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Cronaca

Paternò, il covid uccide Lucia Longo, vice segretario generale del comune

La dirigente era ricoverata da giorni all’ospedale San Marco di Catania dove, a seguito dell’aggravamento delle condizioni, era stata intubata

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E’ morta, a causa del covid-19, Lucia Longo, 63 anni, vice segretario generale del comune di Paternò. Il decesso si è registrato questa notte, intorno alle ore 1.30, all’ospedale San Marco, dove la funzionaria comunale era stata ricoverata diversi giorni addietro.

“Portata inizialmente all’ospedale Garibaldi di Catania, a seguito del peggioramento delle sue condizioni, era stata trasferita all’ospedale San Marco dove negli ultimi giorni era stata intubata”, dice un affranto sindaco di Paternò Nino Naso. La  vice segretaria generale, nonche responsabile “Settore Cultura, Turismo, Sport e Spettacolo” del comune paternese, era risultata positiva al covid-19 alla fine dello scorso mese di marzo. In passato, prima di ricoprire l’attuale incarico, la dottoressa Longo aveva lavorato all’interno dell’unità operativa della polizia municipale, ma anche nel settore affari legali; aveva diretto anche, per poco tempo, il settore dei servizi sociali. Numerosi i messaggi di cordoglio per la prematura scomparsa della dirigente del comune di Paternò.

Il sindaco Nino Naso sulla propria pagina “Facebook” ha ricordato Lucia Longo. “Oggi il nostro Comune si sveglia a lutto, ci lascia la dott.ssa Lucia Longo. È una perdita incommensurabile, lascia un vuoto incolmabile, una professionista seria e apprezzata, disponibile e generosa. Sono sconvolto e devastato dal dolore. Fin dal primo momento in cui si è insediata la mia Amministrazione è nata un’empatia, fin da subito si è instaurato un clima di fiducia e di collaborazione, a lei ho affidato compiti importanti nel nostro Comune che ha svolto fino all’ultimo giorno con professionalità, altruismo e generosità. Più che un rapporto da sindaco a funzionario- si legge nel lungo post del sindaco Naso-  era nato un grande rapporto di amicizia e di affetto che ci vedeva insieme al servizio della comunità paternese.

Non posso credere, cara dott.ssa Longo, di non vedere e non sentire più le tue battute, il tuo modo diretto e solare di porgerti durante i nostri incontri e le nostre attività. Sento ancora riecheggiare il tuo sorriso sempre aperto e franco -continua il post- che riusciva a stemperare momenti di intenso lavoro e a volte di preoccupazione; non lasciavi mai nessuno da solo e avevi sempre una parola buona per tutti. Riposa in pace cara amica, non lasciarci da soli, anche da lassù aiutaci, noi ancora abbiamo tanto bisogno di te” .

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Cronaca

Catania, processo in appello contro Coveri dopo eutanasia, richiesta la condanna

La Procura etnea ha chiesto tre anni e quattro mesi per il presidente dell’associazione Exit-Italia, avrebbe istigato al suicidio assistito in Svizzera la 47enne Alessandra Giordano.

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 A Catania questa mattina la Procura ha chiesto la condanna a tre anni e quattro mesi di reclusione di Emilio Coveri, presidente dell’associazione Exit-Italia, per istigazione al suicidio per il ricorso all’eutanasia nel 2019 in Svizzera della 47enne paternese Alessandra Giordano. Il processo si celebra davanti alla Corte d’assise d’appello dopo il ricorso del procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e del sostituto Andrea Brugaletta contro la sentenza di assoluzione, “perché il fatto non sussiste”, emessa il 10 novembre del 2021 dal gup Marina Rizza, a conclusione del processo celebrato col rito abbreviato.

