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Cronaca

Controlli pasquali dei carabinieri NAS in Italia, 2 tonnellate di dolci sequestrate

Nella provincia di Catania sono stati controllati 2 laboratori di pasticceria ed un’industria alimentare con conseguente sequestro di complessivi 1.415 kg di preparati e basi per prodotti dolciari in parte scaduti

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In occasione del periodo pasquale, il comando carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il Ministero della Salute, ha intensificato le attività di controllo sui prodotti tipici della Pasqua, con particolare riferimento a quelli dolciari, al fine di tutelare la salute dei cittadini e a garanzia degli imprenditori onesti che possono subire una concorrenza sleale da chi opera invece in modo illecito. Le verifiche sulla corretta applicazione delle procedure igieniche e l’impiego di ingredienti sicuri hanno così fatto emergere violazioni relative alla carente pulizia ed igiene degli ambienti di lavorazione e deposito, alla mancata applicazione delle procedute preventive di sicurezza alimentare, all’omessa tracciabilità dei prodotti ed etichettatura irregolare.

In alcuni casi sono stati scoperti ingredienti e semilavorati per dolci scaduti di validità e detenuti in ambienti umidi e con infestazioni di roditori. La campagna ha visto coinvolti a livello nazionale i 38 NAS Carabinieri con oltre 840 ispezioni presso laboratori di produzione ed esercizi di vendita dei tradizionali prodotti dolciari, quali uova di cioccolato e colombe, ma anche verificando la correttezza commerciale e igienica delle materie prime mediante la preventiva vigilanza alle fasi di produzione e fornitura. Gli esiti conseguiti documentano irregolarità accertate presso 324 strutture ed aziende oggetto di ispezione (pari al 38%), la contestazione di 574 violazioni penali ed amministrative, per un ammontare di 425 mila euro, ed il sequestro di complessive 2 tonnellate di alimenti, per un valore stimato in oltre 267 mila euro. Sono stati 6 i titolari di negozi deferiti all’Autorità giudiziaria per l’ipotesi di tentata frode in commercio, con contestuale sequestro di oltre 300 colombe e uova falsamente dichiarate di “propria produzione”.

A causa di gravi situazioni igieniche e strutturali sono stati disposti 15 provvedimenti di chiusura o sospensione delle attività commerciali e produttive, stimate in un valore economico superiore a 5 milioni di euro. Nella provincia di Catania sono stati controllati 2 laboratori di pasticceria ed un’industria alimentare con conseguente sequestro di complessivi 1.415 kg di preparati e basi per prodotti dolciari in parte scaduti, privi di etichettatura e tracciabilità, ed in parte stoccati in un locale/deposito con gravi carenze igienico-sanitarie per presenza di escrementi di roditori.

Cronaca

Etna, attività stromboliana al cratere di sud-est, la nube si disperde verso est-sud-est

Dal punto di vista sismico dalle ore 15.30 di oggi  l’ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato un incremento, raggiungendo intorno alle 22  l’intervallo dei valori alti.

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Dopo qualche giorno di pausa l’Etna si risveglia.   L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha osservato che dalle immagini delle telecamere di sorveglianza,  a partire dalle ore 22 è visibile un’attività stromboliana al cratere di sud-est. Il modello previsionale indica che un’eventuale nube eruttiva si disperderebbe in direzione ESE.

Dal punto di vista sismico dalle ore 15:30 di oggi  l’ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato un incremento, raggiungendo intorno alle 22  l’intervallo dei valori alti. Attualmente i valori sono alti con tendenza ad un ulteriore aumento. La localizzazione del centroide delle sorgenti del tremore ricade nell’area del cratere di sud-est ad una quota di circa 2800 metri.

Anche l’attività infrasonica ha mostrato un incremento e dalle 21. 30 circa gli eventi risultano localizzati nell’area del cratere di sud-est con ampiezze che, attualmente, sono su valori alti.  Le reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo non mostrano allo stato attuale variazioni significative.

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Cronaca

S.M. di Licodia, manca segretario, consiglio rinviato. Insorge l’opposizione

Maria Russo: “Imprescindibile rinviare la seduta”. Opposizione: “Rinvio seduta competenza del consiglio nella sua collegialità. Presidente non nuova a violazioni norme”

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Era convocato per questo pomeriggio, a Santa Maria di Licodia, il Consiglio Comunale che avrebbe dovuto trattare 7 punti all’ordine del giorno. La seduta, però, non è stata celebrata e la porte del palazzo di città è rimasta chiusa. Alla base del rinvio l’assenza del Segretario comunale a seguito del mancato rinnovo del contratto da parte della Prefettura, scaduta lo scorso 31 marzo. Una situazione non nuova, quella odierna, che già in passato si era verificata. “Atteso che, in assenza della figura del Segretario Comunale” ha scritto in una nota di rinvio il presidente del consiglio Maria Russo “chiamato per legge ad assistere l’Organo durante la seduta, non è consentito procedersi alla celebrazione della stessa, si ritiene imprescindibile, nelle more degli adottandi provvedimenti in merito, rinviare la seduta odierna ad altra successiva data, che sarà ritualmente comunicata con le modalità prescritte dal vigente Regolamento del Consiglio Comunale”.

A non condividere la scelta assunta dal Presidente Russo, sono i consiglieri comunali di opposizione ed indipendenti, che hanno risposto con una propria nota di dissenso. “Il rinvio di una seduta del Consiglio Comunale, in conformità a quanto previsto dallo Statuto Comunale e dal Regolamento del Consiglio Comunale vigenti, è di competenza del Consiglio Comunale nella sua collegialità, a maggioranza dei presenti e non esclusiva prerogativa del Presidente. Infatti, è vero che il Consiglio Comunale non può deliberare in assenza del Segretario Comunale, ma questa condizione dev’essere accertata dall’assise civica che a maggioranza dei suoi componenti presenti può stabilire il rinvio della seduta, con l’ausilio del Consigliere Comunale più giovane così come previsto dal TUEL. Questa decisione unilaterale, arbitraria e priva di qualsivoglia fondamento giuridico, mortifica ancora una volta l’intero Consiglio Comunale, organo che rappresenta la collettività dei cittadini Licodiesi, e che viene così ridotto alla stregua di una riunione di condominio che viene convocata e successivamente revocata come se niente fosse. Pertanto, tutto ciò premesso, gli scriventi, per il profondo rispetto che nutrono nei confronti della carica che ricoprono, risponderanno alla convocazione per l’orario stabilito, e considerato che il Presidente non è nuova a violazioni delle normative vigenti, avendo assunto decisioni anche in passato che travalicano i confini del suo ruolo, si riservano di scrivere agli enti competenti, ovvero Prefettura, Assessorato Funzione Pubblica ed Autonomie Locali, Presidenza Assemblea Regionale Siciliana”. 

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