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Paternò, conclusi i festeggiamenti in onore di Santa Barbara

Migliaia di fedeli e devoti in strada e in Chiesa per rendere omaggio alla Santa Patrona

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Si sono conclusi poco dopo la mezzanotte, con lo spettacolo pirotecnico dal Castello Normanno, i festeggiamenti in onore della Santa Patrona Barbara. Una giornata intensa e ricca di avvenimenti quella di ieri iniziata con il solenne Pontificale nella Chiesa di Santa Barbara, presieduto da Mons. Luigi Renna, Arcivescovo Metropolita di Catania, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose. Durante la cerimonia l’Arcivescovo ha comunicato ai fedeli che l’8 dicembre verrà ufficialmente emanato il decreto che proclamerà la Chiesa di Santa Barbara Santuario Diocesano.

Mons. Renna, durante il suo intervento, ha evidenziato come questa decisione sia il frutto di un discernimento comunitario e di un dialogo con i fedeli e il clero locale. Al termine della celebrazione del Pontificale il sindaco Nino Naso come da tradizione ha invocato il patrocinio di Santa Barbara su Paternò. Nel pomeriggio l’uscita del Fercolo con il Simulacro di Santa Barbara per le vie della città. Durante il percorso è stata impartita la benedizione agli ammalati presso l’ospedale SS. Salvatore e successivamente una sosta presso la parrocchia S. Francesco all’Annunziata.

Intorno alle 22.30 è andato in scena lo spettacolo piromusicale in Piazza Indipendenza ( a cura della “Vaccalluzzo Events”) con il proseguimento della processione fino a Piazza Santa Barbara e la serata si è conclusa con i fuochi d’artificio dal Castello Normanno, con il successivo inno di lode e riposizione del Simulacro. Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Nino Naso e dall’assessore alla cultura Giovambattista Caruso nonche dal titolare della “Vaccalluzzo Events”.

 

 

Alla giornata conclusiva dei festeggiamenti ha assistito anche il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno: “Con profonda devozione, fede e partecipazione, ieri mattina, nella mia amata città di Paternò, ho avuto l’onore di assistere alla Messa Pontificale in onore della nostra Patrona, Santa Barbara, celebrata dall’Arcivescovo di Catania, Mons. Luigi Renna- scrive Galvagno-  La sera è stato un onore e un piacere poter assistere ai fuochi piromusicali insieme al Presidente del Senato Sen. Ignazio La Russa, l’On Francesco Ciancitto e tanti altri amici.

Sono stati giorni di festa dedicati a colei che rappresenta un luminoso esempio di coraggio, fede e resistenza di fronte alle difficoltà. Affido a Lei, come sempre, il mio cammino, trovando forza e ispirazione nel suo esempio.  Mi auguro che non ci si senta fedeli e cristiani solo in queste giornate ma nella nostra quotidianità. Un pensiero speciale e un grande augurio- scrive ancora Galvagno- vanno inoltre ai Vigili del Fuoco, alla Marina Militare, agli Artiglieri e ai Genieri dell’Esercito, che ogni giorno, con instancabile coraggio e dedizione, vegliano sulla nostra sicurezza e sul nostro benessere”.

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Militello in Val di Catania, visita del Capo dello Stato Sergio Mattarella

Il Presidente della Repubblica ha inaugurato il plesso scolastico ‘Pietro Carrera’, di recente ristrutturato e adeguato alle norme antisismiche

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FOTO PAGINA SOCIAL PRESIDENTE ARS GAETANO GALVAGNO

Grande  feste ed entusiasmo oggi pomeriggio a Militello In Val di Catania per la visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il quale ha inaugurato il plesso scolastico ‘Pietro Carrera’, recentemente ristrutturato e adeguato alle norme antisismiche. Il Capo dello Stato è stato accolto da un paese in festa con esposte numerose bandiere Tricolori e manifesti di benvenuto.

A salutare il suo arrivo, tra gli altri, il governatore Renato Schifani, il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, il ministro Nello Musumeci, il prefetto Maria Carmela Librizzi, il questore Giuseppe Bellassai, il sindaco metropolitano di Catania Enrico Trantino e il sindaco di Militello in Val di Catania, il deputato regionale del Pd Giovanni Burtone.

Il taglio del nastro è stato preceduto da un atto di omaggio agli Eroi della Resistenza e della Repubblica partigiana dell’Ossola, ai giardini pubblici comunali, e davanti all’area monumentale che ricorda anche il carabiniere Salvo D’Acquisto, i Caduti di tutte le guerre e le vittime del terrorismo.

“È necessario garantire nell’intero territorio del nostro Paese servizi adeguati, collegamenti adeguati e condizioni di pienezza di cittadinanza per tutti i cittadini, per tutte le donne e gli uomini del nostro Paese- ha detto Mattarella- Nel nostro Paese tante città, come Militello Val di Catania, tante aree interne o montane sono protagoniste della storia. Le aree interne, montane, delle piccole isole coprono il 60% del nostro territorio, ci vivono 13 milioni di nostri concittadini. Sono per il nostro paese una ricchezza non solo storica e di memoria. Conservano una immensa ricchezza di patrimonio artistico e culturale. Sono aree che richiedono un intervento costante”.

