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Cronaca

Paternò, intervento di un carabiniere impedisce il propagarsi di un incendio in pieno centro

“La signora ha voluto esprimere la propria profonda gratitudine al Comandante della Stazione per il coraggio e la tempestività dimostrati” scrivono dal Comando provinciale dei carabinieri.

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I militari dell’Arma del comando stazione di Paternò si sono resi protagonisti di un importante intervento di salvataggio che ha evitato gravi conseguenze a una giovane madre e ai suoi tre figli.  Durante il giorno il comandante della Stazione di Paternò, Franco Iervolino, durante il rientro in sede a bordo dell’autovettura di servizio, stava transitando lungo una centrale via cittadina quando ha scorto improvvisamente tre bambini e una donna che, in preda al panico, alla vista dell’auto dei Carabinieri, sono corsi incontro chiedendo aiuto.

Il militare si è fermato immediatamente ed è stato raggiunto dai minori e dalla donna, visibilmente terrorizzati, i quali, non riuscendo nemmeno a parlare, hanno indicato il cortile della loro abitazione, situata in una viuzza poco distante, dal quale si stava alzando del fumo denso.

Resosi conto della gravità della situazione e rassicuratosi che la donna e i figli non avessero necessità di cure mediche, il Luogotenente si è precipitato all’interno del cortile dove, da un locale adibito a lavanderia, fuoriuscivano fumo e fiamme. Il sottufficiale ha quindi richiesto l’intervento dei vigili del fuoco tramite la Centrale Operativa della Compagnia di Paternò.

Nel frattempo, temendo che le fiamme potessero estendersi all’abitazione adiacente, aggravando così il rischio per le persone e gli immobili, il comandante della Stazione ha reperito un tubo da giardino presso un vicino, lo ha collegato rapidamente a un rubinetto e ha iniziato a dirigere il getto d’acqua verso l’incendio.

Pur con grande difficoltà, a causa della distanza e della pressione ridotta del tubo, è riuscito a indirizzare l’acqua sulle tegole del tetto dello stabile, contenendo e infine spegnendo il rogo prima dell’arrivo dei Vigili del Fuoco. Quest’ultimi, giunti sul posto, hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area, accertando che l’incendio era stato originato, verosimilmente, da un corto circuito causato dal malfunzionamento della presa elettrica cui era collegata una lavatrice.

Come hanno riferito gli stessi Vigili del Fuoco, l’azione risolutiva del militare ha scongiurato conseguenze potenzialmente drammatiche, considerato che lungo il muro del locale interessato dalle fiamme erano presenti cavi elettrici e una tubatura del gas che, se investiti dalle fiamme, avrebbero potuto provocare un’esplosione. La signora ha voluto esprimere la propria profonda gratitudine al Comandante della Stazione per il coraggio e la tempestività dimostrati.

 

Cronaca

Catania, arrestati tre giovani dai carabinieri, accusati di tortura

Avrebbero legato ad una sedia una persona, coinvolta forse nel traffico di stupefacenti, e percossa con un frustino ed a mani nude, costretta a subire la rasatura del capo e delle sopracciglia, allo scopo di punirla per un presunto ammanco di denaro riconducibile allo spaccio di droga

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Arrestati dai carabinieri della compagnia di Catania Fontanarossa tre uomini rispettivamente di 25, 36 e 22 anni, in quanto sono accusati, in concorso tra loro, di tortura. Le indagini sono iniziate nei primi giorni dello scorso mese di giugno, dopo aver ricevuto delle “attendibili informazioni riservate”.

L’attenzione dei militari si è concentrata nel quartiere Villaggio Sant’Agata, area urbana in cui da anni si volge spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare, grazie al sequestro dello smartphone in uso al 25enne, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari per altro procedimento, sono state acquisite, “previa estrazione forense dei dati in modalità full file system”, registrazioni video di atti di violenza risalenti al 29 maggio 2025 e “recuperati altri frame rappresentativi del contesto della condotta delittuosa”.

Dalle indagini è emerso che i  tre indagati avrebbero preso parte, con diversi ruoli, ad una  brutale aggressione avvenuta all’interno di una stalla abusiva, in danno di una vittima, a sua volta coinvolta nel traffico di stupefacenti, che sarebbe stata legata a una sedia e poi  percossa con un frustino ed a  mani nude ed al contempo costretta a subire la rasatura del capo e delle sopracciglia, allo scopo di punirla per un presunto ammanco di denaro riconducibile allo spaccio di droga.

I tre giovani, “in forza della loro personalità e del concreto rischio di reiterazione di reati della medesima specie” sono stati arrestati e condotti presso la Casa Circondariale di Catania Piazza Lanza .

 

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Cronaca

Etna, soccorso escursionista nella zona di Acquarocca degli Zappini,

Un catanese di 37 anni ha perso l’orientamento in un’area boscata e impervia, senza riuscire a ritrovare la via del ritorno. Sul posto tecnici del Soccorso Alpino Speleologico Siciliano e Guardia di Finanza

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Intervento sull’Etna, nel pomeriggio di ieri, da parte dei tecnici del Soccorso Alpino Speleologico Siciliano chiamati a soccorre un escursionista nella zona di Acquarocca degli Zappini, in territorio di Zafferana Etnea. Un catanese di 37 anni ha perso l’orientamento in un’area boscata e impervia, senza riuscire a ritrovare la via del ritorno.

La Centrale Operativa del 118 ha attivato i tecnici del Soccorso Alpino, coadiuvati da una pattuglia della Guardia di Finanza, che lo hanno localizzato, raggiunto e accompagnato in sicurezza a valle fino a Piano del Vescovo, dove è stato affidato ai sanitari del 118 per i controlli di routine.

Il Soccorso Alpino “ricorda a tutti l’importanza di pianificare attentamente le proprie escursioni, informarsi sui percorsi e sulle condizioni, portare con sé l’equipaggiamento adeguato e comunicare sempre a qualcuno il proprio itinerario”.

 

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