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“Extra omnes”, al via il conclave per l’elezione del 267° successore di Pietro

Sono 133 i cardinali elettori che dovranno scegliere il nuovo Papa

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“Extra omnes”, fuori tutti. Con queste parole, il Maestro delle cerimonie monsignor Diego Ravelli, ha decretato ufficialmente l’inizio del conclave, presieduto dal cardinale Pietro Parolin, che si svolgerà a partire da questo pomeriggio all’interno della Cappella Sistina in Vaticano. Sono in tutto 133 i porporati elettori – con meno di 80 anni di età – che dovranno scegliere il successore di Pietro che siederà sul soglio pontificio. Gli elettori provengono da tutto il mondo: 52 sono europei e, di questi, 17 sono italiani. Gli altri continenti saranno rappresentati da 23 cardinali elettori asiatici, 17 africani, 17 sudamericani, 16 nordamericani, 4 centroamericani e 4 dell’Oceania. I cardinali si erano riuniti questo pomeriggio all’interno della Cappella Paolina posta nella prima loggia del Palazzo Apostolico Vaticano, da dove è partita la processione che li ha condotti sotto il “Giudizio Universale” di Michelangelo.

Qui, dopo il canto del Veni Creator che rappresenta l’invocazione allo Spirito Santo e che secondo la tradizione cattolica condurrà gli elettori nella scelta del nuovo Papa, hanno giurato i porporati. I cardinali ascolteranno poi una catechesi del cardinale Raniero Cantalamessa, storico predicatore della Casa Pontificia. Se a giudizio della maggioranza degli elettori non esistono motivi contro la prima votazione, si potrebbe già assistere, intorno alle 19:00, alla prima “fumata” frutto dell’esito del primo scrutinio. Ogni cardinale, avrà a disposizione una scheda con su scritto “Eligo in Summum Pontificem” ed una riga dove indicare il nome del porporato che si vuole votare.

“Extra omnes”

Il quorum per l’elezione del nuovo Papa, è quello di due terzi degli elettori e quindi pari a 89 voti.  Prima di procedere con il primo voto della giornata che al di là di particolari sorprese, dovrebbe essere “nera”. Le prime votazioni, infatti, risultano utili ai cardinali elettori per testare il consenso su uno o più “papabili” e per meglio delineare le inevitabili strategie del consiglio dei cardinali. Durante la giornata, i cardinali effettueranno due votazioni al mattino e due al pomeriggio. Da Piazza San Pietro, i fedeli assisteranno però solamente a due “fumate”: la prima intorno alle 12:00, e riassume l’esito delle due votazioni del mattino; la seconda intorno alle 17:30, dopo le due votazioni pomeridiane. Fumata che può essere anticipata se il nuovo Papa viene eletto nella prima votazione del mattino o del pomeriggio.

I giorni che hanno preceduto il Conclave, sono stati certamente frenetici e utili a tutti i porporati che si sono quotidianamente riuniti nelle Congregazioni Generali, all’interno delle quali si espongono le linee di pensiero sul futuro della chiesa, le posizioni personali e, perché no, il profilo che dovrebbe avere il nuovo Papa. Questa mattina, si è invece tenta all’interno della Basilica di San Pietro, la messa definita “Pro Eligendo Romano Pontifice” (per l’elezione del Romano Pontefice), presieduta dal cardinale decano Giovanni Battista Re e che ha pregato dicendo “Tutta la Chiesa, unita a noi nella preghiera, invoca costantemente la grazia dello Spirito Santo, perché sia eletto da noi un degno Pastore di tutto il gregge di Cristo”. Da questo momento non rimarrà altro che attendere la fumata bianca dal comignolo posto sul tetto della Sistina e il successivo annuncio dalla “Loggia delle Benedizioni” dell’avvenuta elezione del nuovo Pontefice al quale seguirà, dopo circa un’ora, il saluto di quest’ultimo a tutti i fedeli.

