Connect with us

In Primo Piano

Paternò, interrogazione FdI sui tempi di realizzazione di lavori finanziati dalla Regione

Il capogruppo di Fratelli D’Italia Alfio Virgolini scrive che “la somma di 490 mila euro prevedeva la spartizione in 200 mila euro concessi alla Parrocchia “Santa Barbara” (lavori già in corso di realizzazione) e i restanti 290 mila concessi al Comune di Paternò”

Pubblicato

il

Regna il silenzio circa l’esecuzione di lavori di riqualificazione e completamento di opere e di infrastrutture del comune di Paternò che sono stati programmati grazie a 490 mila euro di contributi straordinari erogati dalla Regione. Cosi in una interrogazione il capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia Alfio Virgolini punta l’attenzione sulla somma finanziata grazie anche all’intervento del Presidente dell’ARS Gaetano Galvagno e chiede a nome di tutto il gruppo consiliare di Fratelli D’Italia di conoscere quali siano i tempi per le ultimazioni dei lavori.

Nell’interrogazione indirizzata al sindaco Nino Naso e al presidente del consiglio Marco Tripoli, il consigliere Virgolini scrive che “la somma di 490 mila euro prevedeva la spartizione in 200 mila euro concessi alla Parrocchia “Santa Barbara” per la realizzazione del primo stralcio operativo degli interventi di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza dell’edificio di culto (lavori già in corso di realizzazione) e i restanti 290 mila concessi al Comune di Paternò.”

Nel dettaglio l’elenco delle opere da avviare in città prevedono: interventi di manutenzione straordinaria di strade, marciapiedi, arredo urbano di tratti di via Canonico Renna angolo via Mondello, Corso Italia e via G.B. Nicolosi per un totale di 150 mila euro; la riqualificazione della pavimentazione del palazzetto dello sport “Peppino Impastato” per un totale di 40 mila euro ed interventi per la manutenzione straordinaria degli impianti dell’Auditorium Don Milani per l’importo complessivo di 100 mila euro.  “Di dette opere – si legge nell’interrogazione –  a tutt’oggi abbiamo visto realizzare solamente la piazzetta di Via Canonico Renna e la pavimentazione del palazzetto dello sport, mentre per le altre regna il silenzio più assoluto”.

“Il Dipartimento Regionale alla Infrastrutture-si legge ancora – visto il progetto esecutivo del Comune di Paternò dello scorso mese di agosto ha emanato il successivo decreto di finanziamento per complessivi 100 mila euro per gli interventi dell’Auditorium Don Milani. Constatato, che ad oggi non è stata espletata la gara di appalto per l’esecuzione dei lavori; chiedo a nome del gruppo consiliare del partito di Fratelli d’Italia, di conoscere quali siano i tempi per l’indizione della gara d’appalto e quelli relativi alla ultimazione dei lavori. Ci auguriamo – conclude – che lo sforzo dell’Assessorato Regionale alle Infrastrutture non venga vanificato dal ritardo degli Uffici comunali e che i suddetti contributi economici non vengano perduti”.

Cronaca

Biancavilla, blitz anti caporalato, il Procuratore Curcio: “Sfruttato bisogno lavoratori”

“Lo stato di bisogno dei dipendenti ne avrebbe limitato la libertà di scelta, incidendo sulla libertà di autodeterminazione a contrarre e inducendoli ad accettare condizioni particolarmente svantaggiose e illegali” ha specificato Curcio

Pubblicato

il

Sul blitz anti caporalato portato al termine della Guardia di Finanza di Paternò all’interno di un supermercato di Biancavilla e che ha portato all’arresto di due uomini, rispettivamente del rappresentante legale (di 48 anni residente  a Misterbianco) e  del direttore commerciale (60enne di Adrano) di  un supermercato affiliato alla grande distribuzione, c’è da registrare l’intervento del Procuratore Capo di Catania Francesco Curcio: “Dalle indagini della guardia di finanza di Paternò su presunti casi di caporalato con lavoratori sfruttati e sottopagati, fino al caso più grave di 1,6 euro l’ora, sarebbe emersa “una situazione di estremo stato di bisogno economico” dei dipendenti, costretti a “subire lo sfruttamento lavorativo” in mancanza di alternative, “limitando la loro libertà di scelta”.

I due uomini sono accusati di caporalato e autoriciclaggio e sono stati posti ai domiciliari. Procura che ha proceduto al sequestro preventivo della società, il cui valore è stimato in 3 milioni di euro.

Dall’inchiesta, scrive il procuratore Curcio, sarebbe emerso “una situazione di estremo stato di bisogno economico, comune a tutti i dipendenti i quali, pur consapevoli delle violazioni e della evidente non corrispondenza alla contrattazione collettiva e alla normativa di riferimento del trattamento loro riservato dal datore di lavoro (quanto a retribuzione, a orario di lavoro, riposo e ferie), avevano accettato dette condizioni in ragione della situazione di grave difficoltà economica e della necessità di far fronte alle spese dei rispettivi nuclei familiari, non avendo altra valida alternativa: pertanto – osserva Curcio – tra la possibilità di non percepire alcuna fonte di reddito e quella di subire sfruttamento lavorativo, non avevano potuto fare altro che accettare e subire questo ultimo”.

