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Cronaca

Etna, attività stromboliana in corso dal cratere di sud-est, caduta cenere verso sud

L’Ingv ha segnalato ricaduta di cenere nella zona di Rifugio Sapienza – Piano Vetore, mentre i fenomeno è difficilmente osservabile vista la presenza di nuvole sull’area sommitale del vulcano.

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Si risveglia l’Etna e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha osservato che a partire dalle 20.40 circa un’attività stromboliana dal cratere di sud-est, in graduale intensificazione. Il modello previsionale della dispersione dell’eventuale nube eruttiva indica una direzione sud. Infatti l’Ingv ha segnalato ricaduta di cenere nella zona di Rifugio Sapienza – Piano Vetore. Attualmente il fenomeno è difficilmente osservabile, a causa dell’intensa copertura vulcanica che insiste sull’area sommitale del vulcano.

Dal punto di vista sismico, dalle ore 20 circa sia l’ampiezza media del tremore vulcanico che l’attività infrasonica hanno mostrato un repentino incremento ed hanno raggiunto il livello dei valori alti.   Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico è localizzato in corrispondenza del cratere di sud-est, ad una quota di circa 2900m sopra il livello del mare. Anche gli eventi infrasonici risultano localizzati in coincidenza del cratere di sud-est. Non si osservano deformazioni significative dai segnali ad alta frequenza della rete GNSS.

 

 AGGIORNAMENTO  ore 23.40 

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che l’attività stromboliana è evoluta in fontana di lava e sta producendo  una nube eruttiva che i venti disperdono in direzione Sud. Si osserva inoltre un trabocco lavico dal fianco meridionale del cratere di Sud-Est.  Dal punto di vista sismico, continua il trend in incremento sia dell’ampiezza media del tremore vulcanico che dell’attività infrasonica.

Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico è localizzato in corrispondenza del cratere di sud-est, ad una quota di circa 2900m sopra il livello del mare. Anche gli eventi infrasonici risultano localizzati in coincidenza del cratere di sud-est.  Non si osservano deformazioni in atto nei segnali ad alta frequenza della rete GNSS, mentre si misurano variazioni di circa 5 microstrain nel segnale di strain misurato alla stazione di riferimento DRUV.

Cronaca

Catania, autopsia non fa chiarezza sulla morte della 38enne trovata impiccata

Saranno necessari altri esami supplementari e complementari ossia istologici e tossicologici

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foto "Repertorio"

Si è svolta questa mattina, al Policlinico di Catania, l’autopsia  sulla salma della 38enne trovata  impiccata, nei giorni scorsi, nel bagno dell’appartamento di villeggiatura sito a Fondachello, frazione marinara di Mascali, che la donna aveva preso in affitto assieme al compagno. Autopsia che non ha risolto tutti i dubbi : saranno necessari altri esami supplementari e complementari. In pratica saranno eseguiti esami istologici e tossicologici.

Ad effettuare l’autopsia il medico legale Cristoforo Pomara;  presente, come perito di parte, il dottore Raffaele Benanti, nominato dall’avvocato Francesco Marchese, legale del compagno della donna, che non è indagato, ma parte offesa nell’inchiesta. Intanto la Procura ha firmato il nulla osta per il rilascio della salma che è stata restituita ai familiari. La donna, da quanto verificato dai carabinieri della compagnia di Giarre che stanno indagando sul fatto, avrebbe avuto una lite con l’uomo, testimoniato dai diversi lividi presenti sulle braccia di entrambi e che poi avrebbe lasciato l’abitazione.Il corpo è stato trovato da uno dei figli della coppia.

La casa è stata trovata in ordine, e non è stato rinvenuto alcun messaggio da parte della donna. La coppia ha due figli Il compagno è stato sentito, come testimone, nella caserma dell’Arma da militari e dal sostituto procuratore di Catania di turno.  Al momento non è esclusa alcuna ipotesi sulle cause del decesso, compresa quella del suicidio

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Cronaca

Piana di Catania, attivata pompa di sollevamento del lago Biviere di Lentini

L’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni

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foto web- sito "Guidasicilia"

“E entrata in azione oggi la prima delle due pompe di sollevamento del lago Biviere di Lentini, nel Siracusano”. A dirlo il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani il quale ha evidenziato che con questa soluzione l’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni agricoli della Piana di Catania.

Nei prossimi giorni, sarà attivata una seconda pompa con la stessa capacità. I fondi per gli impianti, 600 mila euro, sono stati stanziati dalla Regione Siciliana attraverso un contributo straordinario al Consorzio di bonifica 9. “L’attivazione delle due linee di pompaggio – dice il presidente della Regione siciliana Renato Schifani – risolve il paradosso di un invaso in cui l’acqua c’è ma non era possibile utilizzarla per un guasto agli impianti. Adesso possiamo garantire l’approvvigionamento idrico agli agricoltori del territorio in difficoltà per il perdurare dell’emergenza siccità in Sicilia.

Il mio governo è impegnato quotidianamente nella risoluzione, da un lato, delle questioni più urgenti ma, allo stesso tempo, nella definizione di una strategia globale di miglioramento delle infrastrutture, al fine di migliorare la sostenibilità a lungo termine del sistema idrico locale”.

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