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Cronaca

Etna, ritrovato in nottata anziano smarrito in zona “Quercia di chiodo”

ll malcapitato era cosciente, ma lamentava forti dolori al bacino e non riusciva a muoversi. I militari gli hanno prestato le prime cure sul posto e hanno provveduto al suo trasporto utilizzando una speciale barella “Titan Basket”

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Ritrovato sull’Etna, in contrada Quercia di Chiodo, in territorio di Belpasso un anziano escursionista smarrito in una zona impervia. Il ritrovamento nella tardissima serata e ad intervenire i militari del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Nicolosi; presenti anche carabinieri della locale compagnia, vigili del fuoco e tecnici del soccorso alpino e speleologico siciliano.

In particolare intorno alle 20.30 alla Sala Operativa della Guardia di Finanza di Catania è giunta una telefonata sul numero di pubblica utilità 117. E’ stato comunicato all’operatore che un anziano escursionista, uscito dalla propria abitazione in Nicolosi alle ore 13:00 circa, al sopraggiungere della sera non aveva fatto rientro a casa destando preoccupazione nei familiari.

La Sala Operativa ha allertato immediatamente il personale specializzato della Stazione del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Nicolosi il quale, dopo un breve briefing operativo, ha individuato la zona di operazioni e iniziato lo spostamento per raggiungerla, intraprendendo le ricerche in una zona boschiva particolarmente impervia, con il supporto dell’Unità Cinofila da Soccorso “Larson”. Dopo circa 30 minuti di ricerca, il cane ha individuato una “traccia” e, poco distante, è stato ritrovato l’uomo.

Il malcapitato era cosciente, ma lamentava forti dolori al bacino e non riusciva a muoversi. I militari gli hanno prestato le prime cure sul posto e hanno provveduto al suo trasporto utilizzando una speciale barella “Titan Basket”, in dotazione al Reparto. Percorrendo un sentiero particolarmente impervio e scosceso, i militari sono riusciti a raggiungere la strada sterrata in circa 45 minuti. Sul posto era ad attenderli un’ambulanza del 118, al cui personale sanitario i militari hanno affidato l’escursionista recuperato.

 

Cronaca

Catania, sospesa attività di un ristorante, all’esterno si è verificata una rissa

E’ stata disposta la sospensione delle autorizzazioni e la chiusura del locale per 15 giorni

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La Polizia di Stato ha sospeso temporaneamente l’attività di un ristorante di via Garibaldi per comprovate esigenze di ordine e sicurezza pubblica.

Il provvedimento di sospensione ha la durata di 15 giorni ed è stato emesso dal Questore di Catania, secondo le prerogative previste dall’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.   A notificarlo al gestore sono stati i poliziotti del Commissariato di pubblica sicurezza “Centrale”.

In particolare, alcune settimane fa fuori dal ristorante si è verificata una violenta rissa, scaturita per futili motivi, nel corso della quale sedie, sgabelli e tavoli sono stati usati come armi improprie.

I partecipanti alla rissa hanno messo a rischio l’incolumità dei clienti all’interno e all’esterno del locale, nonché quella delle altre persone che in quel momento si trovavano a passare.

Nei giorni seguenti, dalla disamina delle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza, gli agenti della Squadra Mobile sono stati in grado di ricostruire l’intera vicenda.

Pertanto, sulla base di quanto rilevato, ultimata l’attività istruttoria portata avanti dalla Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Catania, è stata disposta la sospensione delle autorizzazioni e la chiusura del locale per 15 giorni, secondo quanto previsto dall’art.100 del TULPS, che consente al Questore la momentanea chiusura di un esercizio pubblico per garantire l’ordine e la sicurezza dei cittadini, come pure per assicurare le legittime aspirazioni a vivere in una comunità sicura.

 

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Cronaca

Riposto, accolto dalla ex per scontare i domiciliari, si ubriaca e si scaglia contro la donna

L’uomo alla vista dei carabinieri è andato in escandescenze, pronunciando frasi offensive e minacciose, sia in lingua italiana che araba, cercando di aggredire fisicamente i militari

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I carabinieri del comando stazione di Riposto hanno arrestato un cittadino nordafricano di 35 anni, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per aver accoltellato un connazionale la scorsa estate, in quanto si è reso responsabile di evasione e di aggressione nei confronti dei militari intervenuti per sedare un grave episodio di disturbo e disordine.

L’intervento, scaturito a seguito di una segnalazione per rumori molesti provenienti da un’abitazione del centro di Riposto, ha visto l’immediata attivazione della pattuglia della locale Stazione, supportata successivamente da una squadra della Sezione Radiomobile di Giarre, allertata in considerazione della nota pericolosità del soggetto coinvolto.

Giunti sul posto, i Carabinieri hanno sorpreso l’uomo mentre si trovava all’interno dell’appartamento dei vicini, intento ad inveire contro di loro, e quindi fuori dal luogo cui era ristretto per ordine dell’Autorità Giudiziaria.

Alla vista dei militari, il 35enne ha dato in escandescenze, rifiutandosi di seguirli, pronunciando frasi offensive e minacciose, sia in lingua italiana che araba, cercando poi di aggredire fisicamente i carabinieri.

I carabinieri, dopo aver bloccato l’uomo, hanno ricostruito l’accaduto: l’arrestato era stato ospitato dalla ex compagna ma, invece di esserle grato, avrebbe accampato sempre pretesti per litigare con lei e con i suoi familiari. E quella sera, probabilmente dopo aver alzato troppo il gomito, sarebbe arbitrariamente uscito dall’appartamento per poi aggredire verbalmente la donna e suo figlio.  L’uomo è finito in carcere.

 

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