Al centro del procedimento il ricorso all’eutanasia in una clinica di Zurigo, il 27 marzo del 2019, di una donna catanese che non era malata terminale, ma soffriva di depressione e sindrome di Eagle, e che si era iscritta all’associazione Exit. Secondo la Procura, che ha coordinato indagini di carabinieri e polizia postale, Coveri “ha fornito un contributo causale idoneo a rafforzare un proposito suicidario prima incerto e titubante su una persona affetta da patologie non irreversibili benché dolorose, anche perché non ben curate, sfruttando l’influenzabilità della donna per inculcare le sue discutibili idee di suicidi assistito come soluzione alle sofferenze fisiche e morali della vita”.

“La signora – ha sempre sostenuto Coveri – era una nostra associata e le abbiamo semplicemente fornito, su sua richiesta, le informazioni che le servivano per prendere una decisione. Una procedura normale”. Il processo è stato aggiornato al prossimo 28 giugno.

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Cronaca

Bronte, incidente mortale sulla SP 211 perde la vita una donna di 46 anni

Feriti anche il marito e i figli della vittima, mentre all’alba si è registrato sulla A18 un altro sinistro con due giovani feriti non gravemente.

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E’ di un morto e tre feriti il bilancio di un tragico incidente stradale registratosi, nelle scorse ore, lungo la strada provinciale 211 in territorio di  Bronte. Non è ancor ancora chiara la dinamica dell’incidente su cui sono a lavoro i  carabinieri della compagnia di Randazzo e quelli del comando stazione di Bronte. A perdere la vita, da quanto riferito dalla centrale operativa dei vigili del fuoco di Catania,  una donna di 46 anni che viaggiava, assieme al marito e ai due figli, su una Golf Volkswagen.

Secondo una prima ricostruzione dell’incidente fatta dai carabinieri potrebbe trattarsi di un incidente autonomo. verificatosi poco prima delle 02.30 del mattino. Il mezzo su cui viaggiava la famiglia sarebbe andato a sbattere  contro un muretto presente sulla provinciale. Impatto che sarebbe stato piuttosto violento. Immediati i soccorsi.

Sul posto personale medico del 118, carabinieri e pompieri del distaccamento di Randazzo. La donna sarebbe morte sul colpo come accertato dai sanitari. La vittima, successivamente, sarebbe stata estratta dall’abitacolo del mezzo dai pompieri che hanno messo in sicurezza anche l’autovettura incidentata. Gli altri occupanti della Golf sono stati trasportati negli ospedali della zona. Non si conoscono ancora le loro condizioni. Traffico a rilento lungo la provinciale 211. Solo poco dopo le 6.30 la situazione è tornata alla normalità.

Altro incidente all’alba di oggi sulla A18 in direzione Catania nel tratto di strada compreso tra Giarre- Calatabiano. Per cause in corso di accertamento una Polo Volkswagen è uscita fuoristrada, nei pressi della corsia di emergenza adagiandosi su una una fiancata ; a bordo due giovani di circa 22 anni. Su posto personal medico del 118 e vigili del fuoco del distaccamento di Riposto nonchè la Polstrada di Catania . I due feriti sono stati condotti all’ospedale Cannizzaro  per le cure del caso. Le loro condizioni non dovrebbero preoccupanti.

Un altro incidente stradale nel pomeriggio di oggi.  Luogo del sinistro la SS284 (Paternò- Randazzo) all’altezza dal bivio di Maletto in direzione Randazzo.  A scontrarsi una Fiat Panda guidata da un uomo di 85 anni e una Mercedes classe A condotta da un ragazzo di 20 anni. I due mezzi viaggiavano su corse opposte di marcia. Immediati i soccorsi. Sul  posto pompieri del distaccamento di Randazzo che hanno tirato fuori dalla Panda l’anziano. Le ambulanze del 118 intervenute sul luogo dell’incidente hanno portato l’ottantacinquenne all’ospedale di Biancavilla e il ventenne in quello di Bronte. I due uomini non sarebbero in pericolo di vita. Ad effettuare i rilievi i carabinieri della compagnia di Randazzo. Traffico veicolare a rilento sulla statale per qualche ora.

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