In tutti questi casi, dunque – sottolinea il capo della Procura di Catania – lo stato di bisogno dei dipendenti ne avrebbe limitato la libertà di scelta, incidendo sulla libertà di autodeterminazione a contrarre e inducendoli ad accettare condizioni particolarmente svantaggiose e illegali in quanto non consentite né dalla contrattazione collettiva, né dalla normativa giuslavoristica”.

L’indagine è partita a seguito da un controllo amministrativo in materia di lavoro sommerso, effettuato presso un  supermercato di Biancavilla a seguito del quale è stata accertata la presenza di  37 lavoratori (20 attualmente a lavoro e altri 17 che non lavorano più in quel market o perchè dimessi o perchè licenziati)  che sarebbero stati impiegati per un numero di ore nettamente superiore rispetto a quelle previste da contratto e dalla contrattazione collettiva di settore, con retribuzioni che, nei casi più gravi, si sarebbero attestate ad € 1,6 l’ora con stipendi mensili di 7/800 euro per i giovani a fronte di 65 ore settimanali di lavoro. In sostanza non sarebbero state retribuite 135 mila ore di lavoro.

Sul blitz anti-caporalato c’è una  nota del sindaco di Biancavilla Antonio Bonanno e del presidente del consiglio comunale Luigi D’Asero. “In merito all’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Catania, esprimiamo pieno sostegno all’azione della magistratura e delle forze dell’ordine. Nel nostro territorio, le realtà legate alla Grande Distribuzione Organizzata hanno saputo nel tempo dimostrare correttezza e capacità imprenditoriale. Per questo, è un bene che episodi anomali emergano grazie a denunce circostanziate, affinché siano isolati e non si ripetano.

Come ha giustamente sottolineato il Procuratore capo di Catania, la situazione di estremo bisogno non può mai giustificare trattamenti economici e lavorativi che si pongono fuori da ogni logica di dignità e legalità. Il rispetto dei diritti dei lavoratori deve essere una priorità assoluta. La dignità del lavoro non è negoziabile”.

Il Gruppo Arena è intervenuto per esprimere la propria estraneità all’inchiesta sul caporalato: “Il punto vendita oggetto delle indagini non è gestito direttamente dal Gruppo Arena, ma un operatore commerciale affiliato che opera in autonomia giuridica e gestionale.

Il modello di affiliazione commerciale, adottato su scala nazionale da molte insegne della Grande distribuzione organizzata, prevede che l’affiliato mantenga la piena responsabilità in materia di gestione del personale, contratti di lavoro e adempimenti retributivi e previdenziali”.
Lo precisa una nota del Gruppo Arena sull’inchiesta della Procura di Catania per caporalato autoriciclaggio che ha portato agli arresti domiciliari il rappresentante legale e del direttore commerciale di un supermercato di Biancavilla e al sequestro preventivo della società, il cui valore è stimato in 3 milioni di euro.
“Il Gruppo Arena, da sempre impegnato a promuovere etica, legalità e rispetto delle normative vigenti – prosegue la nota – si dichiara totalmente estraneo ai fatti contestati e condanna fermamente ogni forma di sfruttamento del lavoro, esprimendo solidarietà ai lavoratori coinvolti. Rinnoviamo piena fiducia nell’operato della magistratura e delle forze dell’ordine, auspicando che venga fatta al più presto chiarezza sulla vicenda”.
Continua a leggere

amministrazione

Paternò, Rifiuti e incuria nelle zone periferiche, l’Amministrazione: interventi in arrivo

L’assessore Faranda: “estenderemo e potenzieremo le attività anche sulle vie meno centrali”

Pubblicato

il

A Paternò le strade e le zone periferiche versano in condizioni critiche quando parliamo di pulizia e manutenzione. In particolare, in via della Libertà, via Circumvallazione,  nei pressi del semaforo di via Vittorio Emanuele, i cittadini segnalano la presenza di spazzatura accumulata da giorni e una generale mancanza di igiene.

Nonostante gli sforzi per mantenere pulito il centro storico, molti lamentano come le zone periferiche vengano trascurate. Spazzatura di ogni genere, cartaceo bottiglie, detriti si accumulano ai lati dei marciapiedi e le recenti condizioni meteo  non hanno fatto altro che peggiorare la situazione, facendo emergere ancora di più le carenze nella gestione del decoro urbano.

Interpellato da Etnanews, l’assessore al ramo, Roberto Faranda, ha assicurato che l’amministrazione è al lavoro per porre rimedio alla situazione:
«L’amministrazione comunale, e io in prima persona come assessore al ramo, stiamo programmando diversi interventi già attivi sulle arterie principali della città. A breve – ha dichiarato Faranda- estenderemo e potenzieremo le attività anche sulle vie meno centrali».

Resta da capire quando e con quale cadenza verranno effettuati questi interventi. Intanto, i residenti delle aree più periferiche chiedono maggiore attenzione e interventi concreti, affinché tutta la città possa godere di standard adeguati di pulizia e vivibilità.

Continua a leggere

Trending