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Cronaca

Catania, un kit di Ebat Ciala per proteggere i lavoratori dal caldo torrido del periodo

Ogni singolo operaio sarà dotato di una borraccia termica in modo da mantenere l’acqua fresca e di un cappello di paglia a tesa larga che, a differenza del classico cappello, assicura un’ampia zona d’ombra sul capo e sul viso

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Un Kit per la prevenzione dei colpi di calore nei campi. È l’iniziativa promossa dall’Ebat Ciala Catania che ha avviato la distribuzione, nelle aziende agricole catanesi per scongiurare rischi ai lavoratori durante questo periodo particolarmente torrido dal punto di vista delle temperature.
Ogni lavoratore agricolo sarà dotato di una borraccia termica in modo da mantenere l’acqua fresca e di un cappello di paglia a tesa larga che, a differenza del classico cappello, assicura un’ampia zona d’ombra sul capo e sul viso.

Il presidente dell’Ebat Ciala Catania, il biancavillese Claudio Petralia e il direttore di Confagricoltura Catania, componente del comitato di gestione dell’ente bilate Fabio Caruso hanno consegnato personalmente alcuni kit in un’azienda agricola di contrada Fiumazza, nella Piana di Catania.
“È un dovere garantire la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro – spiega il presidente Petralia – Tra le azioni preventive rientra anche la valutazione del rischio microclima. Sappiamo che per i lavoratori agricoli, già indeboliti dal duro lavoro nei campi, possono esserci squilibri fisici a causa delle temperature eccessive. Il nostro kit oltre a costituire un aiuto – conclude – rappresenta soprattutto un segnale per sensibilizzare su un tema che ci sta molto a cuore”.

La distribuzione dei kit proseguirà nelle prossime settimane e sarà parte di una campagna più ampia di sensibilizzazione alla sicurezza sui luoghi di lavoro.
“Stiamo vivendo un periodo molto siccitoso in Sicilia – sottolinea Caruso – È stato dichiarato anche lo stato di calamità perché non piove da diverso tempo. Purtroppo, le piante hanno bisogno di cure e il lavoro degli operai è fondamentale”

ARS

Sicilia, ARS: si dimette la portavoce di Galvagno, indagata per corruzione l’assessore Amata

Al centro dell’indagine fondi pubblici per eventi culturali e presunti incarichi in cambio di finanziamenti

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L’assessore regionale allo Sport della Regione Siciliana, Elvira Amata, risulta indagata per corruzione per l’esercizio della funzione nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Procura di Palermo, la stessa in cui è coinvolto anche il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno.

I militari della Guardia di Finanza hanno notificato ad Amata un avviso di proroga delle indagini. La notizia è stata confermata dal suo legale, l’avvocato Sebastiano Campanella, che ha dichiarato: “Abbiamo ricevuto la richiesta nei mesi scorsi, che ora sarà stata accolta dal gip. In questa fase non abbiamo però ulteriori informazioni, né accesso ad atti dell’indagine. Non abbiamo ricevuto altre notifiche.”

L’inchiesta ruota attorno all’assegnazione di contributi per eventi culturali a fondazioni ed enti, che -secondo l’ipotesi accusatoria – sarebbero stati elargiti in cambio di incarichi e consulenze destinati allo staff del presidente Galvagno. Quest’ultimo è indagato per corruzione, insieme alla sua portavoce Sabrina De Capitani, che si è nel frattempo dimessa dall’incarico.

Coinvolti anche Caterina “Marcella” Cannariato, presidente della Fondazione Dragotto, Nuccio La Ferlita, imprenditore specializzato nell’organizzazione di eventi, e Marianna Amato, dipendente della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana. Le indagini sono tuttora in corso.

Intanto il presidente dell’ARS, Galvagno, che aveva fatto sapere di riferire in aula entro l’8 luglio per esporre le proprie ragioni, ha fatto sapere che anticiperà a domani, 1 luglio,  alle 14:00, mettendo da parte altri impegni istituzionali. 

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Cronaca

Belpasso, grave incidente:motociclista trasportato in elisoccorso

Impatto tra una Lancia Musa ed una Moto, ad avere la peggio il centauro, un 62enne di Nicolosi

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Grave incidente stradale  nel pomeriggio di oggi, intorno alle 17:30, lungo la circonvallazione di Belpasso, in via Giovanni Paolo II, nei pressi della rotonda che immette su via Scuole Medie.

Coinvolti una moto di grossa cilindrata (una Moto Guzzi 750) e una Lancia Musa, che secondo una prima ricostruzione procedevano nella stessa direzione di marcia quando, per cause ancora da accertare, sono entrati in collisione.

Ad avere la peggio è stato il motociclista, un uomo di 62 anni residente a Nicolosi, che ha perso il controllo del mezzo ed è caduto rovinosamente sull’asfalto, riportando gravi ferite.

Immediato l’intervento dei soccorsi.  Sul posto sono giunte due ambulanze del 118 e l’elisoccorso, atterrato nel parcheggio adiacente alle scuole medie. L’uomo è stato intubato e trasportato in codice rosso all’ospedale Cannizzaro di Catania, dove si trova in condizioni critiche.

I veicoli coinvolti sono stati posti sotto sequestro. Le indagini per chiarire l’esatta dinamica dell’incidente sono in corso a cura della Polizia Municipale di Belpasso, con il supporto dei Carabinieri della stazione locale, che si sono occupati della gestione del traffico.

La circonvallazione è rimasta temporaneamente chiusa al traffico, con deviazioni predisposte per agevolare le operazioni di soccorso e i rilievi delle forze dell’ordine.

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