metastasi che girano all’impazzata”, ha detto ancora il procuratore.

“Si fa moltissimo a livello internazionale” per combattere la pedopornografia e “tutto il materiale sequestrato sarà condiviso e riversato in gruppi di lavoro che mirano all’individuazione delle vittime, che poi è la nostra finalità, quella eticamente più alta ed è quella che poi porta a individuare gli abusati”, ha affermato il direttore del servizio della Polizia postale e delle comunicazioni, Ivano Gabrielli. “Questo – ha aggiunto – è un commercio che produce miliardi di euro in tutto il mondo. Dobbiamo pensare a questo come un fenomeno criminale che si nutre evidentemente di devianze e di criminalità individuale, ma che dietro prevede anche la presenza di organizzazioni criminali che in tutto il mondo organizzano produzioni di questo tipo”.

 

 

 

Cronaca

Catania, ruba prato sintetico: denunciato 46enne

Gli agenti hanno analizzato le registrazioni delle telecamere di sicurezza del punto vendita riuscendo a identificare il responsabile

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Aveva sottratto un ingente quantitativo di prato artificiale, ma il suo piano è stato rapidamente sventato dalla Polizia di Stato. Protagonista della vicenda un uomo di 46 anni, residente a Catania, che aveva trafugato circa 100 metri quadrati di erba sintetica da un esercizio commerciale specializzato in via Vincenzo Giuffrida, per un valore complessivo di oltre 4 mila euro.

Il furto è stato scoperto dal proprietario del negozio, che ha prontamente sporto denuncia presso il Commissariato “Borgo-Ognina”. Ai poliziotti ha raccontato che la merce era regolarmente esposta per la vendita, ma che si era improvvisamente accorto della sua sparizione.

Le indagini sono partite immediatamente. Gli agenti hanno acquisito e analizzato le registrazioni delle telecamere di sicurezza del punto vendita, riuscendo a identificare il responsabile. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati a reati contro il patrimonio, è stato rintracciato e accompagnato negli uffici del commissariato.

Dopo l’identificazione e gli accertamenti di rito, è scattata per lui la denuncia per furto aggravato. Naturalmente, fino a una eventuale condanna definitiva, vale il principio della presunzione di innocenza.

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Cronaca

A18, incidente tra Giarre e Fiumefreddo, coinvolta una cisterna di gasolio, traffico a rilento

Il conducente del camion ha riportato lievi ferite ed è stato trasportato all’ospedale di Giarre dal personale del 118

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Incidente stradale sull’A18 tra Giarre e Fiumefreddo nella mattinata di oggi poco dopo le ore 10: coinvolta nel sinistro una cisterna di gasolio. A tal proposito sono intervenuti i pompieri del distaccamento di Riposto per mettere in sicurezza i mezzi. Nello scontro sono rimasti coinvolti un’autovettura e un mezzo pesante adibito al trasporto di gasolio.

I vigili del fuoco hanno provveduto a mettere in sicurezza i veicoli, evitando ulteriori rischi dovuti alla presenza del carburante.  Il conducente del camion ha riportato lievi ferite ed è stato trasportato all’ospedale di Giarre dal personale del 118.

L’autostrada è rimasta transitabile su una sola corsia, in attesa dell’arrivo di un’autogru privata e di un mezzo per il travaso del gasolio dalla cisterna incidentata. Sul posto anche la Polizia Stradale e i sanitari del 118 per i rilievi e l’assistenza.

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