LE FORMULE PRONUNCIATE PRIMA DELL’EXTRA OMNES

Giunti nel coro della cappella, il cardinale decano (oppure nell’ordine seguente, il vice decano o il più anziano dei cardinali elettori secondo l’ordine cardinalizio consueto di precedenza, se uno o più dei precedenti sia assente o impedito o sia un cardinale non elettore) ha pronunciato in latino per tutti gli elettori il giuramento:

(latino)
«Nos omnes et singuli in hac electione Summi Pontificis versantes Cardinales electores promittimus, vovemus et iuramus inviolate et ad unguem Nos esse fideliter et diligenter observaturos omnia quae continentur in Constitutione Apostolica Summi Pontificis Ioannis Pauli II, quae a verbis « Universi Dominici Gregis » incipit, data die XXII mensis Februarii anno MCMXCVI. Item promittimus, vovemus et iuramus, quicumque nostrum, Deo sic disponente, Romanus Pontifex erit electus, eum munus Petrinum Pastoris Ecclesiae universae fideliter exsecuturum esse atque spiritualia et temporalia iura libertatemque Sanctae Sedis integre ac strenue asserere atque tueri numquam esse destiturum. Praecipue autem promittimus et iuramus Nos religiosissime et quoad cunctos, sive clericos sive laicos, secretum esse servaturos de iis omnibus, quae ad electionem Romani Pontificis quomodolibet pertinent, et de iis, quae in loco electionis aguntur, scrutinium directe vel indirecte respicientibus; neque idem secretum quoquo modo violaturos sive perdurante novi Pontificis electione, sive etiam post, nisi expressa facultas ab eodem Pontifice tributa sit, itemque nulli consensioni, dissensioni, aliique cuilibet intercessioni, quibus auctoritates saeculares cuiuslibet ordinis et gradus, vel quivis hominum coetus vel personae singulae voluerint sese Pontificis electioni immiscere, auxilium vel favorem praestaturos.»

(italiano)
«Noi tutti e singoli Cardinali elettori presenti in questa elezione del Sommo Pontefice promettiamo, ci obblighiamo e giuriamo di osservare fedelmente e scrupolosamente tutte le prescrizioni contenute nella Costituzione apostolica del Sommo Pontefice Giovanni Paolo II, Universi Dominici Gregis, emanata il 22 febbraio 1996. Parimenti, promettiamo, ci obblighiamo e giuriamo che chiunque di noi, per divina disposizione, sia eletto Romano Pontefice, si impegnerà a svolgere fedelmente il munus Petrinum di Pastore della Chiesa universale e non mancherà di affermare e difendere strenuamente i diritti spirituali e temporali, nonché la libertà della Santa Sede. Soprattutto, promettiamo e giuriamo di osservare con la massima fedeltà e con tutti, sia chierici che laici, il segreto su tutto ciò che in qualsiasi modo riguarda l’elezione del Romano Pontefice e su ciò che avviene nel luogo dell’elezione, concernente direttamente o indirettamente lo scrutinio; di non violare in alcun modo questo segreto sia durante sia dopo l’elezione del nuovo Pontefice, a meno che non ne sia stata concessa esplicita autorizzazione dallo stesso Pontefice; di non prestare mai appoggio o favore a qualsiasi interferenza, opposizione o altra qualsiasi forma di intervento con cui autorità secolari di qualunque ordine e grado, o qualunque gruppo di persone o singoli volessero ingerirsi nell’elezione del Romano Pontefice.»

Poi ciascun cardinale all’Evangeliario ha pronunciato l’ultima parte del giuramento:

(latino)
«Et ego N. Cardinalis N. spondeo, voveo ac iuro.» 
Posta la mano sul Vangelo, prosegue:
«Sic me Deus adiuvet et haec Sancta Dei Evangelia, quae manu mea tango.»

(italiano)
«Ed io N. Cardinale N. prometto, mi obbligo e giuro.»
Posta la mano sul Vangelo, prosegue:
«Così Dio mi aiuti e questi Santi Evangeli che tocco con la mia mano.»

