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Cronaca

Catania, sospesa attività di un risto- pub e multata discoteca, sanzioni

Gli accertamenti hanno permesso di constatare diverse violazioni delle norme e irregolarità amministrative determinando l’elevazione di sanzioni per un importo complessivo di quasi 28 mila euro.

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Proseguono senza sosta le azioni di controllo della task force coordinata dalla Polizia di Stato per verificare il rispetto delle autorizzazioni per la vendita di alimenti, l’osservanza delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, la regolarità delle posizioni lavorative e la tracciabilità dei prodotti destinati ai potenziali clienti. L’attività ha riguardato una discoteca del centro e un risto-pub di Ognina. Gli accertamenti hanno permesso di constatare diverse violazioni delle norme e irregolarità amministrative, sia nella discoteca sia nel risto-pub, determinando l’elevazione di sanzioni per un importo complessivo di quasi 28.000 euro.

Nello specifico, nella discoteca del centro il personale dell’Ispettorato territoriale del lavoro ha accertato la presenza di un lavoratore “in nero” e ciò ha determinato la sospensione dell’attività imprenditoriale e la contestazione di una sanzione di 2.500 euro. Qualora il titolare dovesse pagare la sanzione comminata, l’attività non verrà sospesa. I Tecnici dello Spresal hanno rilevato l’assenza delle cassette di primo soccorso e la mancanza della manutenzione semestrale degli estintori, con la conseguente contestazione di due distinte sanzioni di 1.700 euro ciascuna.

La Polizia Locale ha accertato la mancanza della tabella alcolemica, l’assenza del cartello del divieto di fumo e l’inottemperanza ai requisiti di agibilità, con sanzioni per complessivi 1832 euro.

Nella seconda fase dei controlli, la task force ha rilevato molteplici infrazioni nel risto-pub di Ognina con la contestuale sospensione dell’attività imprenditoriale per motivi igienico-sanitari; nello specifico, i medici del Servizio Igiene Pubblica hanno constatato la mancanza del locale antibagno e, pertanto, sono state impartite alcune prescrizioni da ottemperare.

I medici veterinari e il Nucleo Operativo Regionale Agroalimentare Sicilia del Corpo Forestale hanno trovato e sequestrato 22 chili di alimenti di origine animale e vegetale, in buono stato di conservazione, ma privi del necessario requisito della tracciabilità per determinare l’esatta provenienza dei prodotti, con l’applicazione di una sanzione di 1500 euro.

L’Ispettorato territoriale del lavoro non ha rilevato irregolarità nelle posizioni lavorative dei dipendenti, mentre lo Spresal ha avuto modo di verificare la carenza dei presidi nelle cassette di primo soccorso, l’assenza della segnaletica di sicurezza, l’impossibilità di fruire dei servizi igienici da parte dei dipendenti, il mancato ancoraggio a muro delle scaffalature e l’inadeguatezza della disposizione di arredi e attrezzature che non permetteva il normale movimento dei dipendenti, il danneggiamento di un corpo illuminante con fili scoperti. A riguardo, il titolare è stato sanzionato complessivamente per circa 10.200 euro.

Durante i controlli, la sezione “Annona” della Polizia locale ha rilevato ulteriori criticità amministrative, come la mancanza della relazione sull’impatto acustico, l’assenza di requisiti sulla sorveglianza, la mancata comunicazione del cambio di destinazione d’uso del locale, l’omessa esposizione del cartello anti-fumo, la mancata esposizione tabella alcolemica, l’assenza della denuncia di vendita alcolici, la diffusione della musica oltre l’orario consentito e la mancata esposizione del cartello degli orari, elevando sanzionai per un ammontare di circa 8.500 euro.

 

Cronaca

Catania, furto di pacchi dal veicolo di un’azienda di spedizione, denunciato 33enne

Le indagini hanno preso avvio dalla denuncia di un dipendente della ditta, un uomo di 58 anni originario di Siracusa, che al termine del proprio turno di consegna si era accorto della sottrazione di diversi pacchi dal veicolo aziendale, durante una consegna avvenuta su via Zurria

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A Catania i carabinieri della Stazione di Piazza Dante, a seguito di una denuncia per il furto di numerosi pacchi da un veicolo di un’azienda di spedizione, hanno condotto accurate e serrate indagini che, nel giro di pochissimi giorni, hanno portato all’individuazione e al deferimento all’Autorità Giudiziaria di un 33enne di Catania pregiudicato per reati contro il patrimonio, per il reato di furto aggravato.

