Cronaca
Paternò, consigliere di maggioranza attacca la giornalista Mary Sottile
Assostampa e Unci solidali con la cronista: “Respingiamo le accuse che suonano come un’intimidazione” dice l’Unione Cronisti

PATERNO’. “Ancora una volta la politica non trova di meglio che insultare un giornalista per il solo motivo di avere compiuto correttamente fino in fondo il proprio dovere di informare i cittadini. E’ accaduto, stavolta, a Paternò dove a essere presa di mira è stata la collega Mary Sottile, direttrice dell’emittente locale Ciak Telesud e corrispondente del quotidiano “La Sicilia” che svolge da anni questa professione con grande impegno e con la massima serietà e responsabilità professionale seguendo con estrema attenzione le vicende sia politiche che di cronaca della città ai piedi dell’Etna”.
Lo afferma la sezione di Catania dell’Associazione Siciliana della Stampa che “condanna con fermezza le gravissime offese etiche e professionali rivolte in particolare via Facebook da un consigliere comunale di maggioranza di Paternò, il quale, con una ricostruzione quantomeno fantasiosa e di parte delle puntuali e precise cronache delle sedute del Consiglio comunale, evidenzia un grande fastidio per l’attività della cronista volta a fornire ai cittadini ogni elemento per giudicare l’operato di chi li amministra”.
Sulla vicenda è intervenuta anche l’Unci di Catania che “stigmatizza quanto scritto su Facebook dal consigliere comunale di Paternò”. “Nessuno – ha commentato il presidente dell’Unci di Catania Filippo Romeo – può permettersi di denigrare il lavoro, attento e scrupoloso, di giornalisti che con professionalità ogni giorno raccontano quanto accade nei territori. Notizie, forse per qualcuno scomode, che vanno sempre e comunque riportate. Respingiamo con forza le accuse del consigliere, che suonano come un’intimidazione, e siamo vicini alla collega Mary Sottile, al centro di un attacco frontale che-ha concluso Romeo – l’Unione cronisti condanna senza mezzi termini”.

Cronaca
Mascalucia, rissa tra calciatori e dirigenti dentro lo stadio, denunciate sette persone
Causa scatenante della rissa alcune “espressioni sgradite” a sfondo razziale, poi ulteriormente degenerata

Rissa all’interno dello stadio di Mascalucia che ha visto il coinvolgimento di calciatori e dirigenti di due squadre di calcio dilettanti. Un fatto di violenza che ha spinto uno spettatore ad allertare i carabinieri, i quali, alla fine delle opportune indagini, hanno denunciato a piede libero sette uomini, tra i 24 ed i 44 anni. I fatti sono accaduti nei giorni scorsi presso il campo sportivo comunale “Bonaiuto Somma”, in occasione dello svolgimento di una gara del campionato di calcio tra dilettanti; i militari dell’Arma sono giunti all’interno dello stadio, ma al loro arrivo gli animi dei contendenti si erano già calmati ma, entrati all’interno dello spogliatoio, i militari hanno riscontrato la presenza di tre calciatori che avevano alcune ferite di natura traumatica, i quali, successivamente sono stati trasportati al pronto soccorso del Policlinico di Catania dal personale del 118.
I giovani sono stati visitati dai medici che hanno riscontrato traumi con relative prognosi da due a trenta giorni, quest’ultima diagnosticata ad un giovane originario del Gambia, al quale è stata rilevata la frattura delle ossa nasali. Sembra che la causa scatenante della rissa sia stata originata da alcune “espressioni sgradite” a sfondo razziale, poi ulteriormente degeneratesi in atti violenti tra gli appartenenti alle due squadre. Inoltre i carabinieri hanno provveduto a segnalare alla Questura di Catania il presidente di una delle due squadre poiché avrebbe organizzato una manifestazione sportiva senza darne formale comunicazione alla competente autorità di pubblica sicurezza.
Cronaca
Incidente mortale a Catania. A perdere la vita il paternese Gabriele Longo
Il sinistro questa mattina su via S.Sofia. Si tratterebbe di un incidente autonomo.

Dolore e sgomento a Paternò per la tragica notizia che questa mattina ha sconvolto la città. Un incidente stradale ha spezzato la vita di Gabriele Longo, 24enne paternese. Il sinistro è avvenuto all’alba di oggi, in via Santa Sofia, davanti il Policlinico del capoluogo etneo.
Il ragazzo, guardia giurata, stava tornando a casa, a Paternò, dopo aver concluso il turno di lavoro, quando per cause ancora in corso d’accertamento ha perso il controllo della sua moto. Sul posto, per i rilievi sono arrivati gli agenti della Polizia municipale di Catania. Non chiaro se si tratti di un incidente autonomo o se sia successo qualcos’altro che ha fatto perdere a Gabriele il controllo del mezzo, determinando così l’incidente e la morte.
La salma del giovane è stata portata al Policlinico di Catania, in attesa di essere restituita ai familiari, ai genitori, al padre Antonello (ex consigliere comunale) e alla mamma Alfina.
Ed a nome della città un messaggio di cordoglio è arrivato dal sindaco Nino Naso. «Sono sconvolto e profondamente addolorato – ha evidenziato il primo cittadino paternese – per questa tragedia che ha colpito il nostro Gabriele, da primo cittadino e da amico della famiglia Longo, mi stringo insieme a tutta la comunità cittadina attorno a loro, una famiglia già provata da un precedente e straziante dolore. Un giovane pieno di valori, onesto e solare che perde la vita mentre si ritira da lavoro. Salutaci le stelle Gabriele.»
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