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Cronaca

Catania, stava confezionando la droga davanti ai figli minorenni, arrestato 33enne

I poliziotti hanno suonato al campanello e ad aprire la porta di casa sono stati due bambini che stavano giocando tra loro nella stessa stanza dove il padre stava confezionando, come comunicato dalla Questura, la marijuana per poi rivenderla.

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A Catania un uomo di 33 anni è stato sorpreso dalla Polizia di Stato mentre confezionava la droga in salotto davanti ai suoi due figli di soli 3 e 7 anni. Si tratta dell’esito di alcuni mirati controlli eseguiti, nei giorni scorsi, per contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti nel quartiere di San Giovanni Galermo. L’uomo è stato sorpreso a preparare le dosi per i suoi clienti durante un controllo eseguito dai poliziotti in un edificio di via Balatelle.

Non appena avviati gli accertamenti all’interno dell’edificio, “Maui”, il cane poliziotto si è immediatamente messo alla ricerca di sostanze stupefacenti, segnalando al proprio conduttore cinofilo la presenza di droga in un’abitazione del secondo piano. I poliziotti hanno suonato al campanello e ad aprire la porta di casa sono stati due bambini che stavano giocando tra loro nella stessa stanza dove il loro padre stava confezionando, con meticolosa cura, la marijuana per poi rivenderla.

Dalla porta d’ingresso, infatti, gli agenti della Questura hanno notato subito il 33enne mentre era intento a suddividere 52 grammi di marijuana in involucri di carta stagnola, con un’attenzione tale da aver fatto aprire ai suoi figli. La droga e il materiale per il confezionamento sono stati posti sotto sequestro e l’uomo è stato arrestato. Sentito il PM di turno, il 33enne è stato messo ai domiciliari in attesa del giudizio di convalida dinanzi al Gip che, dopo aver convalidato l’arresto, ha applicato nei suoi confronti la misura cautelare dell’obbligo di dimora.

Durante i controlli effettuati in altri stabili della zona, sempre grazie al fiuto di “Maui” è stato possibile trovare in un’area comune di un palazzo di via Abate Silvestri una busta in genere utilizzata per congelare gli alimenti con all’interno quasi 70 grammi di marijuana che è stata recuperata dai poliziotti e sequestrata a carico di ignoti.

Cronaca

Adrano, denunciato un 21enne trovato in possesso di 10 grammi di marijuana

Il giovane è stato sorpreso in strada con altri due coetanei a “confabulare” tra di loro . Un atteggiamento che avrebbe insospettito i poliziotti che hanno deciso di controllare i tre ragazzi

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Ad Adrano la polizia di Stato ha denunciato un giovane di 21 anni fermato in strada, in compagnia di altri due coetanei, e trovato in possesso di 10 grammi di marijuana nascosti nelle tasche del giubbotto.  I tre amici stavano confabulando tra loro in una delle vie della periferia del centro cittadino, ma sono stati notati in considerazione dei loro precedenti di polizia giudiziaria dagli agenti di una volante del locale commissariato.

L’atteggiamento tenuto dai tre ragazzi è stato ritenuto particolarmente sospetto dai poliziotti che hanno deciso di fermarli per eseguire alcuni accertamenti. A tutti è stato chiesto di svuotare le tasche e, a quel punto, il 21enne non ha potuto fare altro che riconoscere di essere in possesso di una modica quantità di marijuana, prontamente consegnata ai poliziotti, probabilmente nel tentativo di mettere fine al controllo nel più breve tempo possibile.

Intuendo che il giovane potesse nascondere altra sostanza stupefacente, proprio in virtù del suo gesto particolarmente frettoloso, i poliziotti hanno ritenuto utile perquisirlo. Le intuizioni dei poliziotti si sono rivelate fondate dal momento che è stata trovata addosso al giovane ulteriore marijuana, 28 infiorescenze, per un peso complessivo di 10 grammi. Per tale motivo il 21enne è stato denunciato per detenzione di sostanze stupefacenti.

 

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Cronaca

Catania, rubano in un negozio di casalinghi, tra i ladri madre e figlio con un bimbo di 3 anni

Tenuto conto della presenza del minore durante il primo furto realizzato dalla nonna e dal padre le risultanze investigative sono state trasmesse anche al Tribunale dei minori per le eventuali valutazioni in merito alla potestà genitoriale

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A Catania la polizia di stato del commissariato di Librino hanno individuato e denunciato per furto aggravato tre catanesi che, nei giorni scorsi, hanno messo a segno due furti in un negozio di casalinghi di un centro commerciale dell’Asse dei servizi.

I ladri hanno portato via trapani e smerigliatrici per un valore commerciale di circa 500 euro, sfruttando un momento di confusione e di distrazione del personale addetto alla sorveglianza.  È stato il titolare dell’attività commerciale ad accorgersi dell’ammanco della merce, chiedendo l’intervento degli agenti di polizia.

Infatti, prima di chiudere, l’uomo ha rimesso a posto i diversi prodotti negli scaffali del negozio constatando la mancanza di diversi attrezzi da lavoro, soprattutto trapani e smerigliatrici, risultate rubate in due momenti diversi.

Una volta acquisita la denuncia, i poliziotti hanno immediatamente avviato le indagini per accertare i fatti e risalire all’identità degli autori del furto, acquisendo tutte le immagini di videosorveglianza presenti nel centro commerciale e nelle zone adiacenti. Da quanto ricostruito dai poliziotti in una prima occasione, sono state notate due persone, una donna e un uomo, che hanno fatto accesso nel negozio con un carrello con all’interno un grosso scatolo vuoto di un televisore. I due sono risultati madre e figlio, con al seguito pure un bambino di soli 3 anni.

Dopo aver fatto un giro tra gli scaffali, la donna ha tenuto d’occhio il carrello, al cui interno giocava il nipotino, mentre l’uomo ha prelevato diversi attrezzi da lavoro e li ha nascosti nello scatolone posto proprio al fianco del figlioletto. Senza dare nell’occhio, i due sono riusciti ad allontanarsi dal negozio, sfruttando un attimo di assenza del personale di sorveglianza.

A distanza di 24 ore, l’uomo, questa volta accompagnato da un complice di sesso maschile, è tornato nello stesso negozio per realizzare un nuovo colpo, rubando altra merce, nascosta nelle tasche del giubbotto. Inoltre, tenuto conto della presenza del minore durante il primo furto realizzato dalla nonna e dal padre, risultato pregiudicato per reati contro il patrimonio, le risultanze investigative sono state trasmesse anche al Tribunale dei minori per le eventuali valutazioni in merito alla potestà genitoriale.

 

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