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In Primo Piano

Il paternese Enzo Spartà alla guida del Parco dell’Etna, oggi l’insediamento

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Enzo Spartà, 63 anni, ingegnere paternese, dirigente alla Protezione civile di Palermo, è l’uomo che guiderà il Parco dell’Etna per i prossimi mesi. A nominarlo la Regione siciliana, con Spartà insediatosi nella sede dell’Ente a Nicolosi, questa mattina.

Spartà prende il posto del presidente uscente, Carlo Caputo che lascia la guida del Parco, dopo due anni e mezzo, per potersi dedicare alla competizione elettorale delle Amministrative di primavera, in corso a Belpasso con Caputo candidatosi a sindaco.

Per Carlo Caputo, quella di oggi, è stata l’occasione per tracciare un bilancio delle cose fate: la costituzione del marchio “Parco dell’Etna”, a disposizione delle aziende del territorio, oltre al rifacimento di tutta la segnaletica sia all’interno del Parco che nei 20 Comuni che al suo interno ricadono, ed ancora due app guida, per normodotati e nella lingua dei segni. Tanto è stato, inoltre, fatto sul piano della comunicazione per la salvaguardia e la valorizzazione dell’intera area del vulcano.

Spartà si è detto pronto nel continuare sul solco tracciato da Caputo, cercando di risolvere anche le problematiche legate alla carenza di personale.

Cronaca

Catania, operazione antimafia “Locu”, la polizia esegue 41 misure cautelari personali

Le forze dell’ordine hanno inferto un duro colpo al clan Bonaccorsi-Cappello

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Con l’operazione “Locu” scattata all’alba di oggi la polizia di stato di Catania ha inferto un duro colpo al clan Bonaccorsi-Cappello. Infatti circa 300 poliziotti  sono stati impegnati nell’esecuzione di un’ordinanza con cui il Giudice per le Indagini Preliminari presso il locale Tribunale, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia etnea, ha disposto misure cautelari personali nei confronti di 41 soggetti.

Indagati a vario titolo e con differenti profili di responsabilità dei delitti di associazione di tipo mafioso (clan Cappello-Bonaccorsi), associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, porto e detenzione di armi da fuoco, spaccio di vari tipi di droga (cocaina, crack, marijuana e hashish). In particolare, è stata documenta la gestione di una grossa “piazza di spaccio” attiva nella città di Catania. Polizia di stato che avrebbe scoperto un modo particolare per rifornirsi di droga: quest’ ultima messa in un cesto legato a una corda, poi salita fino a casa del capo di una banda di spacciatori.

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Cronaca

Catania, terrore per una donna vittima di una tentata violenza sessuale, due arresti

Si tratta di due uomini di 35 e 45 anni, il fatto è avvenuto nella notte dello scorso 9 marzo e la ragazza è riuscita a fuggire in strada dall’abitazione dove si sarebbe verificata la tentata violenza

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Tentata violenza sessuale, sequestro di persona e rapina. Sono i reati contestati a due uomini  di 35  e 45 anni arrestati dalla  polizia di stato a Catania. Al 35enne è stata contestata anche la resistenza a pubblico ufficiale per essersi scagliato contro la polizia. A fare intervenire gli agenti, in via Vincenzo Giuffrida, la mattina del 9 marzo scorso, era stato un passante che aveva notato una ragazza in strada, chiedere aiuto perché aveva subito una tentata violenza sessuale da parte di due persone. Sul posto è immediatamente intervenuta una volante con i poliziotti che hanno individuato la vittima seduta sui gradini del portone di uno stabile. In lacrime ha raccontato agli agenti  di aver subito una violenza fisica e sessuale da parte di due uomini, di cui forniva anche le descrizioni, che si trovavano ancora all’interno dell’appartamento dove si era verificato il crimine.

Poliziotti che si sono  diretti nella casa dove sarebbe avvenuta la tentata aggressione al cui interno c’erano i due uomini che sono stati arrestati. Il gip ha già convalidato il provvedimento.  All’interno dell’appartamento, dove è stata anche fatta intervenire la Polizia scientifica, sono state rinvenute numerose bottiglie di alcolici e tracce di sostanze stupefacenti, verosimilmente cocaina e crack.  I due uomini sono stati condotti da agenti delle Volanti negli uffici della Questura per ulteriori approfondimenti e per ricostruire l’accaduto. È emersa la notte di terrore vissuta dalla vittima a conclusione di una serata cominciata in discoteca e finita nell’appartamento nella disponibilità del 35enne dove, probabilmente a causa dell’abuso di alcolici e di sostanze stupefacenti, la situazione è degenerata. I tentativi di violenza sessuale e le aggressioni fisiche subite hanno costretto la donna a fuggire in strada.

Uno dei due si era anche impossessato del denaro che la vittima aveva nella borsa e le aveva distrutto il telefonino, probabilmente per impedirle di chiedere aiuto.  La vittima, ultimati gli accertamenti clinici nel pronto soccorso di un ospedale della città, è stata dimessa con una prognosi di 15 giorni, per le lesioni riportate.

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