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Cronaca

Paternò, controlli dei carabinieri per il contrasto dell’illegalità nel centro storico

Militari che hanno effettuato una serie di servizi finalizzati a contrastare lo spaccio di droga tra giovani e garantire il rispetto del C.d.S.

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A Paternò i carabinieri della compagnia di Paternò, insieme ai colleghi della C.I.O, hanno effettuato una serie di servizi finalizzati a contrastare lo spaccio di droga tra giovani e garantire il rispetto delle norme sulla circolazione stradale. I militari dell’Arma, nel corso dei servizi, hanno pattugliato diverse aree urbane e periferiche della città, dove sono stati organizzati numerosi posti di controllo,al fine anche di monitorare le vicine aree verdi comuni; controllati anche otto locali pubblici.

Non sono emerse irregolarità. Durante le attività su strada, al termine di diverse perquisizioni personali e veicolari, volte a frenare la diffusione della droga tra i ragazzi, i carabinieri hanno sorpreso 2 giovanissimi, fermati a piedi, con addosso alcune dosi di marijuana, del peso complessivo di 6 grammi.

Oltre al recupero di droga, i carabinieri hanno segnalato entrambi “quali assuntori” alla locale Prefettura. In una ulteriore fase del servizio, i militari si sono preoccupati dei controlli su strada, per la verifica del rispetto del codice della strada e per contrastare le condotte imprudenti di guida che possano mettere a repentaglio l’incolumità di pedoni e automobilisti.  In particolare, i militari dell’Arma hanno fermato 71 veicoli ed identificato 115 persone, accertando nel corso delle verifiche 32 violazioni al C.d.S.

Gli automobilisti ed i centauri sanzionati, per un importo complessivo di circa 28 mila euro sono stati trovati soprattutto alla guida di veicoli senza assicurazione obbligatoria, con in mano il cellulare o sorpresi a circolare senza indossare il casco protettivo. Carabinieri che hanno sequestrato e posto sotto fermo amministrativo 9 veicoli, ritirato 6 documenti di guida e circolazione, e decurtato 56 punti dalle patenti di guida.

Cronaca

Catania, autopsia non fa chiarezza sulla morte della 38enne trovata impiccata

Saranno necessari altri esami supplementari e complementari ossia istologici e tossicologici

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foto "Repertorio"

Si è svolta questa mattina, al Policlinico di Catania, l’autopsia  sulla salma della 38enne trovata  impiccata, nei giorni scorsi, nel bagno dell’appartamento di villeggiatura sito a Fondachello, frazione marinara di Mascali, che la donna aveva preso in affitto assieme al compagno. Autopsia che non ha risolto tutti i dubbi : saranno necessari altri esami supplementari e complementari. In pratica saranno eseguiti esami istologici e tossicologici.

Ad effettuare l’autopsia il medico legale Cristoforo Pomara;  presente, come perito di parte, il dottore Raffaele Benanti, nominato dall’avvocato Francesco Marchese, legale del compagno della donna, che non è indagato, ma parte offesa nell’inchiesta. Intanto la Procura ha firmato il nulla osta per il rilascio della salma che è stata restituita ai familiari. La donna, da quanto verificato dai carabinieri della compagnia di Giarre che stanno indagando sul fatto, avrebbe avuto una lite con l’uomo, testimoniato dai diversi lividi presenti sulle braccia di entrambi e che poi avrebbe lasciato l’abitazione.Il corpo è stato trovato da uno dei figli della coppia.

La casa è stata trovata in ordine, e non è stato rinvenuto alcun messaggio da parte della donna. La coppia ha due figli Il compagno è stato sentito, come testimone, nella caserma dell’Arma da militari e dal sostituto procuratore di Catania di turno.  Al momento non è esclusa alcuna ipotesi sulle cause del decesso, compresa quella del suicidio

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Cronaca

Piana di Catania, attivata pompa di sollevamento del lago Biviere di Lentini

L’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni

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foto web- sito "Guidasicilia"

“E entrata in azione oggi la prima delle due pompe di sollevamento del lago Biviere di Lentini, nel Siracusano”. A dirlo il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani il quale ha evidenziato che con questa soluzione l’impianto permetterà un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni agricoli della Piana di Catania.

Nei prossimi giorni, sarà attivata una seconda pompa con la stessa capacità. I fondi per gli impianti, 600 mila euro, sono stati stanziati dalla Regione Siciliana attraverso un contributo straordinario al Consorzio di bonifica 9. “L’attivazione delle due linee di pompaggio – dice il presidente della Regione siciliana Renato Schifani – risolve il paradosso di un invaso in cui l’acqua c’è ma non era possibile utilizzarla per un guasto agli impianti. Adesso possiamo garantire l’approvvigionamento idrico agli agricoltori del territorio in difficoltà per il perdurare dell’emergenza siccità in Sicilia.

Il mio governo è impegnato quotidianamente nella risoluzione, da un lato, delle questioni più urgenti ma, allo stesso tempo, nella definizione di una strategia globale di miglioramento delle infrastrutture, al fine di migliorare la sostenibilità a lungo termine del sistema idrico locale”.

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