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Cronaca

Catania, morto l’imprenditore paternese Roberto Abate

Fondatore nel 1996 del  “gruppo Roberto Abate S.p.A.”, ha investito nel settore dei discount alimentari contribuendo alla nascita del centro commerciale “Etnapolis”

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E’ morto,  nelle scorse ore, a 87 anni l’imprenditore paternese  Roberto Abate, per anni leader nel settore della grande distribuzione e fondatore nel 1996 del  “gruppo Roberto Abate S.p.A.”.   Abate ha investito nel settore dei discount alimentari: dalla Gea, alla Alis, agli Ard fino a dare vita al centro commerciale “Etnapolis”, una intuizione imprenditoriale di grande successo che ha permesso la creazione di migliaia di posti di lavoro. Tuttavia nel corso degli anni il gruppo “Abate” è andato a incontro ad una crisi che ha portato progressivamente allo smantellamento di tutte le attività: nel 2018 il gruppo ha ceduto Etnapolis alla banca d’affari statunitense Morgan Stanley per 90 milioni di euro. Lo smantellamento del Gruppo è proseguito negli anni a seguire fino a quando è stato messo in liquidazione e il suo patrimonio è stato posto sotto sequestro dalla sezione fallimentare del Tribunale di Catania.

Parole di cordoglio per la morte dell’imprenditore paternese sono state espresse dal Senatore nonche ex sindaco di  Catania  Salvo Pogliese: “ E’venuto a mancare Roberto Abate, un caro amico e un grande imprenditore. È stato un uomo dalla grande intelligenza- scrive Pogliese sulla propria pagina social- e dal grande intuito imprenditoriale che ha saputo costruire un gruppo di valenza nazionale, innovando la grande distribuzione organizzata e il settore dei centri commerciali con la realizzazione di Etnapolis e dando, nel corso di tutta la sua attività, lavoro e opportunità a migliaia di siciliani. Se ne va un figlio nobile della nostra terra che mi ha sempre manifestato sincero affetto. Mi stringo a Nuccia, Salvatore, Marcello, Laura e agli adorati nipoti e invio loro un forte abbraccio”.

 

Cronaca

Catania, autopsia non fa chiarezza sulla morte della 38enne trovata impiccata

Saranno necessari altri esami supplementari e complementari ossia istologici e tossicologici

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foto "Repertorio"

Si è svolta questa mattina, al Policlinico di Catania, l’autopsia  sulla salma della 38enne trovata  impiccata, nei giorni scorsi, nel bagno dell’appartamento di villeggiatura sito a Fondachello, frazione marinara di Mascali, che la donna aveva preso in affitto assieme al compagno. Autopsia che non ha risolto tutti i dubbi : saranno necessari altri esami supplementari e complementari. In pratica saranno eseguiti esami istologici e tossicologici.

Ad effettuare l’autopsia il medico legale Cristoforo Pomara;  presente, come perito di parte, il dottore Raffaele Benanti, nominato dall’avvocato Francesco Marchese, legale del compagno della donna, che non è indagato, ma parte offesa nell’inchiesta. Intanto la Procura ha firmato il nulla osta per il rilascio della salma che è stata restituita ai familiari. La donna, da quanto verificato dai carabinieri della compagnia di Giarre che stanno indagando sul fatto, avrebbe avuto una lite con l’uomo, testimoniato dai diversi lividi presenti sulle braccia di entrambi e che poi avrebbe lasciato l’abitazione.Il corpo è stato trovato da uno dei figli della coppia.

La casa è stata trovata in ordine, e non è stato rinvenuto alcun messaggio da parte della donna. La coppia ha due figli Il compagno è stato sentito, come testimone, nella caserma dell’Arma da militari e dal sostituto procuratore di Catania di turno.  Al momento non è esclusa alcuna ipotesi sulle cause del decesso, compresa quella del suicidio

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Cronaca

Piana di Catania, attivata pompa di sollevamento del lago Biviere di Lentini

L’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni

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foto web- sito "Guidasicilia"

“E entrata in azione oggi la prima delle due pompe di sollevamento del lago Biviere di Lentini, nel Siracusano”. A dirlo il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani il quale ha evidenziato che con questa soluzione l’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni agricoli della Piana di Catania.

Nei prossimi giorni, sarà attivata una seconda pompa con la stessa capacità. I fondi per gli impianti, 600 mila euro, sono stati stanziati dalla Regione Siciliana attraverso un contributo straordinario al Consorzio di bonifica 9. “L’attivazione delle due linee di pompaggio – dice il presidente della Regione siciliana Renato Schifani – risolve il paradosso di un invaso in cui l’acqua c’è ma non era possibile utilizzarla per un guasto agli impianti. Adesso possiamo garantire l’approvvigionamento idrico agli agricoltori del territorio in difficoltà per il perdurare dell’emergenza siccità in Sicilia.

Il mio governo è impegnato quotidianamente nella risoluzione, da un lato, delle questioni più urgenti ma, allo stesso tempo, nella definizione di una strategia globale di miglioramento delle infrastrutture, al fine di migliorare la sostenibilità a lungo termine del sistema idrico locale”.

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