Le indagini hanno preso avvio dalla denuncia di un dipendente della ditta, un uomo di 58 anni originario di Siracusa, che al termine del proprio turno di consegna si era accorto della sottrazione di diversi pacchi dal veicolo aziendale, durante una consegna avvenuta su via Zurria.

Ricevuta la segnalazione, i militari hanno avviato una tempestiva e articolata attività investigativa, procedendo con l’acquisizione di dichiarazioni di testimoni e dei filmati dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona. Grazie all’esame delle immagini, è stato possibile documentare chiaramente l’azione del ladro mentre, dopo aver forzato il mezzo, prelevava i pacchi e li caricava su uno scooter, con cui si allontanava velocemente dal luogo.

Attraverso ulteriori accertamenti, i carabinieri sono risaliti in breve tempo alla proprietaria del ciclomotore, una donna di 34 anni di Catania, prontamente rintracciata e ascoltata dagli investigatori. Quest’ultima ha riferito che il veicolo risultava essere in uso esclusivo al proprio compagno, il 33enne successivamente individuato.

I militari sono quindi riusciti a rintracciare l’uomo presso la sua abitazione e a condurlo presso gli uffici della Stazione di Piazza Dante. L’individuo è stato deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per furto aggravato,

 

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Cronaca

Aci Castello, ispezionati dalla task force due ristoranti nella borgata di Aci Trezza

I controlli hanno fatto emergere casi di lavoro nero e riscontrate pessime condizioni igienico-sanitarie in un ristorante, nonché di rilevare situazioni di criticità strutturali e prodotti alimentari non tracciati anche in un altro ristorante.

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Operazione di controllo della task force coordinata dalla Polizia di Stato in due ristoranti della borgata di Aci Trezza. I controlli hanno fatto emergere casi di lavoro nero e riscontrate le pessime condizioni igienico-sanitarie in un ristorante, nonché di rilevare situazioni di criticità strutturali e prodotti alimentari non tracciati anche in un altro ristorante.

Per queste ragioni, sono state elevate sanzioni amministrative per un importo complessivo di circa 15.500 euro e sono stati sequestrati e distrutti 130 chili di alimenti, tra pesce e carne, peraltro ritenuti non idonei al consumo. I poliziotti della squadra volanti hanno identificato, complessivamente, tra dipendenti e titolari, 15 persone, alcune già note alle forze di polizia per precedenti penali.

Nel primo ristorante sono emerse, sin da subito, gravi carenze igienico-sanitarie al punto tale che è stata disposta l’immediata sospensione dell’attività.

La chiusura del locale si è resa necessaria a seguito delle valutazioni del personale del servizio “Igiene” dell’Asp che, tra le altre cose, ha riscontrato la presenza di blatte nel locale magazzino, deputato alla conservazione degli alimenti. Sono state anche date alcune prescrizioni per inconvenienti igienico-sanitari.

In cucina, i medici veterinari e gli operatori del Corpo Forestale hanno trovato 90 chili di pesce, tra surgelati e preparati, e 10 chili di carne, del tutto privi del necessario requisito della tracciabilità che consente di individuare l’esatta provenienza dei prodotti, a tutela della sicurezza alimentare. In questo caso, è stata comminata al titolare una sanzione di 1500 euro.

Un’altra grave irregolarità è stata riscontrata dal personale dell’Ispettorato territoriale del Lavoro che ha constatato la presenza di 2 lavoratori in nero, in quanto mai assunti. Pertanto, sono state contestate sanzioni per 6.500 euro. Inoltre, le verifiche del Servizio di Prevenzione per la Sicurezza sui Luoghi di Lavoro hanno consentito di appurare la presenza di umidità negli spazi destinatati ai dipendenti, nonché l’inidoneità degli spogliatoi, aspetti che, come previsto dalla normativa, comportano l’applicazione di sanzioni per un importo totale di 3.800 euro.

Durante gli accertamenti, gli agenti della Polizia Locale hanno accertato il mancato pagamento della concessione del suolo pubblico, multando il titolare.

Nel secondo ristorante, i tecnici del servizio “Igiene” dell’Asp hanno rilevato alcune carenze di ordine e pulizia, con violazioni delle procedure HCCP che hanno determinato sanzioni per 2.000 euro. Anche in questo caso, i medici veterinari e il Corpo Forestale hanno trovato 30 chili di pesce e preparati alimentari surgelati non tracciati e non adatti al consumo, per cui, oltre al sequestro e alla distruzione dei prodotti, si è proceduto a sanzionare il titolare per 1.500 euro. Dal punto di vista della sicurezza e delle posizioni lavorative non sono state registrate anomalie, mentre la Polizia Locale ha rilevato il mancato pagamento per la concessione del suolo pubblico, multando il titolare.

 

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