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Cronaca

Etna, dodicesimo parossismo: fontane di lava alte oltre 500 metri di altezza

L’attività è ancora in corso e ha prodotto una nube eruttiva che ha raggiunto circa 6000 mila metri di altezza

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foto Etnanews24...Etna vista dalla collina storica di Paternò

In atto la 12esima attività parossistica dell’Etna. Gli esperti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania hanno comunicato che dal cratere di sud-est è in corso una fontana di lava che ha raggiunto una quota di oltre 500 metri di altezza, con la produzione di una nube eruttiva fino ad un’altezza di circa 6000 metri  in direzione est. Il flusso lavico che si è formato si sta espandendo verso la Valle del Bove e ha raggiunto la quota di circa 2800 metri.

Continua l’attività eruttiva agli altri crateri, ossia voragine, bocca nuova e nord-est. Forti boati sono avvertiti da grandi distanze  Dal punto di vista sismico prosegue l’incremento dell’ampiezza del tremore vulcanico su valori molto alti, la sorgente del tremore si pone in prossimità del cratere di sud-est ad una profondità di circa 2,5 km s.l.m. Il numero degli eventi infrasonici è medio-alto e la loro localizzazione risulta essere in prossimità del cratere di Sud-Est. I dati della rete GNSS non mostrano variazioni significative, mentre la rete clinometrica mostra modeste variazioni (0.1 – 1 microradianti) in concomitanza con l’attività in corso. L’aeroporto internazionale di Catania, al momento, è pienamente operativo.

Intanto il governatore Nello Musumeci, nel tardo pomeriggio di ieri, ha dichiarato lo stato di crisi e di emergenza regionale, richiedendo al governo  nazionale  lo stato di emergenza nazionale per 13 comuni ricadenti nelle aree sommitali dell’Etna (Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Castiglione di Sicilia, Linguaglossa, Maletto, Nicolosi, Piedimonte Etneo, Ragalna, Randazzo, Sant’Alfio, Zafferana Etnea) e per altri 30 Comuni dell’areale etneo(Aci Bonaccorsi, Aci Castello, Aci Catena, Acireale, Aci Sant’Antonio, Calatabiano, Camporotondo Etneo, Catania, Fiumefreddo di Sicilia, Giarre, Gravina di Catania, Maniace, Mascali, Mascalucia, Milo, Misterbianco, Motta Sant’Anastasia, Paternò, Pedara, Riposto, San Giovanni La Punta, San Gregorio, San Pietro Clarenza, Santa Maria di Licodia, Santa Venerina, Sant’Agata Li Battiati, Trecastagni, Tremestieri Etneo, Valverde e Viagrande).

La Regione Siciliana aveva stanziato, nei giorni scorsi, un milione di euro dal bilancio regionale, dopo averne già stanziati 600 mila per reperire mezzi e affidare servizi aggiuntivi a quelli dei comuni per lo spazzamento e la raccolta della cenere. Una valutazione completa dei danni provocati dalla caduta di cenere, prodotta da precedenti parossismi è ancora in corso, ma sui costi di raccolta, rimozione e smaltimento delle ceneri è stata stimata una spesa complessiva di circa quindici milioni di euro.

AGGIORNAMENTO ORE 19.30

E’ cessata l’attività di fontana di lava dal cratere di Sud-Est, fenomeno del 12esimo evento parossistico sull’Etna registrato dal 16 febbraio scorso. Si è conclusa anche la debole attività stromboliana presente dallo stesso cratere.

La colata di lava principale si espande in Valle del Bove e continua ad essere moderatamente alimentata, con il fronte lavico che si attesta ad una quota di circa 1.700 metri sul livello del mare. Lo rende noto l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia-Osservatorio etneo (Ingv-Oe) di Catania che ha rilevato anche la presenza di un secondo ‘braccio’ che si è propagato verso Sud-Est sul versante occidentale della Valle del Bove fino a raggiungere una quota di circa 3.000 metri, che appare non più alimentato e in raffreddamento.

E’ stata segnalata ricaduta di cenere anche sui centri abitati di Milo, Santa Venerina, Torre Archirafi. Continua l’attività stromboliana intracraterica alla Voragine, Bocca Nuova e Cratere di Nord-Est. L’ampiezza media del tremore vulcanico è in decremento mantenendosi ancora su valori alti. Le sorgenti del tremore sono localizzate al cratere di Sud-Est ad una profondità di circa 2.5 km. L’alta nube eruttiva che si è elevata per una decina di chilometri è stata osservata a grandissima distanza: segnalazioni sono giunte anche da altre province dell’isola, come dal Palermitano e dall’Agrigentino.

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Cronaca

Randazzo, incidente stradale sulla SP 230, quattro giovani sono rimasti feriti

Il sinistro si è verificato poco prima della mezzanotte e mezza in contrada Bocca D’Orzo e la Fiat Punto su cui viaggiavano i feriti sarebbe finita contro un muretto della strada

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Incidente stradale la notte scorsa a Randazzo in contrada Bocca D’Orzo lungo la strada provinciale 230. Per cause in corso di accertamento una Fiat Punto, con a bordo 4 giovani aventi un’età compresa tra i 17 e 19 anni, poco prima della mezzanotte, sarebbe uscito fuori strada andando a sbattere violentemente contro un muretto che delimita la provinciale. Il bilancio dell’incidente parla di 4 feriti, tutti gli occupanti del mezzo. Sul posto sono arrivati i pompieri del distaccamento di Randazzo che hanno estratto dall’abitacolo uno dei feriti rimasto incastrato; sul posto anche tre ambulanze del 118; dopo le prime cure del caso in loco tre feriti sono stati trasportati all’ospedale Garibaldi di Catania mentre un quarto invece al Castiglione Prestianni di Bronte. Non si conoscono le loro condizioni, ma non dovrebbero essere in pericolo di vita. Sul luogo dell’incidente i carabinieri della compagnia di Randazzo e agenti della Polstrada.  In corso gli accertamenti del caso per ricostruire la dinamica del sinistro.

 

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Cronaca

Bronte, incendio nella notte in garage di Viale Kennedy

Al vaglio degli inquirenti tutte le ipotesi

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Un vasto incendio, verificatosi in un locale garage poco dopo la mezzanotte della notte scorsa, ha tenuto impegnati i Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Catania fino alle prime ore del mattino. L’incendio si è sviluppato al piano terra di una villetta di civile abitazione a due elevazioni, in viale Kennedy, 44 a Bronte.

All’interno del locale utilizzato come deposito, a bruciare sono stati mezzi da lavoro, escavatori, auto, furgoni ed attrezzature varie. Sul posto hanno operato le squadre dei distaccamenti dei Vigili del Fuoco di Adrano, Maletto e Randazzo, oltre ad autoscala e un’autobotte inviate dalla sede Centrale del Comando Provinciale di Catania. Concluse le attività di spegnimento si è provveduto alla messa in sicurezza dei locali ed alle necessarie verifiche di stabilità. Le cause dell’incendio sono in corso di accertamento. Non sono state segnalate persone ferite o intossicate. Presenti sul posto anche i Carabinier di Maletto, Bronte e Randazzo.

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