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Tangenziale di Catania, aperto nuovo svincolo di Misterbianco- Lineri

“Giornata storica per la città e i nostri quartieri, ora massima spinta su secondo tronco Strada dell’Etna” ha detto il sindaco misterbianchese Marco Corsaro

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Ore 11. E’ l’orario che segna l’apertura di un nuovo svincolo sulla Tangenziale di Catania che mira ad essere strategico per il traffico veicolare e non solo.

Si tratta dello svincolo in entrata da Misterbianco-Lineri. Le prime auto si sono messe regolarmente sulla sede stradale, qualche istante dopo il taglio del nastro inaugurale avvenuto, questa mattina, alla presenza del sindaco di Misterbianco, Marco Corsaro, degli esponenti dell’Amministrazione comunale, dei tecnici dell’Anas e del delegato della Città Metropolitana di Catania, l’avvocato Ivan Albo.

In questo modo, è stato aperto ufficialmente il primo collegamento diretto tra i quartieri Lineri, Serra e zone limitrofe e la principale arteria viaria catanese, grazie ai finanziamenti ottenuti nell’ambito della “Strada dell’Etna”, l’opera strategica per la viabilità tra l’entroterra e il capoluogo etneo.

Il nuovo svincolo costituisce senz’altro un importante passo in avanti nei servizi di mobilità nel territorio e gli effetti si vedranno nel tempo.

Per il sindaco di Misterbianco si tratta di una “giornata storica” perché in questo modo sarà possibile immettersi più velocemente nei quartieri della città e, al contempo, sarà più veloce raggiungere Catania, l’aeroporto.

“Dopo un lungo cantiere e qualche inevitabile disagio – si legge in una nota del Comune di Misterbianco – arriva la giusta risposta a un’esigenza concreta, migliorando la qualità della vita e la connessione della nostra comunità. Ora continueremo a vigilare sull’opera anche interessando la Prefettura – sottolinea il sindaco Corsaro – perché c’è il secondo troncone da completare, da via Siracusa verso San Pietro Clarenza. Non possiamo fermarci a metà strada”.

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Cronaca

Belpasso, incendio di vaste proporzioni in contrada Valcorrente

Altro rogo, nella tarda serata di ieri,  lungo la strada provinciale 56/II, l’arteria viaria che congiunge Paternò con Belpasso

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Un incendio ha devastato una vasta zona di contrada Valcorrente in territorio di Belpasso nei terreni attigui alla Statale 121. L’allarme è scattato poco prima delle 13.30. Le fiamme hanno avvolto un’area incolta, ricca di vegetazione spontanea e sterpaglie, ma anche di rifiuti.

L’incendio ha minacciato capannoni artigianali e industriali che si trovano nei pressi di via Casalini. Minacciate anche alcuni  esercizi commerciali. Ad intervenire  i vigili del fuoco del distaccamento di “Catania Nord” e due autobotti provenienti dalla sede centrale del comando provinciale di via Cesare Beccaria.

Fiamme anche ai margini della statale 121. L’alta colonna di fumo era visibile da lontano, mentre il denso fumo nero ha reso l’aria irrespirabile. Ridotta la visibilità per gli automobilisti e camionisti in transito su entrambe le direzioni di marcia della statale, su cui si sono registrati di conseguenza dei rallentamenti con il transito veicolare che inevitabilmente ne ha parecchio risentito.

Altro incendio di una certa gravità, nella tarda serata di ieri,  lungo la strada provinciale 56/II, l’arteria viaria che congiunge Paternò con Belpasso, nei pressi dello svincolo per Belpasso posto sulla SS 284.  In fiamme un terreno incolto che si trova tra i due comuni. Il rogo ha divorato ulivi e minacciato un b&b. Sul posto pompieri di Adrano.

I vigili del fuoco hanno lavorato celermente per impedire che il fuoco si estendesse nelle zone limitrofe.  Il  tempestivo intervento dei pompieri ha impedito che le fiamme si avvicinassero minacciosamente alla struttura ricettiva. Le fiamme sarebbero partite dalla sterpaglia presente proprio tra la statale 284 e la provinciale 56/II

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