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Cronaca

Paternò, arrestati dai carabineri due uomini di 37 e 36 anni: coltivavano canapa indiana

A finire in manette Marco Tomasello e Gabriele Fallica, entrambi paternesi: scoperto dai militari un terreno agricolo con 284 piantine

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Militari dell’Arma del nucleo investigativo del comando provinciale etneo, hanno dato esecuzione  a due ordinanze di custodia cautelare, arrestando Marco Tomasello, 37 anni e Gabriele Fallica,36, entrambi paternesi.  L’ attività investigativa dei carabinieri è partita nell’agosto del 2019, quando hanno individuato una piantagione di “cannabis indica” nelle campagne di contrada Rascaporto, nel comune di Paternò. I militari hanno appurato che  un ignaro anziano coltivatore, inizialmente, aveva affittato ai due una porzione di terreno che si trova all’interno del proprio fondo agricolo, coltivato ad ulivi ed agrumi. I due uomini, da quanto accertato, avrebbero successivamente realizzato dei filari con l’impianto di 284 piante di canapa indiana, cresciute poi ad un’altezza oscillante tra i 70 ed i 240 cm. Secondo un calcolo fatto dai carabinieri da quelle piantine giunte a maturazione sarebbe stato possibile ricavare circa 56 chili di marijuana.

I due uomini avrebbero anche realizzato un sistema per la loro irrigazione.  L’attività di osservazione svolta dai militari ha permesso di accertare  che quotidianamente il coltivatore si recava presso il fondo agricolo per la cura delle proprie piante; inoltre è stato possibile notare da parte dei carabinieri, nel corso del servizio di appostamento, la presenza, soprattutto nel pomeriggio,  dei due arrestati, i quali in un’occasione sarebbero stati fermati dalle pattuglie,  credendoli  dei ladri ed interrogandoli sul motivo della loro presenza.  L’intervento dei militari all’alba del 2 agosto scorso ha consentito il fermo e l’identificazione all’interno del fondo agricolo dell’anziano agricoltore, il quale avrebbe confermato ai carabinieri d’aver affidato in locazione  il terreno ai due e d’aver compreso solo a crescita avvenuta che quelle erano piante di cannabis indica, ma di non aver avvisato le forze dell’ordine per paura di ritorsioni. Tomasello e Fallica sono stati messi ai domiciliari

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Cronaca

Incidente sulla Catania-Siracusa, galleria Demetrio, ferito conducente Tir e traffico in tilt

Il mezzo pesante è finito dentro l’uscita di emergenza della galleria, incastrandosi e mettendosi di traverso rispetto alla strada; il conducente è stato trasportato in codice rosso all’ospedale San Marco di Catania

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Incidente stradale nel pomeriggio intorno alle 16.30 all’interno della galleria San Demetrio, lungo la Catania-Siracusa, in direzione Catania.

Sul posto i vigili del fuoco del distaccamento di Lentini, intervenuti per soccorrere il conducente di un mezzo pesante finito dentro l’uscita di emergenza della galleria, incastrandosi e mettendosi di traverso rispetto alla strada; il conducente è stato subito soccorso e affidato al personale medico del 118 il quale l’hanno trasportato in codice rosso all’ospedale San Marco di Catania.

Il tratto autostradale è stato chiuso al traffico. Sul posto anche personale della Polstrada di Lentini. A seguito del sinistro  il traffico è rimasto bloccato, il mezzo pesante occupa la corsia di sorpasso e di marcia per cui l’Anas ha proceduto alla chiusura con uscita obbligatoria allo svincolo di Lentini.

“Si sconsiglia al momento di mettersi in viaggio da Siracusa in direzione Catania o, in alternativa, di percorrere la vecchia strada SS 114” dicono dalla Polstrada. Dopo le operazioni di messa in sicurezza del mezzo pesante la  stradale sta facendo defluire la coda di automobili che si era creata all’interno della galleria.

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Cronaca

Catania, morto lo storico esponente del MSI, Francesco Condorelli Caff

Non seguì Gianfranco Fini nella “Svolta di Fiuggi” e fu il primo consigliere comunale d’Italia del Movimento sociale fiamma tricolore guidato da Pino Rauti. È stato candidato alla presidenza della provincia e a sindaco di Catania, oltre che di Mascalucia

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FOTO ANSA

E’ morto nella giornata di oggi lo storico esponente del Movimento sociale italiano Francesco Condorelli Caff, aveva 86 anni. Un grande professionista del foro di Catania ha lavorato  fino a poche ore dal malessere che lo ha colpito, sostenendo le ragioni del diritto al fianco dei propri clienti in tribunale.

Nel dicembre 2022 aveva ricevuto il riconoscimento, dall’ordine degli avvocati, per i 50 anni di professione. Impegnato senza tregua nel settore civile, penale e nel patrocinio all’interno dei tribunali ecclesiastici. Era un esponente storico del Msi, non seguì Gianfranco Fini nella “Svolta di Fiuggi”, e fu il primo consigliere comunale d’Italia del Movimento sociale fiamma tricolore guidato da Pino Rauti.

È stato candidato alla presidenza della provincia e a sindaco di Catania, oltre che di Mascalucia, la città che ha amato e difeso con storiche battaglie in consiglio comunale. Era un amante della pittura nel tempo libero, dello sport, ha fondato lo Sci club Monte Fusaro e dei vigneti, che ha coltivato in prima persona fino agli ultimi giorni.

Rimasto orfano ad appena 3 anni, il padre era colonnello dell’esercito, ha vissuto con la madre e le sorelle a Mascalucia e frequentato la scuola militare Nunziatella di Napoli. Tre suoi figli, Nunzio, Nicola e Mimmi hanno seguito le sue orme professionali, mentre il primogenito Antonio è giornalista. E oggi lo ricordano così: “un padre sempre presente, infaticabile e capace di educare alle responsabilità con un amore puro”.

 

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