Subito dopo l’inaugurazione il Presidente Mattarella si è recato al Palazzetto dello sport dove ha avuto modo di “incontrare” la cittadinanza. “Accolgo con grande attenzione l’appello del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a non sottovalutare il problema delle aree interne, che rappresentano una parte fondamentale del nostro territorio e della nostra identità. Questi luoghi, spesso trascurati, necessitano di politiche dedicate che garantiscano sviluppo, servizi essenziali e il diritto a una vita dignitosa per i cittadini che vi risiedono”.

Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani: “In questo contesto ritengo che il sistema delle ex Province, con l’elezione diretta, rappresentasse uno strumento fondamentale per assicurare maggiore attenzione istituzionale a questi territori. Agendo come enti intermedi tra i Comuni e la Regione, infatti, garantivano una risposta più rapida ed efficace ai bisogni della popolazione e una presenza più vicina alle specificità locali. Auspico che si possa ritornare presto a questo modello di governance, restituendo così centralità a questi enti e valorizzandone il ruolo per il rilancio delle aree interne e per la costruzione di un equilibrio territoriale più giusto e sostenibile” ha concluso Schifani.

Soddisfatto il sindaco Giovanni Burtone: “La visita del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Militello Val di Catania non è stato un evento solo per la nostra comunità ma per tutta la Sicilia e per tutti quei comuni medio piccoli che costituiscono un patrimonio prezioso per l’Italia- ha detto il sindaco Giovanni Burtone- E’stato accolto con un  bagaglio di attese, speranze, difficoltà, paure che solo chi vive in quella cosiddetta Italia “minore” può comprendere. Le nostre comunità soffrono il ridimensionamento dei servizi che riguardano la sanità, la scuola, i trasporti. Serve una visione, serve convogliare nuove energie per tornare a dare speranza a questi luoghi. Ecco perché la visita della massima carica della nostra Repubblica, del garante della Costituzione e di quei diritti fondamentali che sono codificati nella prima parte della Carta, ha assunto carattere di evento straordinario”.

Il Presidente dell’ ARS  Gaetano Galvagno ha specificato che “ è sempre un privilegio accogliere il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella sua terra d’origine. Oggi pomeriggio è stato emozionante assistere alla restituzione del palasport e della scuola ‘Pietro Carrera’ alla comunità di Militello in Val di Catania. Un istituto scolastico, in particolare, è il luogo della vita, il secondo nucleo formativo naturale dopo la famiglia e vederlo rinascere alla presenza del Capo dello Stato rappresenta il fiorire di nuove energie. Per questo facciamo nostro il messaggio del Presidente Mattarella sostenendo un territorio che, al pari di altri nella nostra Isola e del resto della Nazione, ha sempre bisogno di attenzioni e sostegno”.

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Militello in Val di Catania, oggi pomeriggio visita del Presidente Sergio Mattarella

L’arrivo del Capo dello Stato è previsto per le 16.30 quando depositerà una corona di alloro al monumento dei Caduti, successivamente inaugurerà il plesso scolastico “Pietro Carrera” e infine al Palazzetto dello sport incontrerà la cittadinanza

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Visita istituzionale nel pomeriggio di oggi a Militello in Val di Catania da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’arrivo del Capo dello Stato è previsto per le 16.30 quando depositerà una corona di alloro al monumento dei Caduti, successivamente inaugurerà il plesso scolastico “Pietro Carrera”, recentemente ristrutturato; infine il Presidente della Repubblica si recherà al Palazzetto dello sport dove incontrerà la cittadinanza.

Ad accogliere il Capo dello Stato il sindaco Giovanni Burtone. “La visita del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Militello Val di Catania non è un evento solo per la nostra comunità ma per tutta la Sicilia e per tutti quei comuni medio piccoli che costituiscono un patrimonio prezioso per l’Italia- scrive Burtone sulla sua pagina social-  Avverrà il giorno dopo quella che nel calendario civile del Paese non è solo la festa della Epifania ma anche la tragica ricorrenza della barbara uccisione per mano della mafia di Piersanti Mattarella, figura straordinaria di una Sicilia che voleva cambiare.

Lo accoglieremo con il bagaglio di attese, speranze, difficoltà, paure che solo chi vive in quella cosiddetta Italia “minore” può comprendere. Il suo discorso di fine anno è stato come al solito pieno di contenuti e rappresenta davvero quella bussola sulla quale calibrare la nostra rotta di amministratori locali. Le nostre comunità soffrono il ridimensionamento dei servizi che riguardano la sanità, la scuola, i trasporti.

Spesso vedono i propri figli partire per studiare, lavorare, affermarsi in luoghi lontani, ritornare nelle feste comandate e avere un cuore sanguinante perché le radici sono forti e fa male andare via. L’inverno demografico si sta trasformando in glaciazione e non è solo con la monetizzazione che si può affrontare. Serve una visione, serve convogliare nuove energie per tornare a dare speranza a questi luoghi. Ecco perché la visita della massima carica della nostra Repubblica, del garante della Costituzione e di quei diritti fondamentali che sono codificati nella prima parte della Carta, assume carattere di evento straordinario. In un mondo globalizzato e sempre connesso in cui purtroppo gli echi delle guerre ci ricordano che la natura umana ha limiti che ci fanno ricadere sempre negli stessi errori e che ci preoccupano per il futuro” .

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